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Temperatura corporea
Indumenti per la parte inferiore del corpo
Prima di compiere qualsiasi tentativo è necessario valutare l’equilibrio del paziente: se il soggetto non riesce a stare in piedi e neanche seduto si deve provvedere alla vestizione nella posizione sdraiata (supina). Se possibile, la persona deve fare svolgere tutto il movimento in modo autonomo ma se questo non è fattibile bisogna compiere il procedimento seguendo alcune semplici accorgimenti. In posizione dorsale (supina) si infilano i pantaloni in entrambe le gambe e poi si chiede alla persona di fare il “ponte”, cioè di arcuare la schiena alzando il sedere e puntando i piedi, e in questo modo si fanno scorrere gli indumenti verso l’alto.
Alcuni malati non riescono a fare questo movimento, in questo caso bisogna infilare prima le gambe e poi ruotare sul fianco destro il malato avendo cura di tirare il lato del pantalone fino all’anca. Poi questa manovra si esegue dal lato opposto e si infila il lato sinistro; infine, con il paziente in posizione supina, si abbottonano i calzoni. Se il soggetto riesce a stare seduto, ma vi è un deficit della parte laterale del corpo si devono seguire i consigli riportati per la vestizione della parte superiore.
Si infila prima la gamba malata e poi quella sana.
Per indossare pantaloni e mutande sistemarsi in posizione seduta, prendere la gamba malata e portarla sul ginocchio sano, infilare l’indumento nella gamba debole fino a far fuoriuscire il piede e riportare a terra la gamba malata. Infilare, con l’aiuto del braccio sano la gamba sana, a questo punto si dovrebbe riuscire ad alzarsi e a sollevare i calzoni, altrimenti farli avanzare spostandosi prima su un fianco poi sull’altro.
Per indossare la calze si possono impiegare ausili, quali gli infilacalze, che facilitano la loro introduzione soprattutto quando è necessario indossare calze antiemboliche.
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