Dieta mediterranea e giovani: la nuova piramide alimentare

Per favorire una maggiore aderenza alla dieta mediterranea, soprattutto tra i più giovani, la Società Italiana di Nutrizione Umana ha presentato una piramide alimentare aggiornata. Tra le novità, la distinzione tra formaggi freschi e stagionati, più spazio ai legumi e meno carne



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di Francesca Gastaldi

Non semplicemente un regime alimentare, quanto piuttosto uno stile di vita che include competenze, conoscenze e tradizioni, nel rispetto del territorio e della biodiversità. Parliamo della dieta mediterranea, entrata a far parte del Patrimonio culturale immateriale Unesco nel 2010, un traguardo di cui proprio quest’anno ricorre il 15° anniversario.

Il segreto del suo successo? Oltre a essere uno dei modelli nutrizionali maggiormente sostenibili, la dieta mediterranea - termine coniato negli anni ‘50 dallo studioso americano Ancel Benjamin Keys - ha dimostrato di essere utile a prevenire le malattie croniche, e di favorire una maggiore longevità.

«È ampiamente dimostrato che una maggiore aderenza alla dieta mediterranea è associata a numerosi benefici per la salute, in primis la riduzione della mortalità e la prevenzione di malattie croniche non trasmissibili, come patologie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie neurodegenerative», spiega la professoressa Anna Tagliabue, presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). «Nonostante ciò, assistiamo a una scarsa adesione ai principi della dieta mediterranea, soprattutto tra le giovani generazioni».


Dieta mediterranea e nuove generazioni

Recenti studi hanno infatti analizzato l’aderenza alla dieta mediterranea della popolazione di diversi Paesi mediterranei, evidenziando un trend negativo. In particolare, gli alimenti di origine vegetale, tra cui frutta, verdura, legumi e cereali integrali, risultano sottorappresentati nelle diete dei bambini e degli adolescenti.

«In particolare, in Italia, il 9% di bambini e adolescenti dichiara di non mangiare mai verdure, il 7% frutta, il 26% alimenti a base di cereali integrali, il 14% latte e latticini, mentre il 47% dichiara di consumare più di tre porzioni di carne alla settimana», spiega anche Francesca Scazzina, professore associato di Nutrizione Umana dell’Università di Parma e membro del consiglio direttivo SINU.

«Uno studio che ha indagato le abitudini di più di 2.000 studenti universitari italiani riflette un’aderenza medio-bassa del 72%. Così come un’indagine, che ha coinvolto più di 800 persone rappresentative della popolazione italiana, evidenzia una percentuale dell’80,4%. Se il consumo di alcuni alimenti tradizionali è quasi completamente conservato anche al giorno d'oggi (ad esempio, quello di olio d'oliva), l'assunzione di frutta e verdura, cereali integrali, latte e latticini e legumi sta diminuendo soprattutto tra le nuove generazioni e non è adeguato alle linee guida».

Dieta mediterranea: gli errori più comuni

«Gli errori che attualmente la popolazione fa e che ci discostano dalla vera dieta mediterranea sono soprattutto l'elevato consumo di prodotti animali quali carne, salumi e formaggi e lo scarso consumo di frutta e legumi», conferma il professor Francesco Sofi, membro del Comitato scientifico SINU e direttore della Sod Nutrizione dell'AOU Careggi di Firenze.

Proprio per fare fronte al problema e favorire una maggiore aderenza alla dieta Mediterranea, la SINU ha sviluppato una nuova rappresentazione grafica della piramide alimentare, una guida completa per adottare uno stile alimentare sano e sostenibile, preservando le tradizioni culturali ma anche affrontando quelle che sono le sfide nutrizionali e ambientali contemporanee.

«La piramide è una rappresentazione grafica dove alla base sono presenti gli alimenti che dovremmo consumare giornalmente, con maggiore frequenza. Salendo verso l'apice, invece, ci sono i cibi che dovremmo mangiare con meno frequenza», spiega il professor Sofi. «La SINU ha pensato di sviluppare un aggiornamento della piramide alimentare per venire incontro alle nuove evidenze scientifiche e ai cambiamenti che queste hanno determinato».


La nuova piramide alimentare

La spinta a questo aggiornamento è infatti arrivata dai più recenti dati scientifici sul legame tra dieta mediterranea e patologie croniche, nonché dal documento FAO-OMS sulle diete sane e sostenibili e dal rapporto della commissione EAT–Lancet sui sistemi alimentari sostenibili. Alla base, anche due documenti ufficiali italiani: le Linee guida per una sana alimentazione italiana, emanate dal CREA - Centro di ricerca Alimenti e nutrizione, e i Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti per la popolazione italiana (SINU, LARN V revisione).

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Le principali differenze con il modello precedente? «La sottolineatura dell'olio extravergine d'oliva e non olio di oliva come principale grasso da condimento. E poi la distinzione tra formaggi freschi, da favorire, contro quelli stagionati, che invece vanno consumati con moderazione, e le patate, riportate tra gli alimenti da assumere con frequenza settimanale», dice l'esperto.

Il modello aggiornato pone, inoltre, un’enfasi ancora maggiore sugli alimenti di origine vegetale, in particolare frutta e verdura, insieme alla promozione di cereali integrali e legumi, come principali fonti nutritive. Non solo, la nuova piramide incoraggia un approccio misurato al consumo di alimenti di origine animale. E se per carne rossa e insaccati, posti in cima, l’indicazione è di un consumo solo occasionale, anche sul fronte della carne bianca, come quella di pollo e tacchino, c’è qualche novità: non è più collocata infatti sullo stesso piano di pesce, formaggi magri e legumi, ma al gradino più sopra, con l’indicazione quindi a consumarla non più di una o due volte a settimana.  

Infine, per quanto riguarda zuccheri aggiunti, sale e alcol, vale la regola "meno è meglio", concetto espresso in modo chiaro all’interno della nuova grafica.


(Immagine della nuova piramide alimentare: Fonte: © Società Italiana di Nutrizione Umana, 2025.  Tutti i diritti riservati. È vietato ogni utilizzo, senza preventiva autorizzazione espressa)


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