Non mangiare più carne e pesce è una scelta che sempre più persone decidono di fare per questioni etiche ma anche per ragioni di salute. I vantaggi sono stati sottolineati negli ultimi anni da medici e nutrizionisti precisando però che la dieta vegetariana fa bene solo se seguita correttamente.
In caso contrario può rivelarsi addirittura più nociva e squilibrata di quella onnivora. Ci sono infatti alcuni errori in cui è facile cadere quando si decide di seguire uno stile alimentare cruelty free. Ecco i più comuni.
Esagerare con i carboidrati
Molte ricerche condotte sugli stili alimentari di chi non consuma alimenti di origine animale mostrano che la tendenza più comune è quella di compensare aumentando il consumo di pane, pasta, riso, grissini e altri prodotti da forno.
Così si introducono troppi carboidrati che fanno innalzare la quota dei trigliceridi perché gli zuccheri assunti in eccesso rispetto al proprio fabbisogno vengono trasformati dell’organismo in grassi. Anche per i vegetariani quindi i carboidrati non dovrebbero superare il 55-60% dell’apporto calorico giornaliero.
Cadere nella monotonia
Spesso per praticità i vegetariani oltre a consumare troppi carboidrati tendono a portare in tavola solo pasta e riso. L’apporto giornaliero di carboidrati dovrebbe invece essere fornito non solo dal frumento e dal riso ma anche da altri cereali come il grano saraceno, l’orzo, il farro, il kamut, la segale, il mais, la quinoa e l’amaranto, meglio se nella versione integrale per assicurarsi il prezioso apporto di fibre, minerali e vitamine presenti nel chicco.
Consumare ogni giorno latticini
Per garantirsi il giusto apporto di proteine molti vegetariani finiscono per mangiare ogni giorno latte, latticini e formaggi, alimenti che dovrebbero invece arrivare sulla tavola non più di due volte alla settimana per evitare un eccessivo apporto di grassi, sale e calorie.
Importante invece è un consumo regolare di altre fonti proteiche come le uova ma soprattutto i legumi, da consumare in abbinamento con i cereali per avere il corretto apporto di aminoacidi, la soia e i suoi derivati come il tofu e il tempeh.
Mangiare troppi snack
I vegetariani, a differenza dei vegani, continuano a consumare tutti i prodotti da forno che contengono tra gli ingredienti, uova, latte, panna, burro e grassi di origine animale e vegetale, spesso in grande quantità. Biscotti, merendine, snack a base di cioccolato diventano così la scelta d’elezione come spezzafame in ogni momento della giornata.
Questo a scapito della linea visto che sono cibi molto calorici ma anche della salute dal momento che contengono grassi e zuccheri in eccesso. Buona regola invece scegliere come spuntino frutta fresca e disidratata, croccanti di sesamo o zucca, barrette di cereali e cruditè di verdure.
Scambiare la frutta per acqua
I vegetariani consumano in genere abbondanti quantità di frutta, buona e sana ma anche calorica. Gli zuccheri di cui la frutta è ricca infatti rischiano di aumentare la quantità di calorie assunte ogni giorno e quindi a lungo andare di far salire l’ago della bilancia.
Un’attenzione particolare va prestata a centrifugati e frullati che spesso vengono assunti dai vegetariani come bevande dissetanti; sono comunque un alimento che può sostituirne altri più calorici in particolari momenti come la colazione, il pranzo o lo spuntino ma che non può essere preso al posto dell’acqua per calmare la sete.
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