Cosa significa essere vegano?
Il significato di vegano: come seguire una dieta sana e bilanciata, che richiede attenzione
di Serena Allevi
Il significato di vegano: come seguire una dieta sana e bilanciata, che richiede attenzione
di Serena Allevi
Sono ancora molte le false credenze che gravitano attorno al veganesimo. Si passa, infatti, da presunte e gravi carenze nutrizionali fino ad arrivare a menu monotoni.
Per alcuni, addirittura, essere vegani significherebbe nutrirsi solo di radici, semi e foglie di lattuga. Per fortuna, l'educazione alimentare sta prendendo sempre più piede, soprattutto tra le nuove generazioni.
È importante fare chiarezza in merito a questo tipo di scelta alimentare che, se gestita con le dovute accortezze, è comunque sana e completa in età adulta. Nell'infanzia e durante la crescita, invece, è fondamentale seguire le indicazioni del pediatra evitando in ogni modo il fai da te.
LE PROTEINE
Ma cosa mangia un vegano? Questo è il primo punto su cui conviene fare chiarezza. I vegani non mangiano alcun cibo che abbia origine animale. Dunque, no a: carne, pesce, latticini, uova e altri derivati animali.
Ma chi è vegano non si nutre solo di insalata e pastasciutta o riso. Anzi, il mondo green è colmo di ottimi nutrienti in grado di sostituire anche le proteine animali (se abbinati nel modo corretto). La dieta vegana, quindi, punta sul consumo di vegetali e cereali integrali.
Sono previsti i legumi insieme ai cereali anche tutti i giorni, molta verdura, frutta fresca nelle giuste quantità, frutta secca, tofu, seitan, konjac e cereali proteici come la quinoa o l'amaranto.
Per essere vegani in salute occorre essere informati e seguire uno schema alimentare perfettamente bilanciato. Rispettando queste indicazioni, la dieta vegana risulta essere quindi una dieta sana poiché povera di zuccheri semplici, di colesterolo cattivo e di scorie.
LATTE E DERIVATI
Una delle prime obiezioni che vengono mosse a chi sceglie la dieta vegana, riguarda proprio l'assenza di latte e derivati nella dieta. L'imputata sarebbe proprio la presunta carenza di calcio, che indebolirebbe ossa e denti.
In realtà, anche i vegani assumono calcio e forse persino in modo più efficace rispetto a chi si rimpinza di latte vaccino e formaggi. Senza contare che l'intolleranza al lattosio è molto comune e può essere facilmente controllata puntando su quelle che vengono definite bevande vegetali: latte di soia, latte di mandorla, latte di avena, latte di riso (ma anche di miglio, di kamut, di cocco, di nocciole...).
Le bevande, gli yogurt e i formaggi vegetali sono sempre addizionati di calcio ma è importante sceglierne le versioni senza zuccheri aggiunti. E, per tenere sotto controllo la glicemia, alternare latte di riso a un latte vegetale più proteico come, ad esempio, quello di soia.
Infine, il calcio può essere assunto anche bevendo acqua del rubinetto (o minerale con elevato contenuto di calcio), mangiando ortaggi a foglia verde, aggiungendo semi (soprattutto se di sesamo) e frutta secca alla dieta.
FERRO
Chi sceglie un'alimentazione vegana non rinuncia al ferro. Così come chi opta per il vegetarianesimo. Chi è vegetariano, però, può assumere il ferro anche dal tuorlo dell'uovo.
Il ferro è un elemento fondamentale per la nostra salute, tanto che una sua carenza provoca forte stanchezza e indebolimento delle difese immunitarie. Ma il ferro, che sia di origine vegetale o animale, va soprattutto assorbito nel modo corretto. Tanto che ci sono "carnivori" anemici e vegani con valori perfetti.
Per facilitare l'assorbimento del ferro vegetale (ma anche di quello di origine animale) è opportuna un'ottima integrazione di vitamina C fresca. Quando si consumano legumi e cereali (proteine e ferro "verdi") è necessario irrorare il pasto di vitamina C (una spremuta fatta al momento, una porzione di fragole con limone, un kiwi, una ciotola di pomodori).
VEGANO MA NON NOIOSO
L'immagine del pasto vegano è ancora per molti triste e monotona. Ma la realtà è decisamente diversa dal pregiudizio. Infatti, anche la dieta vegana può essere golosa e, soprattutto, molto colorata grazie al largo utilizzo di materie prime fresche e vegetali (e ricche di vitamine).
Basti pensare al moltiplicarsi di ristoranti veg che propongono menu stellati.
Anche in casa è possibile creare menu vegani equilibrati e gourmet. Dal veg burger sino al polpettone di ceci. Ma anche lasagne con besciamella di soia e ragù vegetale o, ancora, dolci sfiziosi del tutto privi di grassi animali.
Impostare una dieta vegana equilibrata e ragionata può, quindi, diventare un modo efficace per combattere sovrappeso, ritenzione idrica,ipertensione e colesterolo alto.
Le risposte dei nostri esperti
Gentile lettrice,Con la menopausa si assiste ad un picco di diminuzione del metabolismo basale.Un caro saluto, Carla Lertola
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