Cucina ayurvedica per sgonfiarsi e perdere peso

Questo modo antico di interpretare il cibo è tornato alla ribalta perché occorre mangiare prendendosi cura del corpo e della mente



di Isabella Colombo

Se ne parla nei convegni dedicati all’alimentazione, è la pro­tagonista dei weekend detox di inizio estate e conquista sempre più celeb. Dopo Madonna, Oprah Winfrey, Gwyneth Paltrow, Sting ed Harrison Ford, anche Kylie Minogue, Na­talie Portman e Jennifer Aniston si sono convertite alla cuci­na ayurvedica. Che oggi torna alla ribalta, perché è una delle poche che mette d’accordo salute, gusto, linea, dige­stione e creatività ai fornelli. Dietro c’è un mondo antico e complesso, quello della spiritualità e della filosofia indiane, che non scinde mai il corpo dalla mente. Per cui mangiare bene serve anche all’anima.


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1 È fatta su misura, la tua
L’Ayurveda distingue i cibi in base a sei sapori (dolce, salato, acido, amaro, piccante e astringente) e divide le persone secondo la loro costituzione, i dosha. «Ognuno di noi è composto da cinque elementi naturali, etere, aria, acqua, fuoco e terra, ma in proporzioni variabili. Il mix deter­mina il carattere, la struttura fisica, la tendenza ad ammalar­si», spiega Simona Vignali, nutrizionista e fondatrice di Sima, Scuola integrata moderna di Ayurveda. «Il tipo Vata, ricco di etere e aria, è snello e leggero. Poi ci sono il Pitta, forte e deciso, e il Kapha, grosso e stabile. Per ognuno c’è un’ali­mentazione adatta. Per esempio, il cibo amaro crea aria e non va bene per chi è Vata; per il Pitta, invece, ci vuole il dolce, mentre per il kapha è adatto il piccante. E così via».

2 Punta alla buona digestione
Chi digerisce bene sta bene. E questo succede quando gli alimenti sono naturali, stagionali e scelti in base al proprio dosha. «C’è poi una serie di raccomandazioni per facilitare ancora di più il processo digestivo e non produrre tossine: non mangiare finché non si è digerito il pasto precedente, tenere d’occhio le porzioni, fare attenzione agli abbinamen­ti», continua Vignali. «E non introdurre cibi o bevande freddi, nemmeno d’estate, perché tendono a spegnere Agni, il fuoco digestivo».

3 Sfrutta il potere delle spezie
«Curcuma, coriandolo, cumino. Le spezie stimolano la digestione e rinfrescano», spiega Claudia Brebeck, naturo­pata, esperta di cucina ayurvedica e chef a domicilio. «Si aggiungono a inizio cottura, per esaltare le proprietà di ogni cibo. Ciascuna spezia, poi, ha una funzione: «Il peperoncino serve al Kapha in caso di dieta dimagrante, la curcuma fa bene al Pitta contro il bruciore di stomaco, il coriandolo con­trasta il gonfiore nel Vata», dice Vignali.

4 Ti fa dimagrire senza rinunce
Se hai scelto l’Ayurveda per dimagrire sei sulla buona strada. «I sapori da privilegiare sono l’amaro, che induce sazietà, il piccante, che stimola il metabo­lismo a bruciare i grassi, e l’astringente, che favorisce il drenaggio dei liquidi», consiglia Vignali. «Vanno in­seriti nel menu ogni giorno, insieme a tanta acqua. Che sia tiepida, però: favorisce il dimagrimento».

5 Usa il burro, ma colesterolo free
Nella cucina ayurvedica si usa un burro, ma si tratta di un prodotto molto leggero, che si può pre­parare anche a casa. «Il panetto va scaldato oltre i 100 °C. Il liquido bianco che sale in superficie, la caseina (causa del colesterolo), viene rimosso. Ciò che resta è quello che gli indiani chiamano “ghee” (da conservare in frigorifero): contiene solo l’8% di acidi grassi saturi, meno di qualsiasi altro olio. E vi­tamine antiossidanti».

6 Predilige i legumi e li reinventa
In India i legumi sostituiscono da sempre la carne. «Sono proteici e hanno fibre e nutrienti. Ma causano gonfiori», dice Claudia Brebeck. «L’Ayurveda risolve il problema cucinandoli con le spezie, che contrasta­no la formazione di aria, e prediligendo il fagiolo mung, o soia verde (nei negozi naturali), che va bene per tutte le costituzioni e non ha controindicazioni. È ot­timo con il riso, perché le proteine vegetali, per esse­re più assimilabili, vanno accompagnate sempre a un carboidrato», conclude Simona Vignali.

Per imparare e sperimentare
Vuoi darti alla cucina ayurvedica? Ci sono seminari ed eventi in tutta Italia.

>Milano: il 13 luglio, la nutrizionista Simona Vignali e la chef vegana Serena Babbo tengono un corso di cucina con degustazione, scuoladimassaggioayurvedico.it

>Conversano (Bari): fino al 4 luglio puoi partecipare a un workshop per apprendere le proprietà delle spezie e imparare a fare il pane indiano, vedaguru.it

>Trecastelli (Ancona): dal 30 luglio al 2 agosto, non perderti il Festival olistico della Città della Luce, lacittadellaluce.org, dove puoi assaggiare tanti piatti della cucina ayurvedica.

>Corinaldo (Ancona): dal 4 al 6 settembre c’è il V Festival Dolce India, durante il quale si tengono lezioni sull’alimentazione ayurvedica, ayurveda-ashram.it

>Monza: a ottobre (tieni d’occhio il sito Jivana.it) l’associazione Jivana propone un seminario sulle tecniche base di questa cucina e su come si costruisce il menu quotidiano.

Articolo pubblicato sul n. 28 di Starbene in edicola dal 30/6/2015

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