di Claudio Buono
Senso di pesantezza alle gambe, borse sotto gli occhi, la pancia che sembra un palloncino... Spesso è colpa della ritenzione idrica, problema che colpisce il 30% delle donne italiane. Se anche tu ne soffri, significa che l’acqua, che compone il 65% del tuo corpo, a volte si accumula dove non dovrebbe.Ma non solo, perché anche la circolazione pigra e la cattiva alimentazione possono provocare gonfiori. Per fortuna la natura può aiutarti a contrastare questo problema grazie all’effetto drenante e disintossicante di numerose piante. Ecco le più efficaci, consigliate dal dottor Luigi Torchio, esperto di omeopatia e medicina naturale.
Pilosella e Orthosiphon per gambe leggere
Se passi tutta la giornata in piedi o dietro alla scrivania è facile che tu possa ritrovarti, la sera, con le gambe pesanti e le caviglie e i piedi gonfi. Colpa della tua circolazione poco attiva, rallentata ulteriormente dal fatto che resti nella stessa posizione per ore, provocando un ristagno dei liquidi. Attenta però: «Il gonfiore può anche dipendere da fattori ormonali», spiega il dottor Luigi Torchio, docente alla St. John International University di Torino. «Durante il ciclo, il corpo produce più estrogeni, stimolando l’organismo a trattenere liquidi».
Le soluzioni: un mix di pilosella, betulla, centella, rusco, ippocastano, mirtillo e vite rossa: piante che proteggono i vasi sanguigni e stimolano il drenaggio venoso e linfatico. Puoi assumerle sotto forma di tintura madre (20-30 gocce in abbondante acqua, 2-3 volte al giorno a stomaco vuoto, per almeno un mese). Per potenziarne l’effetto, prova anche il Tè di Giava (ortosiphon): me ti un cucchiaino di foglie in una tazza i acqua calda. Lascia in infusione per 10 minuti, poi filtra e bevine almeno 2-3 volte al giorno, lontano dai pasti.
Tarassaco e finocchio “asciugano” la pancia
L’estate si avvicina e la tua pancia gonfia ti preoccupa? «Colpa dell’alimentazione», dice Torchio. Hai assunto troppi grassi o hai esagerato con i cibi salati. «Ma potrebbe anche essere un’alterazione della flora batterica dell’intestino o un’intolleranza alimentare», chiarisce l’esperto.
Le soluzioni - Ai fermenti lattici (o probiotici) che aiutano a rigenerare la flora batterica, affianca un trattamento a base di tarassaco, carciofo, boldo e cardo mariano, che stimola il fegato favorendo la digestione, associato ad anice e finocchio. Puoi assumerlo come tintura madre (30 gocce in acqua dopo i pasti, 3 volte al giorno, per 3-4 settimane) o tisana (1 cucchiaino da tè, da lasciare in infusione per 10 minuti in una tazza di acqua bollente prima di filtrare). Bevine 3 tazze al giorno, dopo i pasti, per un mese. Molto utile anche il carbone attivato, associato all’argilla (in farmacia o erboristeria): 2 compresse, 2 volte al giorno dopo i pasti, per 5-10 giorni.
Cetrioli e ortica per un viso tonico
«Un volto gonfio e stanco indica, nella maggior parte dei casi, una ritenzione idrica dei tessuti facciali. In pratica, i fluidi si concentrano nel viso facendolo apparire a “luna piena”», spiega Torchio. Il gonfiore può insorgere in qualsiasi punto, ma si fa più evidente quando interessa le labbra, le guance e le palpebre e può anche estendersi alla regione del collo.
Le soluzioni - Il cetriolo, dotato di un sorprendente effetto drenante, può aiutarti a sgonfiare il volto e a cancellare i segni di stanchezza. Ti basterà tagliarne alcune fette e posizionarle fredde sul volto (occhi inclusi), lasciandole agire per circa 10 minuti. Inoltre, ti sarà utile una tisana a base di tarassaco, bardana, finocchio, ortica, salvia e tè verde. Metti un cucchiaino del mix in acqua bollente per una decina di minuti, filtra e bevine una tazza prima di andare a dormire. In questo modo, durante la notte l’organismo sarà idratato e al tuo risveglio il viso dovrebbe essere meno gonfio. Non dimenticare di ridurre drasticamente nella tua alimentazione il sale e gli alimenti salati in generale.
Mirtillo nero ed Eufrasia contro le borse
Se al mattino hai gli occhi “appesantiti”, la colpa può essere di una predisposizione alla ritenzione idrica e di un difetto della microcircolazione. Ma a volte il problema può dipendere da fattori diversi, come una reazione allergica, stanchezza, stress, intolleranze alimentari, cambiamenti ormonali, irritazioni o infezioni.
Le soluzioni - Prova la tintura madre di mirtillo nero: diluiscine 30-50 gocce in mezzo bicchiere d’acqua e bevi, per 3 volte al giorno, finché la situazione non migliora. Sono efficaci anche i colliri a base di eufrasia, camomilla, hammamelis e cineraria maritima, che hanno un effetto lenitivo e calmante (li trovi in farmacia o erboristeria). Applica 2 gocce per occhio, 3-4 volte al giorno. Infine eccoti un rimedio casalingo d’emergenza: prendi 2 bustine di tè verde e immergile in una ciotola di acqua, poi strizzale e mettile in frigo. Quando sono diventate fredde, lasciale appoggiate sulle palpebre chiuse per circa 5-10 minuti.
Un aiuto in più dallo yoga
Se soffri di gonfiore, affianca alle soluzioni green che ti consigliamo queste due asana. Pavanamuktasana: a pancia in su, piega le gambe e, inspirando, portale prima al petto e poi abbracciale. Rimani così per per qualche secondo, quindi torna nella posizione di partenza, espirando. Ripeti l’esercizio quante volte vuoi. Sarvangasana: sdraiata sulla schiena, con le gambe distese, le braccia lungo il corpo e i palmi verso il basso, solleva prima le gambe, poi il bacino, cercando di raggiungere la posizione verticale, mentre tieni i gomiti puntati a terra e sostieni la schiena con le mani. Rimani in questa posizione per 7 respiri e poi torna nella posizione iniziale.
Articolo pubblicato sul n. 22 di Starbene del 19/05/2015
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