A dieta per dire sì alla vita

Marica ha perso16 chili imparando a nutrirsi meglio. E a regalarsi più tempo per sé, non solo per il lavoro



di Simona Acquistapace

A 37 anni, Marica era arrivata a pesare 64 kg per 1.50 m di altezza. Il suo lavoro di commercialista la impegnava così tanto, che mangiava quando capitava e quel che capitava.

Se la invitavano a uscire, rispondeva sempre di no: lavorava, anche fino alle 2 di notte. Vestiva abiti scuri che non segnassero le forme. Si può immaginare qualcuno di più diverso dalla donna ritratta nella foto?

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CHE COSA È SUCCESSO?

«Presa dalle scadenze e dal desiderio di far contenti i clienti del mio studio, avevo dimenticato di far contenta me. A novembre del 2014, mi sono guardata e
ho visto una persona grassa e assente. Ho pensato che per cambiare potevo cominciare dall’aspetto fisico, e mi sono rivolta a un dietologo. Ne ho scelto uno vicino allo studio, per risparmiare tempo...

Dopo il primo incontro, il suo approccio intransigente e provocatorio (“Cosa è venuta a fare, da me, conciata così”) mi ha fatto fuggire a gambe levate. Un’amica mi ha parlato della dottoressa Lertola: è nato un bel rapporto, che continua ancora oggi che il sovrappeso è un lontano ricordo. Mi ha dato una dieta, ma anche tanti consigli pratici e un’attenzione ai miei bisogni che io ho imparato poco alla volta a trasferire a me stessa».

QUANTO TI È PESATA LA DIETA?

«Non solo non mi è pesata, mi ha dato più libertà! Non mi sono mai sentita a dieta, seguo delle indicazioni sane che mi fanno stare bene e mi hanno aiutata in un percorso più ampio, di ricerca di un maggiore equilibrio. Il semplice fatto di scegliere il cibo, di cucinarlo, di sentire e vedere quanto benessere mi dà, mi ha portato a prendere altre iniziative buone per me, come iscrivermi a un corso di karate, dove ho conosciuto un gruppo di persone simpatiche, con cui ho cominciato a uscire. Mi è bastato dire sì al primo invito, e poi il tempo l’ho trovato, sempre più spesso.

Il lavoro ne ha addirittura giovato: quanta soddisfazione mi dà sbrigare le varie pratiche, sapendo che mi aspetta una bella serata! Nel gestire la mia nuova vita sociale, la dietologa mi è stata di grande aiuto: poco alla volta, oltre a concedermi una pizza o un dolce ogni tanto, mi ha fatto capire che uno "sgarro" non è la fine del mondo, se hai imparato a gestire bene la tua alimentazione quotidiana. Risultato: in poco più di un anno, ho raggiunto l'obiettivo dei 48 kg e ho cominciato il regime di mantenimento».

LA CUCINA PER TE NON HA PIÙ SEGRETI?

«Non esageriamo: sono pur sempre una milanese in carriera, anche se vado fiera delle mie origini calabresi! Ho imparato però a usare il microonde che ho in studio per cucinare le verdure negli appositi cestelli di silicone, con spezie ed erbe aromatiche che le rendono più appetitose. E poi ho riscoperto il gusto della pasta, del pane, del riso, che quando ero grassa non assaggiavo nemmeno, convinta che per me fossero tabù.

Oggi invece mi preparo una semplice pasta al pomodoro, un risotto con il Parmigiano e assaporo quanto mi facciano contenta. Ho imparato a riconoscere e a dire di sì a ciò che fa per me: prima o poi, mi succederà anche con l’uomo giusto. Ora indosso sempre le scarpe con il tacco alto e abiti colorati che mettono in evidenza la mia silhouette. E se per strada attiro gli sguardi, semplicemente sorrido».

LA MIA GIORNATA TIPO

Ecco un esempio del menu giornaliero di Marica, nella fase di dimagrimento

>a colazione
Un caffè, un vasetto di yogurt magro alla frutta, 30 g di cereali 

>a metà mattina
Una pesca

>a pranzo
Riso Basmati (70 g) con fantasia di verdure al microonde (melanzane, peperoni gialli,
pomodori, basilico) e scaglie di Parmigiano (60 g)

>a merenda
Una grossa fetta di anguria

>a cena
Filetto di orata (150 g) al cartoccio con capperi e timo, 70 g di pane integrale, mix di sedano e ravanelli con sesamo tostato

>giornalmente
4 cucchiaini di olio extravergine d'oliva per condire, verdure libere e in abbondante quantità

MANGIARE SANO È UN PIACERE

«Quando ho incontrato Marica, ho visto subito le sue potenzialità», racconta la dietologa Carla Lertola. «Così determinata, sarebbe stato un gioco da ragazzi metterla a dieta facendo leva sul suo essere "un bravo soldatino". Ma ho intuito in lei anche una capacità di amore per la vita da far uscire allo scoperto.

Quale migliore trainer del cibo, che ti insegna a stare nel momento, a introdurre cose positive per te, a volerti bene? Marica, per esempio, ha seguito il mio consiglio di adottare dei cibi jolly, come la zucca d'inverno e l'anguria d'estate, che le regalano una piacevole sazietà con minime calorie. Oggi mangiare sano per lei non è un dovere, ma un piacere». 

Articolo pubblicato sul n. 31 di Starbene in edicola dal 19/07/2016

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