A dieta, ma solo di lunedì

È un programma perfetto per dimagrire e depurarsi dopo diversi stravizi alimentari. Scopri come funziona



di Francesca Soccorsi

Una giornata a stecchetto: per smaltire le cene di lavoro della settimana precedente e gli aperitivi del weekend senza imporsi privazioni prolungate spesso difficili da rispettare. È la tendenza del momento, diffusa negli States così come in Europa.


Ecco le tre proposte più in voga: con il One day light di Marc Mességué in 24 ore depurative perdi 1 kg di peso; con il One day cleanse delle star di Hollywood 1,5 kg in 14 giorni (di cui solo 2 di dieta rigida) e con la Fast diet di Michael Mosley quasi 9 kg in 5 settimane. Scopri come, girando pagina.


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IL ONE DAY LIGHT di Marc Mességué

La “giornata magra” consigliata dal fitoterapista Marc Mességué prevede 24 ore a settimana di forte restrizione calorica: «Con questo metodo si impara a mangiare meglio e l’organismo recupera il suo naturale equilibrio metabolico. Così si dimagrisce in modo sano e duraturo», spiega Mességué. Cosa puoi mangiare?


«A colazione, 30-40 g di pane o fette biscottate integrali bio, marmellata o miele (30 g), tè o caffè d’orzo e, a metà mattina, un frutto. A pranzo, verdura di stagione (200-250 g) e una porzione di proteine a scelta tra carne bianca (150-200 g), due uova, pesce (250-300 g) e legumi secchi (50 g), cucinati light. Un frutto a metà pomeriggio e, a cena, segui lo stesso schema del pranzo», continua l’esperto.


Non sono ammessi sale, grassi animali o vegetali (olio d’oliva compreso) e carboidrati, se non a colazione. Devi stare alla larga dagli alcolici e bere due litri di acqua oligominerale. Nel resto della settimana puoi tornare ad alimentarti normalmente, a condizione di contenere l’uso del sale, utilizzare olio extravergine a crudo e mangiare in modo semplice. Devi consumare sempre frutta e verdura a ogni pasto, insieme a un cibo a scelta fra carne, pesce, uova, pasta, riso o legumi, variando il più possibile.

LA FAST DIET di Michael Mosley

Fra le diete del momento la Fast va per la maggiore e il libro in cui è descritta (La dieta Fast, Corbaccio editore, 10,96 €) è in cima alle classifiche di vendita: lo hanno scritto due giornalisti medico-scientifici inglesi, Michael Mosley e Mimi Spencer. Il nome gioca su un doppio senso: “fast” vuol dire “veloce”, ma anche “digiuno”.


Da noi è stata ribattezzata “Dieta del digiuno intermittente”: mangi e bevi a sazietà cinque giorni a settimana e consumi poco o niente negli altri due (per almeno 16 ore e per non più di 24), purché non consecutivi, ad esempio il lunedì e il giovedì. «Con questo regime in cinque settimane si perdono quasi nove  chili e migliorano tutti i parametri del sangue, a cominciare da glicemia e colesterolo, senza sentirsi frustrati e affamati», dice Mosley.


In pratica, nei due giorni di dieta le donne possono assumere 500 calorie e gli uomini 600, suddivise in due piccoli pasti a colazione e cena oppure concentrate in un unico pasto a pranzo e comprendenti proteine, frutta e verdura. Un esempio? Due uova sode o strapazzate con prosciutto crudo al mattino e pesce bollito o carne alla griglia accompagnati da verdure scondite e frutta la sera. Da bere, tanta acqua, tisane e caffè nero americano. 

IL ONE DAY CLEANSE di Kimberly Snyder

Lei è la nutrizionista delle star di Hollywood, da Gwyneth Paltrow a Jennifer Aniston e Sarah Jessica Parker, oltre che l’autrice del best seller The Beauty Detox Solution (Harlequin Books editore, 14,66 €), nel quale spiega come perdere peso e depurarsi stando a dieta rigida un giorno alla settimana. Accessorio musthave, la centrifuga, con la quale preparare il GGS (Glowing Green Smoothie), un frullato a base di acqua, lattuga, spinaci, sedano, mele, pere, banane e succo di limone.


Come funziona la giornata di “pulizia? «Appena svegli, si beve una tazza di acqua calda con il succo di mezzo limone, che stimola il lavoro del fegato e dà lo start al metabolismo, eventualmente addolcita con mezzo cucchiaino di stevia. A colazione è il momento del GGS, ricco di fibre, vitamine, minerali ed enzimi che disintossicano. La merenda di metà mattina prevede un tè alternativo, ottenuto mescolando in una tazza di acqua calda un cucchiaio di zenzero fresco, mezzo limone e un po’ di pepe di Cayenna in polvere: è energizzante, sazia e difende da germi e batteri.


A pranzo, via libera a un piatto di verdure a foglia verde, per esempio bietole e spinaci (da consumare anche come spezzafame nel pomeriggio), arricchito con carote, peperoni, cipolla e pinoli e condito con yogurt alle mandorle non zuccherato, aceto di mele (che stabilizza i livelli di zucchero nel sangue), coriandolo (libera l’organismo dai metalli pesanti), aneto, uno spicchio d’aglio e pepe di Cayenna (stimola il metabolismo a bruciare i grassi di deposito). Il menu della cena comprende una zuppa calda di verza, cavolfiore, ravanelli e broccoli oppure una vellutata di pomodori e basilico, che riequilibra la glicemia, accompagnata da un piatto di verdure al vapore».

E’ok quando mangi male

 

«Fatto con criterio, un giorno di dieta rigida (o perfino di digiuno) alla settimana non nuoce alla salute e può essere addirittura benefico nel caso di persone abituate a nutrirsi in modo scorretto. La condizione, però, è che sia uno specialista a consigliarlo», spiega il dottor Luca Speciani, medico e alimentarista.


«Mangiamo troppo, a tutte le ore e spesso in modo squilibrato: è questa la ragione per cui gli esperti consigliano di azzerare o ridurre periodicamente la calorie». «Se però è una persona che si nutre correttamente a effettuare un giorno intero di digiuno, il metabolismo rallenta e l’ipotalamo, come tentativo di compensazione, genera un’ipersecrezione di neuropeptide Y (un potente induttore di fame) che spinge alla ricerca di cibi più ricchi di grassi e zuccheri», mette in guardia il dottor Speciani.


La scelta giusta? «Cerchiamo di mangiare bene 365 giorni all’anno, consumando tutti i giorni cibi sani e naturali, piatti semplici a base di fibre integrali, frutta, verdura e proteine nobili ed eliminando i prodotti industriali, ricchi di zuccheri e grassi di scarsa qualità», consiglia il nostro esperto. E solo quando, ci accorgiamo di “sgarrare”, come in questo periodo di feste, corriamo ai ripari con la Dieta del Lunedì.

Articolo pubblicato sul n.51 di Starbene in edicola dall’08/12/2015


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