Influenza stagionale, 5 cose da sapere

Quest’anno è già arrivata, in anticipo e più aggressiva. Scopri i sintomi e le caratteristiche, l’importanza del vaccino e le strategie per prevenirla o curarla



di Oscar Puntel

Se non siete nelle categorie a rischio, armatevi di fazzolettini di carta e di una buona dose di riposo. In più, abbandonate per una settimana tutte le attività: l'influenza passerà da sola, come da sola è arrivata. Se invece siete over 65 o malati cronici (appunto, le categorie a rischio), proteggetevi con il vaccino. Questi i consigli base per affrontare l’influenza stagionale 2016-2017. Praticamente è già arrivata, in anticipo sulla normale tabella di attesa, che di solito è metà novembre.

Sarà più aggressiva del passato. Si stima che manderà a letto 6 milioni di italiani.

Ecco 5 cose da sapere sull'influenza stagionale (sfoglia per leggere i vari punti).

10 ottobre 2016


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QUALI SONO I SINTOMI DI QUEST'ANNO

I sintomi con cui si manifesterà l'influenza sono quelli classici: febbre, brividi, tosse, mal di gola, naso chiuso o che cola, mal di testa, dolori muscolari e mal di ossa, riduzione dell'appetito e stanchezza.

Il periodo di incubazione del virus dura da uno a 4 giorni. Sarà una influenza caratterizzata da due ceppi virali. Uno si chiama A/H3, ovvero A/Hong Kong. È stato isolato nell’ospedale di Parma già a fine agosto, in un bambino nato in Marocco ma proveniente dalla Libia. L’altro è il ceppo B/Brisbane.

LA FORMA DI QUEST'ANNO SARÀ PIÙ AGGRESSIVA

Questa influenza virale sarà più pesante del passato. Ciò dipende, innanzitutto, dalla sua precoce identificazione. Un ceppo che compare prima del previsto (agosto, anziché ottobre) prefigura una diffusione più rapida, proprio perché colpisce prima (lo scorso anno la sua diffusione cominciò a metà novembre, con un picco in gennaio-febbraio).

Inoltre, Tommasa Maio, segretaria nazionale Federazione italiana dei medici di medicina generale, ci spiega: «I virus contengono piccole mutazioni che predispongono a una maggiore circolazione dell'influenza. Questo perché né i bambini né le persone a rischio che solitamente si vaccinano possiedono gli anticorpi che fungono da barriera alla malattia». Insomma, le persone non sono ancora "coperte" dal vaccino, perché prevedono di proteggersi più tardi. Si tratta di un’influenza che coglie "impreparate" le nostre difese immunitarie.

IL VACCINO SERVE ED È SICURO

Le complicanze dell'influenza provocano la morte di ottomila persone, per questo è importantissimo vaccinarsi, soprattutto se si è a rischio. Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, in libreria per Mondadori con Il vaccino non è un'opinione, ci spiega: «Il virus dell’influenza è un agente infettivo responsabile di una sindrome respiratoria che, in alcuni pazienti, può avere delle complicazioni di non poco conto. Per questo è importante vaccinarsi: il vaccino è molto sicuro ma ha un’efficacia variabile di anno in anno, a causa della variabilità del virus che ha la capacità di modificarsi molto rapidamente. Anche quando l’efficacia non è massima, tuttavia fornisce una non trascurabile protezione. I soggetti per i quali la vaccinazione è raccomandata (anziani sopra i 65 anni e pazienti affetti da particolari patologie come diabete e cardiopatie) devono quindi eseguirla tempestivamente nei tempi prescritti (fra fine ottobre e i primi di novembre, ndr). In particolare la vaccinazione è consigliabile per le persone che lavorano a contatto con il pubblico, come per esempio gli insegnanti e i medici, per ostacolare la trasmissione del virus».

La Federazione dei medici di medicina generale consiglia il vaccino anche ai bambini, visto che l'influenza da 0 a 4 anni colpisce Z volte più che tra gli anziani, e 8 volte in più tra i 5 e i 14 anni.

COME PREVENIRE L'INFLUENZA

La trasmissione del virus dell’influenza fra le persone si può verificare per via aerea, quindi attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza.

In un vademecum diffuso a tutte le direzioni regionali, il Ministero della Salute ha raccomandato alcune semplici azioni di protezione personali: «Il lavaggio delle mani (anche con uso di gel alcolici); una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, cestinare i fazzoletti e lavarsi le mani); isolamento, a casa, delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale; uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali)».

COME SI GUARISCE DALL'INFLUENZA

«Il vaccino protegge solo contro le infezioni da virus dell’influenza di tipo A e B», precisa il dottor Burioni. «Non ha alcun effetto protettivo nei confronti dei numerosi altri virus che causano sindromi che assomigliano all’influenza, pur essendo solitamente meno gravi e risolvendosi nella norma spontaneamente e senza complicazioni. La guarigione delle forme virali è aiutata dal riposo, da una buona idratazione e da una alimentazione che assicuri un corretto apporto di sali e vitamine. Un'alimentazione equilibrata e bilanciata è fondamentale per la salute dell’organismo in generale».

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