Coronavirus: come si diffonde nel corpo e quali organi attacca

Oltre ai polmoni, il Covid-19 può colpire altri organi come cuore, reni, fegato, intestino. Ecco perché è in grado di scatenare una grande varietà di disturbi, a volte molto seri



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Ormai sappiamo tutti che il Covid-19 può raggiungere i polmoni e mettere in pericolo la vita. Ma il Coronavirus, o la risposta dell’organismo al suo attacco, può minacciare anche altri organi di importanza vitale. I ricercatori ora stanno studiando il meccanismo e la natura di questi danni proprio per fronteggiare meglio la malattia e ridurre la sua pericolosità, come riportato di recente sulla rivista Science.

Ma vediamo cosa succede nel corpo quando si viene contagiati dal Coronavirus. Le goccioline di saliva infette penetrano attraverso il naso e la bocca. All’interno del naso trovano un ambiente molto favorevole perché la superficie delle cellule che compongono le mucose è ricca recettori ACE2: queste sostanze normalmente servono a regolare la pressione sanguigna, ma purtroppo favoriscono anche la penetrazione del virus nelle cellule.

Durante la prima settimana dal contagio, mentre il virus si moltiplica, molte persone non hanno sintomi, oppure iniziano a presentare tosse, mal di gola, mal di testa, diminuzione dell’olfatto e del tatto.«Questi sintomi attestano che la fisiopatologia è già segnata dalla presenza del Covid-19», spiega Fabrizio Pregliasco, ricercatore presso il Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell’Università di Milano e direttore sanitario Irccs Galeazzi.

Se il virus non viene sconfitto dal sistema immunitario in questa fase, prosegue la sua marcia verso i polmoni, dove può sferrare il suo attacco feroce. Contemporaneamente si diffonde anche nel resto del corpo, causando non pochi problemi.


  • Cervello Alcuni malati di Covid-19 hanno ictus, convulsioni, confusione mentale e infiammazione del cervello. I ricercatori al momento stanno cercando di capire quali di questi problemi sono causati direttamente dal virus.
  • Occhi Congiuntiviti, infiammazioni delle membrane che rivestono la parte anteriore dell’occhio e la parte interna della palpebra sono diffusi nei pazienti più gravi. «Il Coronavirus è stato riscontrato anche nelle lacrime, quindi gli occhi non sono solo una potenziale porta di ingresso del virus ma anche una possibile porta di uscita», aggiunge il professor Pregliasco.
  • Naso La perdita dell’olfatto (anosmia) è un sintomo molto diffuso. Il Coronavirus probabilmente attacca le terminazioni nervose del naso e ne danneggia le cellule.
  • Polmoni Tosse, febbre alta, difficoltà a respirare sono causate dall’attacco del virus ai polmoni. Le cellule immunitarie si affollano negli alveoli infiammati per contrastare il Coronavirus. Ma l’eliminazione delle cellule infette porta alla produzione di liquidi che rompono le pareti degli alveoli, con una rapida diminuzione dell’apporto d’ossigeno al sangue e ai tessuti.«Un danno gravissimo ai polmoni avviene anche per la coagulazione intravascolare disseminata, cioè per la formazione di moltissimi trombi», precisa il Fabrizio Pregliasco.
  • Cuore e vasi sanguigni L’infezione può causare trombi, attacchi di cuore e infiammazione cardiaca. Secondo uno studio pubblicato su Jama Cardiology quasi il 20% delle persone ospedalizzate presenta un danno cardiaco. Come il Coronavirus sferri il suo attacco è ancora poco chiaro. Probabilmente entra nelle cellule che rivestono i vasi sanguigni legandosi ai recettori enzimatici (ACE2) presenti sulla loro superficie.
  • Fegato Circa la metà dei pazienti ricoverati in ospedale per Coronavirus ha livelli enzimatici che segnalano una sofferenza epatica. L’iperattività del sistema immunitario e le medicine date per combattere il virus potrebbero essere all’origine del problema.
  • Reni. Il danno renale è molto diffuso nei casi più seri e può portare alla morte. Le ipotesi sono due: il virus potrebbe attaccare i reni direttamente oppure la loro messa fuori uso sarebbe una conseguenza di eventi che coinvolgono tutto l’organismo, come il crollo della pressione sanguigna.
  • Intestino Poco più del 20% dei malati di Covid-19 soffre di diarrea. Si è visto che il virus può infettare la parte terminale dell’intestino, particolarmente ricca di recettori ACE2.

articolo pubblicato il 29 aprile 2020

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