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Punture di zanzara: quali repellenti funzionano davvero

Naturali, a base chimica e misti: come scegliere tra i prodotti insetto-repellenti per affrontare al meglio la stagione delle zanzare ed evitare le loro punture

Foto: iStock



Nemiche di sempre, colpevoli di funestare le notti d'estate con i loro fastidiosissimi ronzii, le zanzare sono tornate a pungere. E con loro si riaffaccia l'esigenza di proteggere la pelle dal rischio di punture che provocano ponfi gonfi, arrossati e pruriginosi. Quali prodotti insettorepellenti scegliere per affrontare al meglio la lunga stagione delle zanzare? E quali funzionano davvero?

Ecco i pro e i contro delle lozioni da spruzzare sulla pelle, raggruppabili in tre categorie: quelle naturali, quelle a base chimica e quelle miste.


LE SOLUZIONI REPELLENTI NATURALI

Gli oli essenziali

«Le lozioni spray sono un classico nel campo della protezione naturale perché sfruttano le proprietà repellenti degli oli essenziali estratti da alcune piante quali il geranio, la citronella (nota anche come lemongrass), la lavanda, il timo e l'eucalipto», spiega la dottoressa Maria Catena Ingria, farmacista responsabile della Farmacia Igea di Roma. «Questi oli sprigionano delle molecole odorose, come il citronellolo, il limonene, il linanolo, il geraniolo, l'eugenolo, il timololo e l'eucaliptolo, che risultano molto sgradite alle zanzare. In pratica, il loro profumo intenso e penetrante le tiene lontane dal nostro corpo, facendole desistere dall'intento di avvicinarsi per pungere».


Non sempre gli oli essenziali vanno bene

  • Occorre sapere che nelle persone con la pelle sensibile e reattiva gli oli essenziali puri, non opportunamente diluiti, possono provocare dermatiti allergiche da contatto (le cosiddette DAC). E ciò per l'azione di sostanze irritanti quali i fenoli e gli alcoli monoterpenici e sesquiterpenici, che sono frazioni naturalmente presenti negli oli essenziali.
  • Oltre alla comparsa di un'eczema a fior di pelle, il contatto prolungato può causare fotosensibilizzazione, cioè una maggiore sensibilità dell'epidermide al sole, con il rischio di eritema solare, scottature o iperpigmentazioni cutanee (macchie scure). Non vanno quindi utilizzati in pieno sole ma preferibilmente di sera, avendo cura di sciacquarsi bene al mattino prima di andare in spiaggia.
  • Terzo punto a sfavore: le lozioni spray naturali, proprio in virtù delle componenti volatili che si disperdono nell'aria, offrono una protezione di durata minore rispetto ai “competitor” di sintesi. «Alcune confezioni riportano che l' applicazione va rinnovata ogni due ore o addirittura ogni ora», aggiunge la dottoressa Catena Ingria. «Ma io sconsiglio di inondare la pelle di olii essenziali potenzialmente irritanti, se dall'uso si passa all'abuso. Innanziutto vanno nebulizzati lontano dal viso (niente occhi e mucose) e solo sulle zone lasciate scoperte dai vestiti: braccia, gambe, caviglie. Poi, è sufficiente utilizzarli tre volte al giorno, un po' di più se ci si bagna spesso perché il mantello protettivo viene asportato dall'acqua.


Per i bambini piccoli o per chi ha la pelle delicata

Per i bambini piccoli, o per chi ha la pelle molto delicata,  è meglio spruzzare le lozioni agli oli essenziali sugli indumenti che direttamente sulla pelle, onde evitare reazioni di tipo irritativo. E mai prima dei due anni.

Per proteggere il sonno dei più piccini, è preferibile adottare braccialetti di gomma o cerottini antizanzare: sono sempre a base di essenze naturali ma non vanno necessariamente indossati perché si prestano a essere appesi (o incollati, nel caso del cerotto) alla culla o alle sponde del lettino».

Sempre nell'ambito delle strategie naturali, una valida alternativa, ideale per i bambini, è rappresentata dalle creme insettifughe a base di Ledum palustre, disponibile anche in lozioni ottenute da tintura madre e pronte a essere vaporizzate sulla pelle. Il cosiddetto “rosmarino di palude” è una pianta della famiglia delle Ericaceae che cresce nelle zone paludose dell'emisfero settentrionale. Nella tradizione fitoterapica e omeopatica, viene utilizzata per prevenire le punture di zanzare. Il meccanismo d'azione? Modifica l'odore del sudore in modo da renderlo particolarmente sgradito alle nemiche volanti. Le creme più efficaci, reperibili sia in farmacia sia on line, abbinano il ledum palustre a piccole percentuali di geraniolo, limonene e citronellolo per potenziarne la barriera protettiva. Possono essere spalmate anche sulla pelle sensibile senza il rischio di incorrere in antipatici effetti collaterali.


LE SOLUZIONI A BASE CHIMICA

Il Deet e l'icaridina

Nascono dai laboratori di ricerca farmaceutica due degli insettorepellenti più usati in commericio: il Deet (dietiltoluamide) e l'icaridina. Protagonisti di lozioni spray con cui aspergere la pelle, non vengono visti di buon occhio da chi teme un “bagno di chimica” , per i potenziali rischi sulla salute paventati soprattutto dalle mamme.

«In realtà, si tratta di prodotti sicuri, che sono usati da decenni e che hanno superato tutti i test tossicologici prima di essere immessi sul mercato», rassicura la dottoressa Sara Savoldelli, entomologa presso il dipartimento Defens della Facoltà di Agraria dell' Università di Milano.

«Non esistono prove di tossicità a loro carico, e non è detto che una molecola chimica sia necessariamente meno salutare di una di estrazione naturale. Sia il Deet sia l'icaridina hanno un'efficacia repellente sovrapponibile a quella degli oli essenziali, ma sono da preferire se non si sopporta l'odore forte delle lozioni sulla pelle. Le formule più innovative, infatti, sono quasi inodori perché l'industria negli ultimi anni ha cercato di mettere a punto ritrovati che non “saltassero” subito al nostro naso ma colpissero selettivamente le antenne delle zanzare con uno stimolo olfattivo respingente».


Vantaggi e avvertenze

«A differenza degli oli essenziali, il Deet e l'icaridina, non contenendo composti volatili, persistono più a lungo sulla pelle e offrono uno scudo protettivo longlasting, fino a sei ore. Dopodichè, occorre rinnovare l'applicazione evitando di indirizzare il getto vicino al volto», precisa la dottoressa Catena Ingria.

«Attenzione, però, a non esagerare. Se gli oli essenziali possono causare irritazioni cutanee localizzate, anche i repellenti di sintesi hanno i loro svantaggi e vanno usati con cautela. Le lozioni ad alte concentrazioni di principio attivo (fino al 34 per cento per il Deet e fino al 20 per cento per l'icaridina) possono causare infiammazione delle prime vie aeree, soprattutto delle mucose nasali e faringee».

In letteratura sono stati riportati persino casi di disturbi neurologici, quali mal di testa, insonnia e confusione mentale. E ciò perché i vapori vengono inavvertitamente inalati, specie se si eccede nello “spruzzo selvaggio”. Meglio, quindi, optare per prodotti di qualità (solo marche conosciute), utilizzarli non più di tre volte al giorno e preferire quelli a basse concentrazioni di insettorepellenti: il Deet funziona anche al 7 per cento e l'icaridina tiene alla larga le zanzare anche al 10 per cento. Basta prendere l'abitudine di leggere l'etichetta».


LE SOLUZIONI MISTE

Esistono poi degli spray a composizione mista, che uniscono molecole di sintesi a collaudatissimi oli essenziali. L'obiettivo è creare sinergie tra il meccanismo d'azione del Deet o dell' icaridina con quello delle pungenti note delle profumazioni vegetali.

Funzionano? Sicuramente sì. Ma attenzione a non farsi sedurre dalla pubblicità ingannevole di alcune lozioni che spacciano per naturali formule che non rinunciano ai plus della chimica. Anche in questo caso, se si desidera proteggere tutta la famiglia con prodotti cento per cento naturali, è bene fermarsi a leggere attentamente gli ingredienti riportati sulla confezione.

Senza dimenticare che, se si viene attaccati da un esercito di aggueritissime zanzare, ogni prodotto può essere potenziato da due semplici rimedi della nonna: foglie di basilico fresco o di erba limoncina (Verbena odorosa) intinte nell'olio di oliva e frizionate sulla pelle. Due repellenti infallibili a costo zero.



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