Articolo pubblicato sul n.21 di Starbene in edicola dal 10/05/2016
Sei in menopausa e temi l’osteoporosi? Sappi che l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha decretato che l’ultrasonografia del calcagno è valida quanto la Moc (mineralometria ossea computerizzata) per la diagnosi di osteoporosi e quindi la prescrizione di farmaci “salvaosso”.
L’ultrasonografia è un test rapido, sicuro e non invasivo, proposto anche da molte farmacie comunali. In che cosa consiste? «Nel misurare il Bmd (Bone mineral density) del calcagno, che ha un alto valore predittivo della densità ossea di tutto lo scheletro», spiega Giorgio Gottardi, ginecologo ed esperto di problemi della menopausa.
«A differenza della Moc, che usa radiazioni potenzialmente cancerogene, l’ultrasonografia è priva di rischi per la salute. L’esame richiede 15 secondi e può essere ripetuto ogni volta che si desideri monitorare la salute del proprio capitale osseo o verificare l’efficacia delle terapie. Negli Stati Uniti viene usato come screening per l’osteoporosi».
L’esecuzione è molto semplice: basta appoggiare il tallone nudo in un apparecchio che, grazie agli ultrasuoni, “legge” la densità ossea fornendone un’immagine fotografica. Il Bmd viene misurato secondo un punteggio denominato T-score: se il valore è inferiore a 3, scatta l’allarme osteoporosi.
A chi è consigliato il test e che cosa bisogna fare se il calcagno segnala una riduzione della massa ossea? «Consiglio il test a tutte le donne che non hanno più il ciclo mestruale da 3-4 anni», risponde il dottor Gottardi. «Conviene però farlo anche in caso di menopausa precoce, lunghi periodi di amenorrea (assenza delle mestruazioni), assunzione prolungata di corticosteroidi e di farmaci autoimmuni come la ciclosporina e il metotrexato, obesità e sedentarietà, eccesso di alcol e di fumo e familiarità per le fratture al femore».
«Il farmaco di prima scelta per le forme iniziali di osteoporosi è la Tos, la terapia ormonale sostitutiva. In casi di osteoporosi severa, confermata dalla Moc, si richiede la valutazione dell’ortopedico, ma in una prima fase la Tos riesce a bloccare il riassorbimento osseo, e anche a stimolare la formazione di tessuto nuovo», conclude l’esperto.
Costo dell’ultrasonografia del calcagno? Da 70 a 100 €.
TERAPIA SOSTITUTIVA: SI' O NO?
IN COMPRESSE, cerottini o gel da spalmare sull’addome o sull’interno-coscia, la terapia ormonale sostitutiva è diventata sempre più facile da gestire. Ma il rischio tumori? «Se si prescrive la terapia combinata (estradiolo più progesterone), non c’è alcun rischio di tumore dell’endometrio. Anzi, alcuni studi mostrano un effetto protettivo», risponde il ginecologo Giorgio Gottardi.
«Per quanto riguarda il cancro all’ovaio, non c’è ancora letteratura sufficiente, ma pare abbia un impatto neutro. È invece confermato che la Tos aiuta a prevenire il tumore al colon, perché l’intestino è ricco di recettori per gli estrogeni che esercitano su quest’organo un’azione positiva».
E il tumore alla mammella? «Va valutato in base all’anamnesi familiare. Gli studi parlano di un aumento del rischio relativo del 5% solo oltre i 5 anni di assunzione Continuativa. L’importante è tenersi sotto controllo: mammografia ogni anno ed ecografia ogni 6-8 mesi».
Articolo pubblicato sul n.21 di Starbene in edicola dal 10/05/2016
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