Sport in gravidanza: i consigli degli esperti

Quali attività fisiche praticare in gravidanza? Con che frequenza? Rispondono gli esperti della Mayo Clinic



La gravidanza potrebbe sembrare il momento perfetto per godersi in tutto relax la poltrona o il divano, soprattutto considerando che spesso ci si sente più stanche del solito e che altrettanto comunemente si soffre di mal di schiena e caviglie gonfie.

In realtà però, salvo gravi complicazioni, la gravidanza potrebbe invece rivelarsi il momento ideale per rimanere attive, anche qualora non si abbia mai praticato un’attività fisica in precedenza.


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«L’esercizio fisico in gravidanza infatti può contribuire ad alleviare e prevenire il mal di schiena, innalzare l’umore e i livelli di energia, aiutare a dormire meglio, prevenire un eccessivo aumento di peso ed aumentare la resistenza fisica e la forza muscolare – affermano gli esperti della Mayo Clinic, organizzazione no-profit statunitense per la pratica e la ricerca medica – Senza considerare che può rivelarsi un supporto prezioso per ridurre il rischio di diabete e di ipertensione gestazionale, nonché alleviare i sintomi della depressione post-partum».

Chiaramente, prima di iniziare un qualsiasi programma di esercizio fisico, è fondamentale ricevere il parere positivo da parte del proprio medico.

In linea di massima comunque, è raccomandabile che le donne in gravidanza si dedichino ad almeno trenta minuti di attività fisica moderata per la maggior parte (se non proprio tutti i giorni) della settimana.

Nel contempo però, un fattore fondamentale da prendere in considerazione è il livello di forma fisica personale.

Per chi è a digiuno di esercizio fisico da tempo infatti, è consigliabile iniziare con cinque minuti di attività fisica al giorno, aumentando la durata delle sessioni gradualmente, fino ad arrivare a trenta minuti quotidiani.

Per chi invece è fisicamente attiva già da prima della gravidanza, è possibile continuare ad allenarsi con gli stessi ritmi finché ci si sente a proprio agio e il medico non fornisce indicazioni alternative.

Per quanto riguarda la tipologia di attività fisica poi, «per le donne che si dedicano alla pratica di un’attività fisica per la prima volta, camminare è un ottimo esercizio.

«Oltre a fornire un moderato condizionamento aerobico infatti, la camminata garantisce un impatto minimo sulle articolazioni – suggeriscono gli esperti della Mayo Clinic – Tra le altre attività consigliabili rientrano il nuoto, l’aerobica a basso impatto e la cyclette. Anche l’allenamento della forza può essere praticato, a patto però che si eviti il sollevamento di carichi molto pesanti».

D’altro canto, dopo il primo trimestre di gravidanza è bene evitare discipline sportive quali immersioni, sport di contatto (calcio, basket, pallamano) e ad alta quota, nonché attività che comportino un alto rischio di cadute (sci alpino, sci nautico, surf ed equitazione).

Tra gli accorgimenti da tenere a mente infine, rientrano «un opportuno riscaldamento e raffreddamento muscolare, l’assunzione di molti liquidi per rimanere ben idratate, ed il prestare attenzione ad evitare il surriscaldamento corporeo – consigliano gli esperti – In generale poi, durante la pratica dell’attività fisica si dovrebbe essere in grado di intrattenere una conversazione. Se ciò non risultasse possibile, probabilmente si sta esagerando con l’intensità o la durata dell’allenamento».

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