I diverticoli sono delle piccole tasche presenti nell’intestino: quando si infiammano si parla di diverticolite, una patologia che si manifesta con disturbi gastrointestinali come crampi e un dolore intenso e persistente a livello del fianco sinistro.
I sintomi sono molto simili a quelli che caratterizzano la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), ma quando compare anche la febbre, allora la situazione si fa molto seria e può essere necessario persino il ricovero ospedaliero.
Con il termine diverticolite si intende l’infiammazione dei diverticoli, una problematica che tende ad essere più frequente con il caldo e in concomitanza all’adozione di abitudini alimentari poco regolari: la patologia infatti tende a presentarsi con maggiore incidenza durante le vacanze estive.
La diverticolite si caratterizza per l’irregolarità intestinale e il dolore persistente al fianco sinistro.
Molti pazienti tendono ad attribuire la sintomatologia che avvertono alla sindrome dell’intestino irritabile (IBS) che in effetti si caratterizza per l’irregolarità dell’alvo ed i crampi, ma se compare la febbre allora è indispensabile farsi visitare, anche con una certa urgenza, dal medico.
In presenza invece solo dei fastidi intestinali è necessario rivedere le proprie abitudini alimentari.
La prevenzione della diverticolite passa soprattutto per un’adeguata correzione della dieta: è necessario migliorare l’apporto di fibre, ovvero implementando il consumo di frutta e verdura, ed idratarsi correttamente per evitare che le fibre non vengano smaltite, ma anzi si accumulino nei diverticoli evitandone l’infiammazione.
Tra gli accorgimenti da adottare in maniera preventiva infine, rientra la limitazione nel consumo di cibi che contengono i semi.
I semini di pomodori, cetrioli, uva, fichi, fragole, lamponi e kiwi, possono infatti accumularsi nei diverticoli e provocarne, con il tempo, l’infiammazione.
Se compare febbre, spesso serve il ricovero ospedaliero con una terapia farmacologica adeguata: se anche tale intervento fallisce, allora il paziente deve sottoporsi a terapia chirurgica, in genere in laparoscopia. Le complicanze non sono affatto rare: basti pensare che il problema colpisce un italiano su dieci, soprattutto nella fascia di età compresa fra i 50 e i 60 anni.
Come precisa il dottor Giampiero Campanelli, direttore dell’Unità di Chirurgia Generale e Day Surgery all’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano, «il primo approccio al problema dei diverticoli è farmacologico con una terapia antibiotica, affiancata ad una correzione della dieta. Vi sono però casi in cui gli attacchi ripetuti, una sintomatologia acuta ed una risposta debole o assente alla terapia medica, trasformano i diverticoli in diverticolite e richiedono un approccio chirurgico».
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