Colon irritabile: cosa mangiare e cosa evitare

L’alimentazione giusta è fondamentale: scopri cosa mangiare e cosa è meglio evitare



La sindrome del colon irritabile (IBS Irritable Bowel Syndrome) è una patologia piuttosto comune e che comporta una sintomatologia davvero fastidiosa, al punto che in alcuni casi tale sindrome diventa invalidante. I sintomi di questo disturbo sono principalmente: crampi e dolori addominali diffusi, nausea persistente, costipazione, dissenteria o alternanza di stipsi e diarrea. La sindrome del colon irritabile può causare quindi un grande disagio poiché, oltre al dolore fisico, influisce anche sulla vita sociale e lavorativa di chi ne soffre. 


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«Ma, nonostante questo quadro sconfortante, tale sindrome non comporta problemi fisici legati a patologie gravi quali, per esempio, i tumori dell'intestino – rassicura il professore Berardino Vaira, docente di Gastroenterologia e Medicina Interna all’Università di Bologna, Ospedale Sant’Orsola Malpighi -. La sindrome del colon irritabile colpisce in prevalenza la popolazione femminile e, solitamente, in età piuttosto giovane».


Una volta diagnosticato il disturbo, il medico stila una dieta "ideale" per alleviare i sintomi e ridurre gli episodi acuti. Gli alimenti "a rischio" sono differenti da caso a caso, dipendendo anche dalla sensibilità individuale rispetto a certi cibi, ma in generale si possono stabilire linee guida sugli alimenti permessi e quelli, invece, da evitare. La dieta corretta, infatti, può davvero far regredire i sintomi in modo sensibile migliorando quindi la qualità della vita del paziente. Per individuare cosa sia meglio consumare, è necessario circoscrivere il sintomo prevalente (stitichezza o, al contrario, diarrea oppure meteorismo).

Sì alle verdure cotte

Attenzione a broccoli, cavoli e cavolfiori

Per quanto riguarda gli ortaggi, che non dovrebbero mai mancare in una dieta sana, chi soffre di sindrome del colon irritabile dovrebbe prediligere le verdure cotte. In padella, al forno, al vapore…conta molto anche il condimento: un filo di olio extravergini di oliva a crudo è sempre l'ideale. «Attenzione, però, se il disturbo del colon irritabile si manifesta con meteorismo e gas intestinali: in questi casi andrebbero evitati broccoli, cavoli e cavolfiori. Le verdure crude (soprattutto cipolla e sedano) sono invece sempre sconsigliate in presenza di sindrome del colon irritabile» puntualizza il medico gastroenterologo.

Sì alla frutta sbucciata

Eliminare eventuali fonti di irritazione

La sindrome del colon irritabile mal si accompagna a buccia di frutta e verdura, nonché ai semi. Infatti, tutti questi alimenti (solitamente benefici) vanno a stimolare, irritandolo, l'intestino e a causare nella maggior parte dei casi, un peggioramento della sintomatologia. Quindi, via libera alla frutta ma meglio se sbucciata.

«Attenzione invece ad anguria, melone, agrumi e, in alcuni casi, anche mele: chi soffre di colon irritabile spesso nota più fastidio e disagio dopo l'assunzione di questi alimenti» specifica l’esperto.

Sì alla fibra, ma non più del necessario

No alla crusca se l'intestino lavora "troppo"

Quando il disturbo del colon irritabile si accompagna a stitichezza, un apporto di fibra (se insufficiente) può aiutare a sentirsi meglio e meno "costipati". «Il discorso è, invece, completamente differente quando la sindrome del colon irritabile si manifesta con episodi di crampi addominali e diarrea: in questi casi, vanno ridotte le fibre e va evitata la fibra della crusca a causa della sua azione irritante sulle pareti dell'intestino – spiega il prof. Vaira - In linea generale, quindi, la fibra andrebbe assunta solo q.b. e mai con dosi massicce di integratori o fibre grezze (buccia di frutta, verdura cruda e legumi)».

No ai latticini se c'è intolleranza al lattosio

Il latte, meglio evitare

In numerosi casi, il latte e i latticini tendono a peggiorare la sindrome del colon irritabile. Ciò accade, a maggior ragione, quando vi è anche un'intolleranza accertata al lattosio. Sono comunque molti coloro che, una volta ingerito del latte, mostrano episodi di dolori addominali anche piuttosto acuti, spesso associati a dissenteria. Invece, lo yogurt viene solitamente tollerato meglio proprio perché contiene batteri che rendono più semplice la digestione del lattosio, lo zucchero che si trova in latte e latticini e che può irritare il colon. Quindi, lasciare lo yogurt nella dieta potrebbe essere una soluzione per assicurare un buon apporto di calcio e proteine. Per quanto riguarda quest'ultime, chi soffre di sindrome del colon irritabile dovrebbe evitare i legumi prediligendo carne e, soprattutto, pesce.

No a caffè, cioccolata e spezie

Caffè irritante

Generalmente, chi soffre di sindrome del colon irritabile, nota un peggioramento dei sintomi dopo l'assunzione di caffè e di bevande nervine (cioccolata, cola) in generale. Infatti, questi alimenti irritano notevolmente la mucosa intestinale acutizzando sintomi come crampi e gonfiore addominale. Lo stesso discorso vale per i cibi troppo speziati e per le cotture pesanti come la frittura. Quindi, chi è afflitto da colite, dovrebbe eliminare o diminuire la quantità di caffè giornaliera e adottare un'alimentazione leggera, fatta di piccoli pasti frequenti e cotture sane.

No a dolcificanti, marmellate e bibite gassate

Attenta agli edulcoranti

I dolci e i piccoli vizi…che tentazione, ma meglio evitare caramelle, marmellate e bibite se si soffre di sindrome del colon irritabile. Una delle sostanze che pare peggiorare la sintomatologia del disturbo, infatti, è il classico dolcificante (acesulfame, aspartame, maltitolo che sia) usato per il caffè oppure in bevande e caramelle senza zucchero. In caso di colon irritabile, molto meglio quindi lo zucchero rispetto ai prodotti "light". Un analogo effetto irritante hanno marmellate e bibite gassate, quest'ultime con l'aggravante di peggiorare notevolmente sintomi quali meteorismo e crampi addominali.

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