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Fibroma uterino: fertilità e gravidanza

L’impatto dei fibromi uterini su fertilità e gravidanza varia a seconda della posizione e delle dimensioni del fibroma

Foto: iStock



di Margherita Monfroni


I fibromi o miomi uterini sono neoformazioni benigne dell’utero, molto frequenti in età fertile. Il loro numero e il loro volume tendono ad aumentare con l’età della donna e colpiscono fino al 40% delle donne tra i 35 e i 55 anni.

Dal momento che si sviluppano nell'utero, la connessione tra fibromi uterini e gravidanza risulta abbastanza immediata: nonostante questa evidenza però, gli effetti dei fibromi sulla gravidanza possono cambiare notevolmente da donna a donna.

Ecco cosa c’è da sapere.


I fibromi sono in grado di causare infertilità?

L’impatto dei fibromi uterini sulla fertilità può variare ampiamente da caso a caso.

I fattori principali che determinano il peso dei fibromi uterini sulle possibilità di concepire sono la localizzazione e le dimensioni del fibroma. Se i fibromi uterini si trovano in determinate zone della cavità uterina, infatti, possono ostacolare l’incontro tra lo spermatozoo e la cellula uovo, proibire la discesa nell’utero dell’ovulo fecondato, rendere difficoltoso l’impianto dell’embrione o l’annidamento della placenta, oppure non consentire una corretta circolazione sanguigna nell’utero e quindi impedire il corretto sviluppo dell’endometrio, ovvero il tessuto di rivestimento interno all’utero la cui funzione è quella di ricevere ed ospitare l’embrione.

D’altro canto, invece, i fibromi che crescono all’esterno della parete dell’utero (sottosierosi) avrebbero un impatto minore sulla fertilità, poiché non interferirebbero con l'impianto dell'embrione e la successiva gravidanza.


Quali sono i rischi che i fibromi possono causare in gravidanza?

La maggior parte delle donne con fibromi conducono una gravidanza abbastanza normale. Anche in questo caso, la posizione del fibroma influenza in modo determinante gli effetti sulla gestazione. 

In certi casi, infatti, «oltre alla maggiore difficoltà a concepire (infertilità) – spiega la Professoressa Alessandra Graziottin, Direttrice del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele e Presidente della Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus – la fibromatosi in gravidanza può aumentare il rischio di aborto e di parto prematuro, causare perdite modeste di sangue (spotting), alterazioni nella profondità di annidamento della placenta (“placenta accreta”, “increta”, “percreta”) con difficoltà di espulsione della placenta ed emorragie post-partum, malposizioni del feto in gravidanza e problemi di presentazione durante il periodo espulsivo del travaglio di parto».

I fibromi uterini, quindi, possono causare problemi in gravidanza qualora provochino una riduzione nell’apporto di sangue all’utero (condizione che può causare un aborto spontaneo), interferiscano con il posizionamento della placenta, impediscano all’utero di contrarsi, bloccando il travaglio, oppure costringano il bambino in posizione podalica.


I fibromi causano dolore durante la gravidanza?

Il dolore è un sintomo molto comune con cui i fibromi si manifestano durante la gravidanza, e interessa soprattutto le donne con fibromi al di sopra dei 5 cm, durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza.

Se durante la gestazione si soffre di dolori causati dai fibromi, è consigliabile riposare, mantenere un buon livello di idratazione ed eventualmente ricorrere, previo consulto medico, all’assunzione di analgesici.

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