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Artrite reumatoide: sintomi, cause e cure

Una semplice guida per capire qualcosa di più di una patologia cronica autoimmune che colpisce le articolazioni

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di Alessandra Montelli


È una patologia cronica autoimmune che comporta l'infiammazione simmetrica delle articolazioni periferiche (per esempio polsi e caviglie) che diventano progressivamente soggette a distruzione.

La diagnosi dell'artrite reumatoide richiede specifici criteri clinici, radiologici e di laboratorio. Il trattamento comporta farmaci, terapie fisiche e, a volte, interventi chirurgici. La terapia farmacologica associa FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei), che aiutano a ridurre i sintomi, e farmaci reumatoidi che modificano il decorso della malattia, rallentandone la progressione.

L’artrite reumatoide interessa circa l’1% della popolazione (fonte: Merck Manual of Diagnosis and Therapy). Le donne sono colpite con una frequenza da 2 a 3 volte maggiore degli uomini. L’esordio può avvenire ad ogni età, il più delle volte fra i 35 e i 50 anni. E possono essere colpiti sia i bambini che gli anziani.


Cause

Benché l’artrite reumatoide coinvolga forti reazioni autoimmuni, la causa è sconosciuta: possono contribuire vari fattori. È stata identificata una predisposizione genetica. Si ritiene, inoltre, che cause esterne svolgano un ruolo nell’insorgenza della malattia, come per esempio infezioni virali e il fumo di sigaretta.

Nelle articolazioni che di solito sono sottili, la sinovia (la membrana che riveste le articolazioni) da essere sottile si ispessisce, sviluppando molte pliche villose. Queste contribuiscono alla degradazione delle cartilagini e alla diffusione dell’infiammazione. È questo a grandi linee il decorso dell'artrite reumatoide.


Sintomi

L’esordio è solitamente insidioso, con sintomi che interessano tutto l’organismo quali: rigidità mattutina delle articolazioni colpite, affaticamento generalizzato e malessere nel pomeriggio, inappetenza, astenia, febbre modesta.

I sintomi articolari comprendono dolore e rigidità, e sono tipicamente simmetrici, cioè coinvolgono entrambe le braccia e le gambe.

Generalmente la rigidità dura per più di un’ora dal risveglio mattutino, ma può comparire dopo qualsiasi periodo prolungato di inattività. Le articolazioni colpite divengono piuttosto dolenti, con comparsa di eritema, calore, tumefazione e limitazione del movimento. I polsi e le articolazioni di mani e dita sono colpiti con particolare frequenza. Altre articolazioni colpite riguardano le caviglie e i gomiti. Tuttavia, può essere colpita qualsiasi articolazione.

Si possono sviluppare rapidamente deformità fisse, e può anche comparire instabilità articolare.

Il decorso è imprevedibile: la malattia progredisce rapidamente durante i primi 6 anni, in particolare nel primo anno; l’80% dei pazienti sviluppa qualche anomalia articolare permanente entro i 10 anni.


Cure

Va specificato che, essendo una malattia autoimmune, l'artrite reumatoide non prevede una cura definitiva, ma è più corretto parlare di trattamento che mira ad alleviare i sintomi. Questo implica un equilibrio di riposo ed esercizio, una nutrizione adeguata, terapie fisiche, farmaci e qualche volta chirurgia.

In genere il medico prescrive il riposo regolare alternato ad una moderata e specifica attività fisica che deve essere praticata fin tanto è tollerata.  Durante l’infiammazione acuta, alcuni esercizi di mobilizzazione passiva contribuiscono a prevenire le rigidità in flessione.

Per quanto riguarda l'alimentazione, non esistono cibi miracolosi anche se è stato rilevato che sostituire gli acidi grassi omega-3 (nel pesce) agli acidi grassi animali omega-6 (nelle carni) può alleviare i sintomi, anche se non in misura permanente.

Le cure farmacologiche sono finalizzate a ridurre l'infiammazione in modo da prevenire le erosioni e la progressiva deformità. Vengono somministrati specifici farmaci antireumatici in grado di modificare l'artride reumatoide, i FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei) per controllare il dolore, i corticosteroidi per rallentare l'erosione ossea, anche se non prevengono la distruzione articolare, gli immunosoppressori per ridurre le reazioni del sistema immunitario, ma sono prescritti solo in casi selezionati.

Il medico specialista al quale rivolgersi per una corretta diagnosi di artrite reumatoide, o anche per escludere la patologia, è il reumatologo.


(Fonti: Merchk Manual of Diagnosis and Therapy)


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