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Sport: uno scudo anticancro

Secondo recenti studi, l’attività fisica riduce del 7% il rischio di sviluppare tumori. Ecco perché è salutare

credits: iStock



di Ida Macchi

Le ore dedicate all’attività fisica garantiscono uno scudo anticancro. Lo dimostra uno studio pubblicato su Jama Internal Medicine, che ha monitorato 1 milione e 400 mila persone, coinvolte in 12 ricerche effettuate negli ultimi 30 anni. Il risultato? Fra i più sportivi si è registrata una minor incidenza di ben 13 carcinomi, su 26 presi in considerazione. Nel complesso, chi fa più movimento ha una riduzione del 7% del rischio di sviluppare un tumore.

Qual è il segreto? «Mettere in moto i muscoli contribuisce ad aumentare il dispendio energetico, evitando di ingrassare », spiega Lucilla Titta, ricercatrice del Dipartimento di oncologia sperimentale dell’Istituto europeo di oncologia di Milano. «Il tessuto adiposo è il laboratorio dove vengono prodotte le sostanze che concorrono ad aumentare il rischio di neoplasie. E dopo la menopausa, diventa addirittura la più importante fonte di estrogeni, ormoni he determinano una crescita più rapida dei tumori sensibili alla loro azione, come quello della mammella», chiarisce l’esperta.

«Inoltre, l’attività fisica migliora la velocità del transito intestinale, proteggendo l’organo della digestione da formazioni a rischio e potenzia il sistema immunitario, prima sentinella nei confronti di mutazioni pericolose. Senza dimenticare che praticare sport migliora la sensibilità all’insulina ed evita i picchi di questo ormone, che innescano la produzione di alcuni fattori di crescita (l’IGF 1 e 2) che sembrano avere un ruolo nella proliferazione delle cellule tumorali». 

Ma quali sono gli sport più protettivi? «Quelli aerobici che implicano un’attività fisica moderata e, quindi, un umento della frequenza della respirazione: jogging leggero, fitwalking, nuoto, ballo e bicicletta», suggerisce Titta. «Vanno praticati per 30 minuti al giorno. Poi, via via che la condizione fisica migliora e si è allenati, si possono aumentare le dosi», conclude l’esperta.


OCCHIO ANCHE ALL'ALIMENTAZIONE

Per ottimizzare gli effetti antitumore dello sport occorre un’alimentazione corretta: «Quella ideale segue le regole del piatto sano che, a ogni pasto, va suddiviso in 4 parti uguali.

La prima va riempita con verdure e ortaggi e la seconda con la frutta (meglio se di stagione): garantiscono un mix di principi attivi che, consumati regolarmente, abbassano i rischi di tanti tumori. 

La terza parte va riservata a pane, pasta, riso o cereali in chicco, preferibilmente integrali, mentre l’ultima a proteine animali o vegetali: pesce, carne bianca, uova e soprattutto, legumi».


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Articolo pubblicato sul n.26 di Starbene in edicola 14/06/2016

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