hero image

Anche gli allergici possono vaccinarsi contro il Covid-19

Non c’è motivo di temere effetti collaterali dovuti al vaccino anti Covid-19, se si è allergici. L’esperto spiega come gestire antistaminici e cortisonici e cosa segnalare al medico prima dell’iniezione

iStock



Chi soffre di allergie, siano esse stagionali (i pollini) o perenni (gli acari), leggere (la classica rinite) o importanti (asma), può sottoporsi tranquillamente al vaccino anti Covid-19. Lo dice uno studio pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, che sottolinea come l'immunizzazione sia sicura anche per chi soffre di allergie gravi a cibi, farmaci per bocca, lattice e veleno degli imenotteri.

Però, secondo i Centers for Disease Control and Prevention americani (Cdc), chi ha una storia di reazioni allergiche a vaccini o farmaci iniettabili è bene che resti in osservazione, fatta l'iniezione, almeno 30 minuti, quindi il doppio del tempo previsto normalmente. «Una precauzione che consiglio a tutti gli allergici, anche se sappiamo che non hanno problemi in più rispetto alla popolazione generale, se non un rischio aumentato di incorrere in piccoli inconvenienti temporanei, quali il gonfiore nella zona di inoculazione», spiega il dottor Franco Marchetti, allergologo e medico di famiglia a Milano.


Cosa segnalare al medico al momento della vaccinazione

«Il vaccino è dunque ben tollerato, però è importante, durante il colloquio di anamnesi che si fa prima della vaccinazione presso il centro che la effettuerà, sottolineare al medico quale terapia si segue, se si è avuto in passato una qualsiasi reazione allergica (che però non esclude la nuova immunizzazione), se si è già fatta una vaccinazione antiallergie o se si farà e quando (in ogni caso, un vaccino antipollinosi o simili non ha controindicazioni se fatto a breve distanza da quello anti Covid-19)». 


Antistaminici e cortisonici

Il farmaci usati in larga parte dagli allergici, antistaminici e cortisonici, danno controindicazioni alla vaccinazione? «Gli antistaminici no, i cortisonici sì», risponde il dottor Marchetti. «Il cortisone è un farmaco immunosopressore, quindi in grado di interferire con la reattività del sistema immunitario» dice l'esperto. Una volta avuto l'appuntamento per il vaccino, è bene sentire l'allergologo curante per gestire la terapia in vista dell'iniezione, sospendendo qualche giorno prima il cortisone per poi riprenderlo a breve distanza. Magari non è necessario, per esempio, se utilizzato come spray, ma questo deve deciderlo lo specialista caso per caso». 

14 maggio 2021

Fai la tua domanda ai nostri esperti


Leggi anche

Cortisone: istruzioni per l'uso

Antistaminici, come usarli nei bambini

Allergia, problema non solo primaverile