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Glaucoma: le regole di prevenzione

Scopri come evitare che la pressione all’interno dell’occhio danneggi la tua vista

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Colpisce oltre 60 milioni di persone nel mondo (550 mila solo in Italia), ed è tra le prime cause di cecità. Proprio per sensibilzzare al problema, è appena uscito il libro bianco Glaucoma: Apriamo gli occhi sulla malattia (Vallario e Barnini, e book, gratuito) che fa luce su questo “killer silenzioso della vista”. Tutta colpa di un ristagno dell’umore acqueo (il naturale fluido oculare) che non riesce a defluire per le normali vie e che, come un rubinetto che resta aperto, chiude o intasa lo scarico. Questo innesca un lento innalzamento della pressione all’interno dell’occhio che danneggia il nervo ottico. La prevenzione è l’arma fondamentale per scongiurare il problema, ma va messa in campo a partire dai 40 anni: l’incidenza del glaucoma sale con l’aumento dell’età, ma la malattia può metter “radici “molto prima.


Con che frequenza fare i controlli

«Ok, perciò, a una visita di screening dall’oftalmologo a partire dai 40 anni, da ripetere poi ogni 1-2 anni. Intervalli più ravvicinati, invece, per gli over 60, se c’è una familiarità diretta, un’ipermetropia o miopia elevata, si soffre di diabete o di cataratta (la perdita di trasparenza del cristallino) avanzata, o si fanno terapie con alcuni farmaci, quali il cortisone: sono fattori che predispongono al glaucoma», suggerisce Leonardo Mastropasqua, direttore del Centro nazionale di alta tecnologia in oftalmologia, Università G. d’Annunzio di Chieti- Pescara.

«La visita specialistica orienta la diagnosi e, se ci sono sospetti, esistono due esami per far chiarezza: quello del campo visivo, che valuta la porzione di spazio che si riesce a vedere, e l’Oct del nervo ottico (una sorta di Tac che ne studia ogni strato), da effettuare però in centri di riferimento per il glaucoma, che vantano esperienza e tecnologie high-tech».


Quali regole seguire a tavola

Per difendersi, anche le buone abitudini di vita sono utili alleate: «Mettere in tavola ogni giorno più porzioni di frutta e verdura aiuta a mantenere ben funzionanti le strutture che sono coinvolte nella regolazione della pressione intra-oculare», spiega il professor Mastropasqua. I vegetali a foglia verde scuro, come spinaci, bietole, cicoria e cavolo nero, sono stati addirittura promossi a pieni voti come alimenti abbassapressione doc da un recente studio di un gruppo di ricercatori di Harvard, pubblicato, sulla rivista Jama Ophthalmology. «Meglio, invece, non consumare troppi caffè (la caffeina stimola la secrezione di umor acqueo e può fare aumentare la pressione) e bandire il fumo», aggiunge l’esperto.


Sport e sesso abbassano i rischi

«L’attività fisica ha un effetto protettivo nei confronti del glaucoma», spiega il professor Mastropasqua. «Camminare a passo sostenuto, o correre a ritmo elevato per almeno 20 minuti al giorno, favorisce infatti una riduzione della pressione oculare. Ben venga anche l’attività sessuale: induce la liberazione di particolari ormoni in grado di ridurre, temporaneamente, la pressione oculare, contrastando così, “piacevolmente”, il meccanismo alla base del glaucoma», assicura il professore.


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Articolo uscito sul n. 52 di Starbene, in edicola dall'11 dicembre 2018

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