Corabea, la App per i disturbi alimentari

Una nuova App per aiutare chi soffre di anoressia, bulimia o binge eating, ma non ha mai avuto la forza di parlarne per vergogna. O per cominciare a fronteggiare le lunghe liste d’attesa. Offre un supporto peer to peer e sedute da psicologo e nutrizionista in un approccio multidisciplinare



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Hai un rapporto difficile con il cibo e hai difficoltà a parlare con familiari, amici o professionisti? Devi sapere che provare vergogna, paura e senso di solitudine a causa di disturbi del comportamento alimentare è più frequente di quanto si possa immaginare. E che oggi la tecnologia offre nuove strategie per combattere i DCA. 

Dal 15 marzo, Giornata nazionale di sensibilizzazione dei disturbi alimentari, chi soffre di anoressia, bulimia o binge eating (oltre 3 milioni di italiani), può scaricare un'App innovativa, utile per i disturbi del comportamento alimentare, che permette di avere un accesso immediato alle cure con personale specializzato.

 

Che cos’è l'App Corabea per combattere i disturbi alimentari

L'App si chiama Corabea ed è stata ideata da Giorgia Bellini, 27 anni, life coach, laureanda in Scienze della nutrizione, con un passato di grande sofferenza a causa della bulimia.

Corabea aiuta a rompere quel velo di omertà che spesso circonda chi finisce nel vortice dei disturbi alimentari con un approccio multidisciplinare. «Il Covid ha portato a un'evoluzione informatica anche nell’ambito della salute mentale», spiega Giorgia, già autrice del libro Nata due volte con cui ha raccontato la sua esperienza. «Oggi possiamo offrire ai pazienti, di cui il 90% donne, un pacchetto di sedute dallo psicologo e dal nutrizionista che tra loro si confrontano, dialogano e si interfacciano per garantire una maggiore aderenza alla terapia».

Corabea in latino significa "agire con cuore". «Quando a 18 anni sono stata ricoverata in clinica per la bulimia, mi ha colpito un cartello che riportava la scritta Cora Beo, che in latino significa "il mio cuore è vivo". Ho voluto fare di quel concetto il leitmotiv del mio progetto perché sono convinta che in questo percorso i professionisti debbano agire sempre con il cuore e avere empatia con i pazienti», spiega la fondatrice di Corabea.  

Con Corabea il primo supporto è peer to peer

«C’è chi soffre da decenni e non ha mai avuto la forza di parlarne per vergogna. E chi invece è costretto a lunghe liste d’attesa», dice Giorgia Bellini.

Oggi, nonostante l’impegno del Governo di rifinanziare il fondo nazionale per i DCA con 10 milioni previsti dal decreto milleproroghe, ci vogliono ancora circa tre mesi perché un minore venga preso in carico, addirittura cinque o sei mesi per gli adulti. Corabea supera questi limiti.

«Il primo colloquio è fatto con persone che hanno sofferto di disturbi alimentari. Si chiama supporto peer to peer e permette di instaurare un dialogo tra pari. In questo modo è possibile comprendere tanti  fattori che inevitabilmente influiscono sulla malattia come situazione familiare, lavoro, relazioni sociali. Una volta percepite queste informazioni si definisce l’equipe formata da psicologo e nutrizionista che prenderà in carico la persona».

Quanto costa Corabea

La presa in carico dell’equipe di Corabea dura da sei mesi a circa due anni e fornisce, oltre a colloqui tradizionali con psicologo e nutrizionista, anche una serie di esercizi da svolgere tra una seduta e l’altra e la pratica della mindfulness con momenti di meditazione.

«I compiti vengono annotati su un diario emotivo e alimentare utilizzati con l’equipe durante le sedute, mentre video informativi realizzati dagli esperti formano la cosiddetta “cassetta degli attrezzi” per avere gli strumenti necessari ad affrontare la quotidianità ed evitare l’abbandono che purtroppo rappresenta un rischio elevato», dice la life coach.

È possibile scaricare l'App gratuitamente, ma dopo il colloquio conoscitivo chi sceglie di affidarsi all’equipe di esperti dovrà sostenere un costo di 59 euro a seduta. «Facciamo pacchetti di più sedute con psicologo e nutrizionista per definire un percorso da seguire, mentre stiamo valutando la possibilità di applicare tariffe scontate a chi ha redditi bassi secondo il parametro ISEE. Questo per rendere il servizio accessibile a tutti».

Dopo la App gli sviluppatori di Corabea guardano avanti, a uno spazio virtuale dove incontrare esperti e dialogare alla pari con chi condivide lo stesso disagio. «Abbiamo già testato il visore di Meta e contiamo di implementare ancor più il progetto, per offrire, grazie al metaverso, la possibilità di incontrare gli specialisti in ambulatori virtuali», conclude Giorgia Bellini.


15 marzo 2024

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