Ulcera

Lesione isolata della pelle o delle mucose che rappresenta lo stadio iniziale di molte malattie contagiose, per lo più veneree. Ulcera di Buruli Patologia cutanea dovuta al Mycobacterium ulcerans, che evolve estendendosi ai tessuti profondi. La sua localizzazione geografica comprende le zone tropicali dell’Africa e dell’America, il Sudest asiatico e l’Australia. La lesione, che colpisce […]



Lesione isolata della pelle o delle mucose che rappresenta lo stadio iniziale di molte malattie contagiose, per lo più veneree.

Ulcera di Buruli Patologia cutanea dovuta al Mycobacterium ulcerans, che evolve estendendosi ai tessuti profondi. La sua localizzazione geografica comprende le zone tropicali dell’Africa e dell’America, il Sudest asiatico e l’Australia. La lesione, che colpisce in prevalenza gli arti inferiori, si presenta in un primo tempo come un nodulo indolore, che si trasforma in un’ulcera i cui margini si distaccano dal tessuto circostante. In seguito la malattia si estende sia in superficie sia in profondità, interessando ossa e muscoli. Il trattamento, chirurgico, è difficoltoso e non permette di salvare i tessuti già colpiti.

Ulcera mista Corrisponde a una duplice infezione, a opera dell’ulcera molle e della sifilide, in cui la seconda patologia si manifesta a 3 settimane di distanza dalla prima. È segnalata dalla lesione tipica dell’ulcera molle (rilievo rossastro e dolente tendente a ulcerarsi e a circondarsi di un bordo giallo e rosso), che persiste in modo anomalo cambiando aspetto nel giro di 3 settimane. In caso di ulcera molle, si ricerca sempre un’eventuale associazione con la sifilide, praticando un esame sierologico specifico nella terza settimana di malattia.

Ulcera molle (ulcera venerea o cancroide) È una malattia sessualmente trasmessa, imputabile al bacillo Haemophilus ducreyi, endemico nei Paesi in via di sviluppo. A distanza di qualche giorno dal contagio compare una lesione sul pene o sulla vulva, consistente in un rilievo rossastro e dolente, che ben presto lascia il posto a un’ulcerazione dai bordi gialli e rossi. La lesione, spesso multipla per autoinoculazione, può avere grandezza variabile (da pochi millimetri a molti centimetri). Una sua possibile complicanza è l’infiammazione dolorosa dei linfonodi, che in assenza di trattamento possono anche sviluppare fistole e ascessi (bubboni). Tale infiammazione colpisce in prevalenza la parte sinistra dell’inguine. Per giungere alla diagnosi si effettua un prelievo dalla lesione e lo si sottopone a esame batteriologico. Il trattamento consiste nella somministrazione di antibiotici.

Ulcera sifilitica (ulcera dura o sifiloma) Dovuta al Treponema pallidum, si forma nella prima fase della sifilide, 10-20 giorni dopo il contatto infettante. Localizzata in prevalenza su pene, ano o vulva, talvolta compare anche nel retto, nel cavo orale, su un dito o su un capezzolo, dove è più difficile diagnosticarla. Si manifesta come un’erosione rosata, che si trasforma in un’ulcera vera e propria, dura e indolore al tatto, accompagnata dall’infiammazione dei linfonodi corrispondenti alla zona infetta, per poi scomparire nel giro di qualche settimana. A questo stadio, la penicillina è un trattamento molto efficace.