• Magazine
  • Calcola e scopri
  • Esperti
Starbene
  • Medicina A-Z
  • Salute
    • News
    • Problemi e soluzioni
  • Alimentazione
    • Diete
    • Dimagrire
    • La dieta di Starbene
    • Mangiare sano
    • Ricette della salute
  • Diete
  • Bellezza
    • Capelli
    • Corpo
    • Viso
  • Fitness
    • Esercizi
    • Palestra fai da te
    • Sport
  • Sessualità
    • Amore
    • Coppia
    • Sesso
  • Vivere meglio
    • Corpo e mente
    • Psicologia
    • Rimedi naturali di benessere
  • Oroscopo
  • Video
ABBONATI
  • Home
  • Medicina A-Z
  • Tossicodipendenza
  • Anfetamine allucinogene

Tossicodipendenza -Anfetamine allucinogene

Tossicodipendenza Cannabis Eroina Cocaina Anfetamine allucinogene

Principio attivo:derivato della feniletilamina. Presenti sul mercato e note nel gergo dei consumatori con diverse denominazioni (anfe, speed, ecstasy, ice, MDA, MMDA), le anfetamine sono sostanze di sintesi (al contrario delle precedenti, non vengono infatti estratte da piante, ma prodotte e trasformate in laboratorio) appartenenti al grosso capitolo delle sostanze delle “simpaticomimetiche”. Si tratta del gruppo di droghe più eterogeneo, in continua trasformazione ed evoluzione grazie anche alla semplicità della struttura molecolare, che ne rende facile la manipolazione anche all’interno di laboratori chimici improvvisati.

Inoltre, l’estrema eterogeneità e l’immissione sul mercato di sostanze di questo tipo, continuamente modificate nella struttura chimica, non permette di avere sempre precise informazioni tossicologiche. Si presentano per lo più sotto forma di pastiglie di varie forme e colori, che vengono perlopiù ingerite, ma possono anche essere sniffate, fumate e introdotte in vena (bucate). Sono sostanze stimolanti il sistema nervoso centrale per la loro capacità di potenziare la trasmissione di varie sostanze naturalmente presenti nel nostro organismo (i neuromediatori, indispensabili, tra l’altro, per il corretto svolgimento delle funzioni svolte dal nostro organismo a vari livelli tra cui il sistema nervoso), fra cui adrenalina, dopamina, serotonina, per periodi anche lunghi (24-36 ore).

Gli effetti ricercati Le anfetamine producono euforia e un lieve e piacevole stato allucinatorio, fanno sentire molto forti e decisi, inducono uno stato di benessere sia verso se stessi (effetto entactogeno) sia verso gli altri (effetto empatogeno), per cui diventa molto più facile colloquiare e si ha la sensazione che le parole abbiano uno smisurato poterre di aggregazione.

I movimenti diventano rapidi, non si avverte né la fame (le anfetamine erano molto usate in passato nelle diete dimagranti) né la stanchezza (sono state somministrate per la prima volta ai soldati della Seconda guerra mondiale) né il sonno (un tempo venivano perfino usate per studiare di più la notte prima degli esami).

Effetti collaterali non voluti e complicanze Eccitando il sistema nervoso simpatico a vari livelli, queste sostanze provocano i seguenti effetti: ipertensione arteriosa, aumento del ritmo cardiaco, dilatazione della pupilla (midriasi), agitazione e tremori.

Una volta interrotto l’uso, emerge una sensazione spiacevole, caratterizzata da stanchezza, depressione, irritabilità, sonnolenza, dalla quale il soggetto sente il forte desiderio di liberasi al più presto, assumendo altra droga a dosi sempre maggiori fino a giungere, nel giro di qualche settimana, a uno stato di confusione mentale in cui depressione e aggressività portano all’isolamento e possono spingere la persona a compiere atti dalle gravi conseguenze.

Dosi eccessive o ripetute a brevi intervalli possono provocare convulsioni, turbe psichiatriche frequentemente di tipo paranoico, grave aumento della pressione arteriosa con rischio di emorragie cerebrali.

La febbre elevata (fino a 41-42 °C) è un segno tipico dell’intossicazione ed è potenzialmente mortale se non trattata in modo adeguato e con l’assunzione di liquidi non alcolici.

Nell’uso cronico è descritta una distruzione graduale ma irreversibile di alcune categorie di neuroni, con gravi deficit psico-neurologici. [G.F.]

Cerca in Medicina A-Z

Chiedi a Starbene.it

( max 100 caratteri )

Dolore sotto costola sinistra

Le risposte dei nostri esperti

avatar Medicina Generale
Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

Tutte le domande Tutti gli esperti

Cerca tra le domande già inviate

Trova farmaco

Trova il farmaco che stai cercando all'interno dell'elenco completo dei farmaci italiani, aggiornato con schede e bugiardini.

Calcola
il tuo peso ideale

  • Informativa
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
  • Pubblicità
  • ATTENZIONE: Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico. Leggi il Disclaimer »

© 2020 Stile Italia Edizioni srl - Riproduzione riservata - P.Iva 11072110965