Terapia intensiva coronarica
Insieme delle cure necessarie per il monitoraggio e il trattamento dei pazienti a rischio o colpiti da infarto del miocardio in un’unità di terapia intensiva specializzata.
Le unità di terapia intensiva coronarica sono state create negli anni sessanta del Novecento. Si era notato che, nella fase iniziale dell’infarto del miocardio, compaiono spesso alterazioni del ritmo cardiaco con una forte incidenza sulla mortalità, anche in caso di infarto di portata limitata. Erano state inoltre scoperte soluzioni terapeutiche d’emergenza come la defibrillazione e la trasmissione elettrosistolica. Pertanto si decise di riunire in una struttura moderna varie équipe di personale medico e paramedico specializzate nella gestione dell’infarto del miocardio nella sua fase acuta. Oggi le tecnologie disponibili sono aumentate e si può agire direttamente sulle arterie coronarie per fibrinolisi, coronarografia e angioplastica, proteggere o sostenere la funzionalità cardiaca con farmaci o tecniche di assistenza circolatoria, prevenire e curare le complicanze o l’insorgenza di un infarto o di un’angina instabile. La terapia intensiva coronarica ha permesso di ridurre in modo significativo la mortalità conseguente all’infarto del miocardio e, spesso, di evitarne l’evoluzione e l’associazione con fattori aggravanti.
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