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Sclerosi multipla -Come si presenta la malattia

Sclerosi multipla Cause Le lesioni tipiche della malattia Come si presenta la malattia Diagnosi Risonanza magnetica T2: lesioni tipiche della SM

La sclerosi multipla si manifesta con una miriade di segni e sintomi che rappresentano la diversa espressione delle lesioni che si formano a livello del cervello, del midollo o del nervo ottico. In alcuni rari casi la malattia inizia senza dare alcun disturbo, per cui la si riscontra solo accidentalmente, in seguito all’esecuzione di una risonanza magnetica al cervello o al midollo effettuata per altre ragioni. In altri casi l’insorgenza è veloce, cioè il deficit raggiunge la gravità nell’arco di minuti o ore. La variabilità dei segni e dei sintomi, in termini di caratteristiche e di tempo di insorgenza è una delle peculiarità della sclerosi multipla. Nella maggior parte dei casi, al primo attacco fa seguito la scomparsa dei disturbi (remissione) e possono essere necessari mesi o anni dal­l’episodio iniziale prima della comparsa di nuovi sintomi o segni o della ricomparsa dei sintomi avvertiti dal paziente la prima volta.

Si parla di sclerosi multipla benigna in assenza di deficit neurologici a 15 anni dall’esordio della malattia; è invece una SM maligna quella il cui decorso è rapidamente progressivo con comparsa di una significativa disabilità o addirittura del decesso in un periodo di tempo relativamente breve. In un arco di tempo variabile, solitamente anni, la disabilità del paziente aumenta progressivamente con comparsa di varie combinazioni dei disturbi a carico della mobilità degli arti, della vista, del­l’equilibrio, del linguaggio e così via. Una volta raggiunto lo stadio avanzato, generalmente il deterioramento procede in modo più lento. Alcuni pazienti, invece, peggiorano rapidamente entro 3-4 anni e in rari casi il paziente può arrivare al decesso alcuni mesi dopo l’insorgenza (SM acuta). Può verificarsi anche una progressione lenta della malattia senza episodi di ricaduta, specialmente in età avanzata.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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