Osteodistrofia renale
Insieme delle anomalie della struttura ossea legate a un’insufficienza renale cronica. L’osteodistrofia renale è dovuta da una parte a un’eccessiva secrezione ormonale delle paratiroidi, a sua volta stimolata da una diminuzione dei livelli ematici di calcio (per malassorbimento intestinale) e da un aumento dei livelli ematici di fosforo (per difetto di eliminazione da parte dei reni), dall’altra a un deficit di vitamina D (imputabile a un’incapacità dei reni di trasformarla nella sua forma attiva). Si instaura lentamente e si aggrava man mano che la funzionalità renale diminuisce. Si manifesta con dolore e anomalie ossee a livello radiologico, che testimoniano il riassorbimento delle estremità delle ossa lunghe (clavicole, falangi). Nel bambino ha come conseguenza un significativo ritardo della crescita (nanismo renale).
Trattamento e prevenzione
Nei pazienti che soffrono di una malattia renale cronica, la prevenzione e il trattamento dell’osteodistrofia (apporto di calcio e derivati attivi della vitamina D, somministrazione di farmaci che abbassano i livelli di fosforo nel sangue), se messi in atto rapidamente, fanno regredire le lesioni ossee. Quando l’iperparatiroidismo è in uno stadio molto avanzato, solo un intervento chirurgico (consistente nell’asportazione dei sette ottavi del tessuto paratiroideo) permette di controllare l’osteodistrofia.
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