Meningite tubercolare
Meningite causata dal bacillo tubercolare: è detta infatti anche TBC cerebrale. Di solito compare come complicanza di una TBC primaria o miliare, ma si può sviluppare in pazienti con TBC a qualsiasi stadio della malattia ed è generalmente provocata dall’ernia di un tubercoloma corticale nello spazio subaracnoideo. L’esordio può essere acuto, ma più spesso la malattia si trasforma in subacuta o cronica; manifestazioni di malessere generale, febbre moderata e cefalea persistenti per giorni o settimane fanno presagire lo sviluppo dei più tipici sintomi della meningite. Questa forma di meningite è spesso complicata da una quantità variabile di manifestazioni di encefalomielopatia, da paralisi dei nervi cranici, da segni neurologici che risultano da un’ischemia cerebrale dovuta a endoarterite dei vasi basali, dall’idrocefalo comunicante oppure da altre manifestazioni che sono il risultato della formazione di aderenze nello spazio subaracnoideo, con conseguente localizzazione del processo infiammatorio. È stata descritta una forma spinale cronica che spesso dà origine a paresi degli arti inferiori. Il liquor cerebrospinale è sottoposto a un incremento della pressione ed è spesso limpido oppure solo debolmente torbido, ma generalmente si forma una sottile rete di fibrina dopo che il campione prelevato è stato conservato per tutta la notte. Il liquido, invariabilmente, contiene un elevato numero di elementi cellulari (polimorfonucleati negli stadi precoci della malattia, linfociti e altre cellule mononucleate negli stadi più avanzati) e la conta delle cellule solitamente oscilla tra i 50-1000 leucociti/mm3. La concentrazione proteica è elevata e il contenuto di zuccheri moderatamente diminuito. Si possono isolare dalla coltura bacilli tubercolari, oppure, più raramente, è possibile identificarli dall’esame al microscopio del liquor cerebrospinale.
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