Marmorizzazione
Aumento eccessivo della densità dell’osso, che assume un aspetto simile a quello del marmo. La marmorizzazione, o eburneizzazione, può essere localizzata o generalizzata (in questo secondo caso testimonia una malattia generale dello scheletro).
Marmorizzazioni localizzate Colpiscono in genere le vertebre.
Sono dovute alle metastasi osteocondensanti di certi tumori (in particolare cancro della prostata), a malattie ematologiche maligne (morbo di Hodgkin) oppure a malattie ossee (malattia di Paget).
Marmorizzazioni generalizzate Sono per lo più dovute all’osteopetrosi, una patologia genetica conosciuta anche come malattia delle ossa di marmo, e alla malattia di Albers-Schönberg, nella quale le ossa risultano molto fragili malgrado il loro aspetto denso alle radiografie. Più raramente sono causate da fluorosi (patologia legata a un’intossicazione cronica da fluoro di origine idrotellurica o industriale), che, se importante, può provocare una marmorizzazione scheletrica.
Diagnosi e trattamento
La marmorizzazione si presenta alle radiografie con un’eccessiva opacità delle ossa colpite, generalizzata a tutto lo scheletro in caso di osteopetrosi e di fluorosi; il trattamento dipende dalla causa.
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