Dichiarazione obbligatoria delle malattie infettive
Informazione che per legge è tenuto a fornire alle autorità sanitarie nazionali o internazionali (Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS) il medico che esamina un malato colpito da determinate malattie infettive contagiose, la cui lista è stata stilata per decreto.
La dichiarazione obbligatoria delle malattie infettive è un mezzo di sorveglianza riconosciuto dall’OMS e adottato in tutti i Paesi. Il suo scopo è duplice: allertare i servizi di salute pubblica affinché possano eventualmente stabilire le misure relative a cure e prevenzione (isolamento) e raccogliere dati il più possibile precisi circa il numero dei casi osservati per ciascuna di queste patologie. Colera, peste e febbre gialla sono le uniche tre malattie soggette a dichiarazione obbligatoria su scala internazionale. Rabbia, tifo esantematico e febbri virali emorragiche africane sono passibili di misure sanitarie internazionali. Influenza, malaria, poliomielite, tifo e febbre ricorrente trasmessa da pidocchi e zecche sono sottoposti a sorveglianza da parte dell’OMS; si raccomanda alle amministrazioni nazionali, senza carattere di obbligatorietà, di fare il punto dei casi dichiarati sul territorio di competenza e delle ondate epidemiche di queste malattie.
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