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Coroidite

Infiammazione della coroide (membrana dell’occhio situata tra la retina e la sclera).


Cause

La causa più frequente di coroidite è la toxoplasmosi, malattia trasmessa dalla madre durante la vita intrauterina.

La coroidite può anche essere provocata dalla malattia di Behçet, dalla toxocariosi, dalla pseudoistoplasmosi e dall’uveomeningite.


Sintomi e segni

Si manifesta essenzialmente con una diminuzione dell’acuità visiva, senza arrossamento né dolore oculare. Talvolta si tratta di una semplice velatura, che disturba soprattutto la visione da lontano, accompagnata dalla percezione di opacità che si spostano in relazione ai movimenti del globo oculare. Una diminuzione più importante dell’acuità visiva e un’alterazione della visione da vicino possono significare una lesione della macula (polo posteriore dell’occhio, sulla retina). In alcuni casi non si ha diminuzione dell’acuità visiva e il paziente segnala la percezione di una macchia più scura, che non segue i movimenti del globo oculare. Infine, quando è conseguenza di una toxoplasmosi congenita, la coroidite spesso non si manifesta alla nascita: un focolaio (zona infiammatoria limitata) corioretinico appare solo con la pubertà.


Diagnosi ed evoluzione

La diagnosi si basa sull’esame del fondo dell’occhio. Anche il dosaggio degli anticorpi anti-toxoplasma nell’umore acqueo, molto più abbondanti che nel siero, permette di identificare la coroidite dovuta a toxoplasmosi. Un focolaio coroideo è una macchia biancastra, dai bordi irregolari, circondata da un edema retinico. Nel corso dell’evoluzione il focolaio si appiattisce, l’edema si riassorbe e la lesione lascia il posto a una cicatrice atrofica e pigmentata. La gravità della malattia dipende dal danno subito dalla macula: se quest’ultima è coinvolta, la diminuzione dell’acuità visiva è immediata e irreversibile. L’esame del fondo dell’occhio può mettere in evidenza altre anomalie concomitanti: una ialite (infiammazione del corpo vitreo), un distacco della retina imputabile a edema retinico o una vasculite retinica.


Trattamento

È rivolto innanzitutto alla malattia responsabile della coroidite. Quindi, nel quadro di una toxoplasmosi, il trattamento deve essere preceduto dalla somministrazione di antiparassitari. In seguito, si possono utilizzare corticosteroidi antinfiammatori in forti dosi.

Vedi anche Uveite posteriore

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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