Anticorpi anti-nucleari
Autoanticorpi diretti sia contro uno o più elementi del nucleo di tutte le cellule dell’organismo che li producono, sia contro qualsiasi cellula non appartenente all’organismo stesso.
I primi anticorpi anti-nucleari furono scoperti nel 1948 dal medico statunitense Malcolm Hargraves, il quale descrisse la cellula che da allora porta il suo nome. La cellula di Hargraves è un polinucleato neutrofilo che fagocita il nucleo di un’altra cellula, dopo che questo è stato alterato da anticorpi anti-nucleari.
Gli anticorpi anti-nucleari compaiono nel corso di diverse malattie autoimmuni, in particolare il lupus eritematoso sistemico, più raramente nell’artrite reumatoide e nella sindrome di Sjögren. Più in generale, sono riscontrabili in corso di qualunque malattia nella quale il sistema immunitario sia attivo.
Impieghi diagnostici
Per individuare la presenza di anticorpi anti-nucleari si ricorre normalmente all’immunofluorescenza indiretta anche se sono disponibili altre tecniche. Gli elementi del nucleo contro i quali sono diretti risultano diversi a seconda della malattia.
Gli esami diagnostici comportano in primo luogo la ricerca della loro presenza, quindi, eventualmente, l’identificazione del bersaglio o dei bersagli nucleari, al fine di elaborare una diagnosi più precisa della malattia in corso.
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