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Gli esercizi per cancellare le maniglie dell’amore

Il trainer dei vip, Gunnar Peterson, propone un programma esclusivo per modellare i fianchi. La bella notizia? È un allenamento alla portata di tutti

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Difficile riuscire ad evitarle: le maniglie dell’amore sono un cruccio (quasi) per tutti perché, purtroppo, i fianchi sono uno dei punti critici dove il grasso si deposita. E altroché se si nota.

Come eliminarle allora, visto che il dimagrimento localizzato è praticamente una chimera? L’unico a mettersi in gioco e ad accettare l’impegnativa sfida è stato l’americano Gunnar Peterson: conosciuto come il personal trainer dei vip, ha creato un programma dedicato proprio alla ridefinizione del tono muscolare dei fianchi.

«La base per attaccare in modo deciso i rotolini è un internal training ad alta intensità, in cui si alternano fasi di massimo sforzo a momenti di recupero attivo, a basso impatto, tra una serie e l’altra», spiega nella versione 2019 di The workout, la sua bibbia dell’allenamento. Per intenderci: «In una sessione, da almeno 45’, 15’ devono essere dedicati agli addominali, abbinati a due fasi aerobiche, una iniziale e l’altra finale, ad almeno il 65% della frequenza cardiaca massima», spiega Peterson.


La sequenza vincente

Anche la scelta degli esercizi è importante per raggiungere l’obiettivo. Il trainer dei vip ne ha selezionati 5, che vedi qui sotto. Sono mirati a far lavorare intensamente i muscoli che modellano i fianchi: i due strati di addominali obliqui, superiori e inferiori, e, ancora più sotto, il trasverso che cinge il bacino come una fascia.

Mantenerli tonici non è solo una questione estetica: sono fondamentali per la postura e il benessere della schiena. Inoltre, fungono da contenimento per visceri e organi interni, preservano ed evitano il sovraccarico della zona lombare, sostengono il movimento.

Ecco le sue dritte: «Oltre alla costanza nel training, adatta il numero di ripetizioni al tuo stato di forma. Cerca di non mentire a te stessa: eseguine tante quante ne riesci a fare senza compensare, scaricando cioè lo sforzo su altre parti del corpo».

Altro suggerimento, preziosissimo: evita i piegamenti laterali con sovraccarico, cioè impugnando i manubri. «I pesi “gonfiano” il muscolo, in questo caso gli addominali obliqui esterni, e finiscono per mettere ancor più in evidenza i rotolini di grasso posizionati sui fianchi», precisa Peterson.

«Inoltre non fermarti tra una serie e l’altra ma recupera sfruttando le andature del walking e del running: corsa leggera calciata, balzelli laterali, skip portando in alto le ginocchia, camminata con rullata tacco punta o, se sei molto in forma, saltelli con la corda».


Il training studiato per te

Pronta? Ecco quindi il workout anti maniglie dell’amore, amato da attrici e modelle ma anche dagli atleti.

«Inizia con una camminata veloce, tanto intensa da essere leggermente in affanno. O una corsa leggera, se sei già allenata. Se sei in palestra, sfrutta un circuito alle macchine: stepper, tapis roulant o ellittica sono attrezzi perfetti», continua il nostro esperto. Dopo un quarto d’ora passa alla fase di tonificazione, ripetendo la sequenza per gli addominali, focalizzando lo sforzo su obliqui e trasverso.

«Quando, per esempio, esegui il side plank, (la panca laterale), fallo pensando che il fulcro del movimento sia proprio il fianco: cerca di sollevare bene l’anca, come se ti volessi allontanare da un pavimento infuocato. Così eviti di sovraccaricare la spalla», sottolinea Peterson.

«Mentre nel crunch in versione bicicletta, non pensare di arrivare con il gomito al ginocchio ma cerca di avvicinare l’anca alla parte terminale delle costole, sul lato opposto».

Concludi riproponendo la fase aerobica iniziale, riducendo gradualmente l’intensità, seguita da 5’ di stretching. «E, se possibile, allenati outdoor: il consumo calorico sale del 20%. Inoltre il workout risulterà rilassante a livello mentale e, di conseguenza meno faticoso fisicamente», conferma il trainer.


ECCO IL WORKOUT ANTI-ROTOLINI

1. Mountain climber

Dalla quadrupedia, allunga indietro una gamba e poi l’altra, puntando i piedi. Sei nella posizione del plank, con l’addome retratto, le braccia tese, le spalle abbassate, l’appoggio stabile su palmi e dita dei piedi. Richiama verso il petto il ginocchio destro, simulando il movimento di una scalata, quindi torna alla posizione di partenza ed esegui con l’altra gamba.

Ripeti 8-14 volte per 1 o 2 serie.

Il consiglio: per evitare di sbilanciarti, appoggia bene le dita dei piedi, ogni volta che riallunghi la gamba. Stabilizzati e poi esegui sull’altro lato.

2. Oblique roll down

Seduta in appoggio sugli ischi, le ossa che senti sotto i glutei, con le ginocchia piegate, i piedi a terra e le braccia allungate davanti a te, all’altezza delle spalle. Risucchia l’ombelico poi, espirando, allungati indietro, ruotando il busto a destra mentre apri anche il braccio destro. Inspira, torna alla posizione di partenza e ripeti dall’altra parte.

Esegui 6-12 volte per 1 o 2 serie.

Il consiglio: inclinati indietro quanto basta per non sollevare i piedi da terra. Se tendono ad alzarsi significa che stai sovraccaricando la schiena.

3. Side plank modified

Distenditi sul fianco sinistro, le ginocchia piegate a 90° e i piedi sovrapposti; il gomito sinistro è piegato e l’avambraccio è in appoggio a terra. Porta l’ombelico verso la colonna vertebrale ed espirando solleva il busto e il bacino. Testa, spalle e ginocchia sono allineate. La mano destra è appoggiata sul fianco. Rimani per 5-10”, poi inspirando torna a terra.

Ripeti il movimento 4-10 volte per lato, per 1 o 2 serie.

Il consiglio: non cedere con il fianco, altrimenti sovraccarichi la spalla.

4. Bycicle

Sdraiati con la schiena a terra, le mani alla nuca e i gomiti aperti. Le ginocchia sono piegate e sollevate “a tavolino”. Distendi la gamba destra, parallela al terreno ed espirando ruota il busto, dirigendo il gomito destro verso il ginocchio opposto (immagina di avvicinare l’anca alle costole). Inspirando torna al centro e richiama la gamba destra al petto, poi espirando ripeti la torsione dall’altra parte, distendendo la sinistra.

Esegui 4-12 vote per 1 o 2 serie.

Il consiglio: i gomiti vanno tenuti sempre aperti, per non sovraccaricare il tratto cervicale.

5. Side plank

Distesa sul fianco destro, gambe allungate, piedi sovrapposti e busto sollevato. La mano destra è a terra, in appoggio, con il braccio teso. Il sinistro è lungo il busto. Contrai l’addome e, sostenendoti con il palmo al suolo, solleva il bacino, espirando. Quindi porta il braccio sinistro in alto, in linea con la spalla. Inspira, poi espirando torna con il fianco a terra.

Ripeti 2-6 volte per lato, per 1 o 2 serie.

Il consiglio: la spalla che sostiene non deve salire verso l’orecchio, mantieni quindi le scapole in linea per evitare di sovraccaricare l’articolazione.

Il trainer dei vip

Madonna, Jennifer Lopez, Cameron Diaz, Kim Kardashian ma anche i tennisti Pete Sampras e Monica Seles. Chi li unisce
è Gunnar Peterson (gunnar peterson.com) 57 anni, il loro personal trainer, il più famoso del mondo.

Uno che non accetta la scusa “non ho tempo”. Tanto da alzarsi alle 3.45 per allenarsi e poi iniziare alle 4.30 con i suoi clienti.

Il suo nome è un brand: ha una catena di palestre negli Stati Uniti, tutte in location prestigiose, tra cui Hollywood, collabora con Adidas, Gatorade e altre aziende legate allo sport e ha pubblicato 18 dvd e una decina di libri dedicati al fitness. Lo si può contattare anche su Facebook.



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Articolo pubblicato sul n. 47 di Starbene in edicola dal 5 novembre 2019


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