YESCARTA EV 1 SACCA -Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza I dati di sicurezza descritti in questa sezione riflettono l’esposizione a YESCARTA nello studio ZUMA-1, uno studio di fase 1/2 in cui 108 pazienti con linfoma non Hodgkin (NHL) a cellule B recidivante/refrattario hanno ricevuto cellule T positive al recettore chimerico per l’antigene (CAR) sulla base di una dose raccomandata basata sul peso corporeo. La durata mediana del follow-up era di 27,4 mesi. Le reazioni avverse più significative e più frequenti sono state CRS (93%), encefalopatia (58%) e infezioni (39%).Il 56% dei pazienti ha riportato reazioni avverse gravi. Le reazioni avverse gravi più comuni includevano encefalopatia (22%), infezioni causate da agenti patogeni non specificati (16%), infezioni batteriche (6%), neutropenia febbrile (6%), infezioni virali (5%) e piressia (5%). Le reazioni avverse di Grado 3 o superiore più comuni includevano encefalopatia (31%), infezioni causate da agenti patogeni non specificati (19%), CRS (11%), infezioni batteriche (9%), afasia (7%), infezioni virali (6%), delirium (6%), ipotensione (6%) e ipertensione (6%). Tabella delle reazioni avverse Di seguito sono presentate le reazioni avverse riportate con YESCARTA. Tali reazioni sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e frequenza. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Tabella 3: Reazioni avverse al farmaco identificate con YESCARTA
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazioni avverse |
Infezioni ed infestazioni |
| Molto comune | Infezioni causate da agente patogeno non specificato, Infezioni virali, Infezioni batteriche |
Comune | Infezioni fungine |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
| Molto comune | Leucopenia, Neutropenia, Anemia, Trombocitopenia |
Comune | Coagulopatia |
Disturbi del sistema immunitario |
| Molto comune | Sindrome da rilascio di citochine, Ipogammaglobulinemia |
Comune | Ipersensibilità, Istiocitosi ematofagica |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
| Molto comune | Disidratazione, Appetito ridotto, Ipofosfatemia, Iponatremia, Calo ponderale |
Comune | Ipocalcemia, Ipoalbuminemia |
Disturbi psichiatrici |
| Molto comune | Delirium, Ansia |
Comune | Insonnia |
Patologie del sistema nervoso |
| Molto comune | Encefalopatia, Cefalea, Tremore, Capogiro, Afasia |
Comune | Atassia, Neuropatia, Crisi convulsiva, Discalculia, Mioclono |
Patologie cardiache |
| Molto comune | Tachicardia, Aritmia |
Comune | Arresto cardiaco, Insufficienza cardiaca |
Patologie vascolari |
| Molto comune | Ipotensione, Ipertensione |
Comune | Trombosi, Sindrome da perdita capillare |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
| Molto comune | Tosse, Dispnea, Ipossia, Versamento della pleura |
Comune | Edema polmonare |
Patologie gastrointestinali |
| Molto comune | Diarrea, Nausea, Vomito, Stipsi, Dolore addominale, Bocca secca |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
| Comune | Eruzione cutanea |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
| Molto comune | Disfunzione motoria, Dolore a un arto, Dolore dorsale, Artralgia, Dolore muscolare |
Patologie renali e urinarie |
| Comune | Insufficienza renale |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
| Molto comune | Stanchezza, Piressia, Edema, Brividi |
Esami diagnostici |
| Molto comune | Alanina aminotransferasi aumentata, Aspartato aminotransferasi aumentata |
Comune | Bilirubina aumentata |
Nella Tabella 3 sono inclusi solo gli eventi di citopenia che hanno causato (i) insorgenza o peggioramento di sequele cliniche, o (ii) che hanno richiesto terapia o (iii) modifica della terapia attuale.
Descrizione di alcune reazioni avverse Sindrome da rilascio di citochine La CRS si è verificata nel 93% dei pazienti. L’undici percento (11%) dei pazienti ha riportato CRS di Grado 3 o superiore (severa, potenzialmente letale e mortale). Il tempo mediano di insorgenza dei sintomi è stato di 2 giorni (intervallo: 1-12 giorni) e la durata mediana è stata di 7 giorni (intervallo: 2-29 giorni). Il 98% dei pazienti è guarito dalla CRS. I segni e sintomi più comuni associati alla CRS includevano piressia (83%), ipotensione (44%), tachicardia (24%), ipossia (23%), e brividi (20%). Le reazioni avverse gravi che possono essere associate alla CRS includevano lesione traumatica renale acuta, fibrillazione atriale, tachicardia ventricolare, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca, sindrome da perdita capillare, ipotensione, ipossia e HLH/MAS. Vedere paragrafo 4.4. per indicazioni sul monitoraggio e sul trattamento.
Reazioni avverse neurologiche Le reazioni avverse neurologiche si sono verificate nel 67% dei pazienti. Il trentadue percento (32%) dei pazienti ha riportato reazioni avverse di Grado 3 o superiore (severe o potenzialmente letali). Il tempo mediano di insorgenza dei sintomi è stato di 5 giorni (intervallo: 1-17 giorni). La durata mediana è stata di 13 giorni (intervallo: 1-191 giorni). La maggior parte dei pazienti è guarita dai sintomi associati alle reazioni avverse neurologiche, tranne 4 pazienti con reazioni avverse neurologiche in atto al momento del decesso. I decessi erano dovuti ad altre cause.. I segni e sintomi più comuni associati alle reazioni avverse neurologiche includevano encefalopatia (58%), cefalea (40%), tremore (31%), capogiro (21%), afasia (18%) e delirium (17%). Nei pazienti cui è stato somministrato YESCARTA sono state osservate reazioni avverse gravi, tra cui encefalopatia (22%), afasia (4%), delirium (4%) e crisi convulsive (1%). Vedere paragrafo 4.4. per indicazioni sul monitoraggio e sul trattamento.
Neutropenia febbrile e infezioni Dopo l’infusione di YESCARTA è stata osservata la comparsa di neutropenia febbrile nel 36% dei pazienti. Il 39% dei pazienti nello studio ZUMA-1 ha sviluppato infezioni. Le infezioni di Grado 3 o superiore (severe, potenzialmente letali o mortali) hanno interessato il 26% dei pazienti. Infezioni di Grado 3 o superiore da parte di agenti patogeni non specificati, batteri e virus sono state riportate rispettivamente nel 19%, 9% e 6% dei pazienti. Le infezioni più comuni sono state a carico del tratto respiratorio. Vedere paragrafo 4.4. per indicazioni sul monitoraggio e sul trattamento.
Citopenie prolungate L’80%, il 45% e il 40% dei pazienti hanno riportato rispettivamente neutropenia (inclusa neutropenia febbrile), anemia e trombocitopenia di Grado 3 o superiore. Il 26%, il 24% e il 10% dei pazienti hanno riportato rispettivamente neutropenia, trombocitopenia e anemia prolungate di Grado 3 o superiore (presenti ancora al giorno 30 o con insorgenza al giorno 30 o successivamente). Neutropenia, trombocitopenia e anemia di Grado 3 o superiore presenti successivamente al giorno 93 si sono verificate rispettivamente nell’11%, nel 7% e nel 3% dei pazienti. Vedere paragrafo 4.4. per indicazioni sul trattamento.
Ipogammaglobulinemia Nello studio ZUMA-1, l’ipogammaglobulinemia si è verificata nel 16% dei pazienti. Cumulativamente, 33 soggetti (31%) su 108 hanno ricevuto terapia con immunoglobuline per via endovenosa al momento dell’analisi a 24 mesi. Vedere paragrafo 4.4. per indicazioni sul trattamento.
Immunogenicità L’immunogenicità di YESCARTA è stata valutata utilizzando un saggio immuno-assorbente legato a un enzima (
enzyme-linked immunosorbent assay, ELISA) per la rilevazione degli anticorpi che legano FMC63, ossia l’anticorpo originario del CAR anti-CD19. Tre pazienti erano risultati positivi all’antiFMC63 prima di essere trattati con YESCARTA. L’impatto di questi anticorpi sull’efficacia o sulla sicurezza è stato irrilevante.
Popolazioni speciali Vi è un’esperienza limitata con YESCARTA in pazienti di età ≥ 75 anni. Generalmente, la sicurezza e l’efficacia sono risultate simili tra i pazienti di età ≥ 65 anni e i pazienti con < 65 anni trattati con YESCARTA. Gli esiti sono risultati coerenti tra i pazienti con valore di ECOG (Eastern Cooperative Oncology Group) di 0 e 1 e per lo stesso sesso.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione:
Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse