SUGUAN M40CPR RIV 400+2,5MG

SANOFI SpA

Principio attivo: METFORMINA CLORIDRATO GLIBENCLAMIDE

ATC: A10BD02 Descrizione tipo ricetta:
RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
Presenza Glutine: No glutine
Classe 1: A Forma farmaceutica:
COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI
Presenza Lattosio: No lattosio
SUGUAN M 40CPR RIV 400+2,5MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Diabete mellito non insulino dipendente (di tipo II, dell'età matura) specie nei casi di resistenza primaria o secondaria alle sulfaniluree.

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

Glibenclamide: Associazioni controindicate Bosentan Nei pazienti in terapia concomitante con bosentan e glibenclamide è stato osservato un aumento dell’incidenza di valori elevati degli enzimi epatici. Sia glibenclamide che bosentan inibiscono la pompa di trasporto dei sali biliari determinando accumulo intracellulare di sali biliari citotossici. Pertanto tale associazione non deve essere utilizzata (vedere paragrafo 4.3). Da tenere in considerazione I pazienti che assumono o sospendono l'assunzione di alcuni altri farmaci mentre sono in trattamento con SUGUAN M possono manifestare cambiamenti nel controllo della glicemia. Glibenclamide è metabolizzata principalmente dal CYP 2C9 e in misura minore dal CYP 3A4 e dal CYP 2C19. Da tenere in considerazione in caso di co-somministrazione di glibenclamide con induttori o inibitori del CYP 2C9. Il potenziamento dell’effetto di riduzione del glucosio ematico e, quindi in alcuni casi, l’ipoglicemia, si può verificare quando si assumono altri farmaci come: ACE-inibitori, steroidi anabolizzanti ed ormoni sessuali maschili, farmaci simpaticolitici quali beta-bloccanti e guanetidina, fibrati (es. bezafibrato, clofibrato), insulina, biguanidi ed altri antidiabetici orali, antibiotici chinolonici, cloramfenicolo, derivati cumarinici, disopiramide, fenfluramina, fenilbutazone, azapropazone, ossifenbutazone, feniramidolo, fluoxetina, fosfamidi (es. ciclofisfamide, ifosfamide, trofosfamide), inibitori delle monoaminossidasi, miconazolo, PAS (acido para-amminosalicilico), pentossifillina (ad alte dosi per via parenterale), probenecid, salicilati, sulfinpirazone, sulfamidici, claritromicina, tetracicline, e tritoqualina. L’attenuazione dell’effetto di riduzione dei livelli di glucosio ematico, quindi la possibilità che si osservino aumenti di glucosio nel sangue, si può verificare quando si assumono altri farmaci come: acetazolamide, barbiturici, corticosteroidi, diazossido, derivati dell'acido nicotinico (a dosi elevate), estrogeni e progestinici, derivati fenotiazinici, fenitoina, glucagone, diuretici, ormoni tiroidei, epinefrina (adrenalina) ed altri farmaci simpaticomimetici, lassativi (dopo uso prolungato), rifampicina. In casi rari è stato osservato indesiderato potenziamento o diminuzione dell'attività ipoglicemizzante della sulfanilurea in caso di concomitante trattamento con farmaci H2-antagonisti. In corso di trattamento con beta-bloccanti ed anche con clonidina, guanetidina o reserpina, la percezione dei sintomi premonitori di una crisi ipoglicemica può essere compromessa. L’assunzione acuta o cronica di alcool può comportare, in una maniera non prevedibile, un potenziamento o una diminuzione dell'attività ipoglicemizzante della glibenclamide. La quantità di bevande alcoliche che può essere assunta deve pertanto essere discussa con il medico curante. Glibenclamide può potenziare o ridurre l’effetto dei derivati cumarinici. Glibenclamide può aumentare le concentrazioni plasmatiche della ciclosporina e portare, potenzialmente, ad un aumento della tossicità. Si raccomanda pertanto il monitoraggio e l’aggiustamento posologico della ciclosporina quando entrambi i farmaci vengono somministrati in associazione. Colesevelam si lega a glibenclamide e riduce l’assorbimento di glibenclamide dal tratto gastro-intestinale. Non è stata osservata interazione quando glibenclamide è stata assunta almeno 4 ore prima di colesevelam. Pertanto glibenclamide deve essere somministrata almeno 4 ore prima di colesevelam. In pazienti trattati contemporaneamente con clonidina e reserpina sono stati osservati sia potenziamento che diminuzione dell'effetto ipoglicemizzante della sulfanilurea. L'impiego contemporaneo di altri farmaci può comportare un potenziamento indesiderato o una diminuzione dell'attività ipoglicemizzante della sulfanilurea. Non vanno pertanto assunti altri farmaci senza la prescrizione o l'approvazione del medico curante, il quale, se necessario, nello stabilirne la posologia, terrà conto di ogni eventuale interazione Metformina: Associazioni controindicate Alcol L’intossicazione acuta e cronica da alcol è associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica. Uso concomitante non raccomandato Agenti di contrasto iodati La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile, vedere paragrafi 4.2 e 4.4. Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso Medicinali con attività iperglicemica intrinseca (ad es. glucocorticoidi (via sistemica e locale) e simpaticomimetici). Può essere necessario un monitoraggio della glicemia più frequente. Medicinali che influenzano la funzionalità epaticaAlcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es. FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE-inibitori, gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell’ansa. Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale. Trasportatori cationici organici (OCT) La metformina è un substrato sia per il trasportatore OCT1 che per l’OCT2. La somministrazione concomitante di metformina con: • inibitori di OCT1 (come verapamil) può ridurre l’efficacia della metformina, • induttori d OCT1 (come rifampicina) può aumentare l’assorbimento gastrointestinale e l’efficacia della metformina, • inibitori di OCT2 (come cimetidina, dolutegravir, ranolazina, trimetoprim, vandetanib, isavuconazolo) può diminuire l’escrezione a livello renale della metformina e quindi portare ad un aumento della concentrazione plasmatica della metformina stessa, • inibitori sia di OCT1 che di OCT2 (come crizotinib, olaparib) può alterare l’efficacia e l’escrezione renale della metformina. Si raccomanda quindi cautela, specialmente in pazienti con danno renale, quando questi farmaci sono somministrati in concomitanza con metformina, poiché la concentrazione plasmatica di metformina può aumentare. Se necessario, si può considerare un aggiustamento della dose della metformina poiché gli inibitori/induttori di OCT possono alterarne la sua efficacia. Fenprocumone La metformina può diminuire l’effetto anticoagulante del fenprocumone. Pertanto, si raccomanda uno stretto monitoraggio dell’INR (International Normalised Ratio). Occorre inoltre considerare che la componente biguanidica, presente nel prodotto, può potenziare l'azione degli anticoagulanti. Levotiroxina La levotiroxina può ridurre l’effetto ipoglicemizzante della metformina. Si raccomanda il monitoraggio della glicemia, in modo particolare quando una terapia ormonale tiroidea viene iniziata o interrotta, e se necessario, il dosaggio della metformina deve essere modificato. Alcoolismo cronico ed abuso di lassativi possono peggiorare il controllo della malattia diabetica. È opportuno tenere presente la possibilità di reazioni disulfiram-simili dopo ingestione di bevande alcooliche.

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

Una compressa rivestita con film contiene: Principi attivi: Metformina cloridrato 400 mg, Glibenclamide 2,5 mg. Eccipiente con effetti noti: Sorbitolo (E420) 60 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Farmaci