Tabella 5 Reazioni avverse riportate durante gli studi clinici o a seguito dell’utilizzo post–marketing di ribavirina con interferone alfa–2b pegilato o interferone alfa–2b |
Classificazione per sistemi e organi | Reazioni avverse |
Infezioni ed infestazioni |
Molto comune: | Infezione virale, faringite |
Comune: | Infezione batterica (inclusa sepsi), infezione fungina, influenza, infezione del tratto respiratorio, bronchite, herpes simplex, sinusite, otite media, rinite, infezione del tratto urinario |
Non comune: | Infezione delle basse vie respiratorie |
Raro: | Polmonite* |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) |
Comune: | Neoplasia non specificata |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Molto comune: | Anemia, neutropenia |
Comune: | Anemia emolitica, leucopenia, trombocitopenia, linfoadenopatia, linfopenia |
Molto raro: | Anemia aplastica* |
Non nota: | Aplasia delle cellule della serie rossa, porpora trombocitopenica idiopatica e trombotica |
Disturbi del sistema immunitario |
Non comune: | Ipersensibilità al farmaco |
Raro: | Sarcoidosi*, artrite reumatoide (nuova o peggiorata) |
Non nota: | Sindrome di Vogt–Koyanagi–Harada, lupus eritematoso sistemico, vasculite, reazioni acute di ipersensibilità compresa orticaria, angioedema, broncocostrizione, anafilassi |
Patologie endocrine |
Comune: | Ipotiroidismo, ipertiroidismo |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Molto comune: | Anoressia |
Comune: | Iperglicemia, iperuricemia, ipocalcemia, disidratazione, aumento dell’appetito |
Non comune: | Diabete mellito, ipertrigliceridemia* |
Disturbi psichiatrici |
Molto comune: | Depressione, ansia, labilità emotiva, insonnia |
Comune: | Ideazione suicidaria, psicosi, comportamento aggressivo, confusione, agitazione, rabbia, umore alterato, disturbi del comportamento, nervosismo, disturbi del sonno, diminuzione della libido, apatia, sogni anormali, pianto |
Non comune: | Tentativi di suicidio, attacchi di panico, allucinazioni |
Raro: | Disturbi bipolari* |
Molto raro: | Suicidio* |
Non nota: | Ideazione omicida*, mania*, alterazione dello stato mentale |
Patologie del sistema nervoso |
Molto comune: | Cefalea, capogiri, secchezza delle fauci, diminuzione della concentrazione |
Comune: | Amnesia, diminuzione della memoria, sincope, emicrania, atassia, parestesia, disfonia, perdita del gusto, ipoestesia, iperestesia, ipertonia, sonnolenza, disturbi dell’attenzione, tremore, disgeusia |
Non comune: | Neuropatia, neuropatia periferica |
Raro: | Crisi epilettica (convulsione)* |
Molto raro: | Emorragia cerebrovascolare*, ischemia cerebrovascolare*, encefalopatia*, polineuropatia* |
Non nota: | Paralisi facciale, mononeuropatie |
Patologie dell’occhio |
Comune: | Disturbi visivi, visione offuscata, congiuntivite, irritazione agli occhi, dolore agli occhi, visione anormale, disturbi alle ghiandole lacrimali, occhio secco |
Raro: | Emorragie retiniche*, retinopatie (compreso edema maculare)*, occlusione arteriosa o venosa retinica*, nevrite ottica*, papilledema*, perdita dell’acuità visiva o del campo visivo*, essudati retinici* |
Patologie dell’orecchio e del labirinto |
Comune: | Vertigini, compromissione/perdita dell’udito, tinnito, dolore all’orecchio |
Patologie cardiache |
Comune: | Palpitazioni, tachicardia |
Non comune: | Infarto del miocardio |
Raro: | Cardiomiopatia*, aritmia* |
Molto raro: | Ischemia cardiaca* |
Non nota: | Effusione pericardica*, pericardite* |
Patologie vascolari |
Comune: | Ipotensione, ipertensione, vampate di calore |
Raro: | Vasculite |
Molto raro: | Ischemia periferica* |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Molto comune: | Dispnea, tosse |
Comune: | Epistassi, disturbi respiratori, congestione del tratto respiratorio, congestione dei seni, congestione nasale, rinorrea, aumento della secrezione delle alte vie, dolore faringolaringeo, tosse non produttiva |
Molto raro: | Infiltrati polmonari*, polmonite*, polmonite interstiziale* |
Patologie gastrointestinali |
Molto comune: | Diarrea, vomito, nausea, dolore addominale |
Comune: | Stomatite ulcerativa, stomatite, ulcerazioni della bocca, colite, dolore al quadrante superiore destro, dispepsia, reflusso gastroesofageo*, glossite, cheiliti, distensione addominale, gengive sanguinanti, gengivite, perdita di feci, disturbi dentali, costipazione, flatulenza |
Non comune: | Pancreatite, dolore del cavo orale |
Raro: | Colite ischemica |
Molto raro: | Colite ulcerativa* |
Non nota: | Disturbi periodontali, disturbi dentali, pigmentazione della lingua |
Patologie epatobiliari |
Comune: | Epatomegalia, ittero, iperbilirubinemia* |
Molto raro: | Epatotossicità (compresi eventi fatali)* |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Molto comune: | Alopecia, prurito, secchezza della pelle, rash |
Comune: | Psoriasi, peggiornamento della psoriasi, eczema, reazione di fotosensibilità, rash maculopapulare, rash eritematoso, sudorazione notturna, iperidrosi, dermatite, acne, foruncoli*, eritema, orticaria, disturbi della pelle, ematomi, aumento della sudorazione, alterazione della consistenza del capello, disturbi delle unghie* |
Raro: | Sarcoidosi cutanea |
Molto raro: | Sindrome di Stevens Johnson*, necrolisi epidermica tossica*, eritema multiforme* |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Molto comune: | Artralgia, mialgia, dolore muscoloscheletrico |
Comune: | Artrite, dolore alla schiena, spasmi muscolari, dolore alle estremità |
Non comune: | Dolore alle ossa, debolezza muscolare |
Raro: | Rabdomiolisi*, miosite* |
Patologie renali e urinarie |
Comune: | Minzione frequente, poliuria, anomalie urinarie |
Raro: | Danno renale, insufficienza renale* |
Molto raro: | Sindrome nefrotica* |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella |
Comune: | Donne: amenorrea, menorragia, disturbi mestruali, dismenorrea, dolore al seno, disturbi ovarici, disturbi vaginali. Uomini: impotenza, prostatite, disfunzione erettile. Disfunzione sessuale (non specificata)* |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Molto comune: | Affaticamento, rigidità, piressia, malattia simil–influenzale, astenia, irritabilità |
Comune: | Dolore toracico, fastidio al torace, edema periferico, malessere, sensazione di malessere, sete |
Non comune: | Edema facciale |
Esami diagnostici |
Molto comune: | Calo ponderale |
Comune: | Soffio cardiaco |
*Poiché la ribavirina è sempre stata prescritta con un interferone alfa e gli eventi avversi elencati riflettendo l’esperienza postcommercializzazione non permettono una precisa quantificazione della frequenza, la frequenza riportata sopra deriva dagli studi clinici con ribavirina in associazione a interferone alfa–2b (pegilato o non pegilato).
Una riduzione della concentrazione di emoglobina > 4 g/dL è stata osservata nel 30 % dei pazienti trattati con ribavirina e peginterferone alfa–2b e nel 37 % dei pazienti trattati con ribavirina e interferone alfa–2b. I livelli di emoglobina sono scesi sotto i 10 g/dL nel 14 % dei pazienti adulti e nel 7 % dei bambini e adolescenti trattati con ribavirina in associazione sia con il peginterferone alfa–2b che con l’interferone alfa–2b. La maggior parte dei casi di anemia, neutropenia e trombocitopenia sono stati di grado lieve (grado 1 o 2 della scala WHO). Si sono verificati alcuni casi di neutropenia di maggiore gravità in pazienti trattati con ribavirina in associazione con peginterferone alfa–2b (grado 3 della scala WHO: 39 su 186 [21 %]; e grado 4 della scala WHO: 13 su 186 [7 %]); nel 7 % di questo gruppo di trattamento è stata inoltre riportata leucopenia di grado 3 WHO. Un incremento dei valori di acido urico e bilirubina indiretta associato a emolisi, è stato osservato in alcuni pazienti trattati con ribavirina utilizzato in associazione con peginterferone alfa–2b o interferone alfa–2b in studi clinici, ma i valori sono ritornati ai livelli basali entro quattro settimane dalla fine della terapia. Dei pazienti con livelli di acido urico elevati, pochissimi, tra quelli trattati con l’associazione, hanno sviluppato gotta clinicamente manifesta ma nessuno tra questi ha richiesto modificazione del trattamento o esclusione dagli studi clinici.
Nei pazienti coinfettati con HCV/HIV trattati con ribavirina in combinazione con peginterferone alfa–2b, altri effetti indesiderati (non riportati nei pazienti mono–infettati) riportati negli studi con una frequenza > 5 % sono stati: candidiasi orale (14 %), lipodistrofia acquisita (13 %), diminuzione dei linfociti CD4 (8 %), diminuzione dell’appetito (8 %), aumento della gamma–glutamiltransferasi (9 %), dolore alla schiena (5 %), aumento di amilasi nel sangue (6 %), aumento dell’acidosi lattica nel sangue (5 %), epatite citolitica (6 %), aumento della lipasi (6 %) e dolore agli arti (6 %).
Tossicità mitocondriale e acidosi lattica sono state segnalate in pazienti HIV positivi che ricevevano un regime di NRTI e ribavirina associata per la co–infezione da HCV (vedere paragrafo 4.4).
Sebbene tossicità ematologiche come neutropenia, trombocitopenia e anemia si siano verificate più frequentemente nei pazienti coinfettati con HCV/HIV, la maggior parte di esse può essere risolta con una modifica della dose e raramente è stata necessaria una prematura interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). Anomalie ematologiche sono state riportate più frequentemente in pazienti in trattamento con ribavirina in combinazione con peginterferone alfa–2b rispetto ai pazienti in trattamento con ribavirina in combinazione con interferone alfa–2b. Nello Studio 1 (vedere paragrafo 5.1), una diminuzione dei livelli della conta assoluta dei neutrofili sotto 500 cell/mm³ è stata osservata nel 4 % (8/194) dei pazienti e una diminuzione delle piastrine sotto 50.000/mm³ è stata osservata nel 4 % (8/194) dei pazienti trattati con ribavirina in combinazione con peginterferone alfa–2b. Anemia (emoglobina < 9,4 g/dL) è stata riportata nel 12 % (23/194) dei pazienti trattati con ribavirina in combinazione con peginterferone alfa–2b. Diminuzione dei linfociti CD4: Il trattamento con ribavirina in combinazione con peginterferone alfa–2b è stato associato con una diminuzione della conta assoluta delle cellule CD4+ entro le prime 4 settimane senza una riduzione nella percentuale delle cellule CD4+. La diminuzione della conta delle cellule CD4+ era reversibile a seguito di riduzione della dose o interruzione della terapia. L’uso di ribavirina in combinazione con peginterferone alfa–2b non ha avuto un evidente impatto negativo sul controllo della viremia HIV durante la terapia o il follow–up. Limitati dati di sicurezza (N = 25) sono disponibili nei pazienti coinfettati con conta delle cellule CD4+ < 200/mcL (vedere paragrafo 4.4). Fare riferimento al corrispondente Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei medicinali antiretrovirali che devono essere somministrati in concomitanza alla terapia HCV per conoscere e trattare la tossicità specifica di ciascun farmaco e il potenziale sovrapporsi di tossicità con ribavirina in associazione con altri medicinali.
In uno studio clinico condotto in 107 bambini e adolescenti (dai 3 ai 17 anni di età) trattati con la terapia di associazione peginterferone alfa–2b e ribavirina, modifiche del dosaggio sono state necessarie nel 25 % dei pazienti più comunemente a causa di anemia, neutropenia e perdita di peso. In generale il profilo degli eventi avversi nei bambini e adolescenti era simile a quello osservato negli adulti anche se esiste una preoccupazione specifica per i bambini che riguarda l’inibizione della crescita. Durante la terapia di associazione fino a 48 settimane con interferone alfa–2b pegilato e ribavirina è stata osservata inibizione della crescita che in alcuni pazienti ha dato luogo ad una riduzione della statura (vedere paragrafo 4.4). La perdita di peso e l’inibizione della crescita sono risultate molto comuni durante il trattamento (alla fine del trattamento, il decremento medio rispetto al basale dei percentili di peso e altezza è stato di 15 percentili e 8 percentili rispettivamente), e la velocità di crescita è risultata inibita (< 3°percentile nel 70 % dei pazienti). Alla fine della settimana 24 di follow–up dopo il trattamento, il decremento medio rispetto al basale nei percentili di peso e altezza sono risultate ancora di 3 percentili e 7 percentili rispettivamente, e il 20 % dei bambini ha continuato ad avere inibizione della crescita (velocità di crescita < 3°percentile). Novantaquattro dei 107 bambini sono stati arruolati in uno studio di follow–up a lungo termine di 5 anni. Gli effetti sulla crescita sono stati minori in quei bambini trattati per 24 settimane rispetto a quelli trattati per 48 settimane. Dal pre–trattamento alla fine del follow–up a lungo termine tra i bambini trattati per 24 o 48 settimane, il decremento percentile in altezza per età è stato rispettivamente di 1,3 e 9,0 percentili. Il ventiquattro percento dei bambini (11/46) trattato per 24 settimane e il 40 % dei bambini (19/48) trattato per 48 settimane hanno avuto un decremento percentile in altezza per età > 15 dal pre–trattamento alla fine del follow–up a lungo termine di 5 anni rispetto ai percentili basali pre–trattamento. L’undici percento dei bambini (5/46) trattati per 24 settimane e il 13 % dei bambini (6/48) trattati per 48 settimane hanno mostrato un decremento in altezza per età > 30 percentili dal pre–trattamento basale alla fine del follow–up a lungo termine di 5 anni. Per quanto riguarda il peso, dal pre–trattamento alla fine del follow–up a lungo termine, e il peso per età i percentili erano diminuiti rispettivamente di 1,3 e 5,5 percentili tra i bambini trattati per 24 settimane o 48 settimane. Per quanto riguarda l’Indice di Massa Corporea (BMI), dal pre–trattamento alla fine del follow–up a lungo termine, e il BMI per età i percentili erano diminuiti rispettivamente di 1,8 e 7,5 percentili tra i bambini trattati per 24 settimane o 48 settimane. La diminuzione nel tasso medio di crescita lineare nel 1° anno del periodo di follow–up a lungo termine è stata più importante nei bambini in età prepuberale. La diminuzione di altezza, peso e BMI z–score osservata durante la fase di trattamento rispetto alla popolazione normale non è stata completamente recuperata alla fine del periodo di follow–up a lungo termine per i bambini trattati con 48 settimane di terapia (vedere paragrafo 4.4). Nella fase di trattamento di questo studio gli effetti indesiderati più frequenti in tutti i soggetti sono stati piressia (80 %), mal di testa (62 %), neutropenia (33 %), stanchezza (30 %), anoressia (29 %) e eritema al sito di iniezione (29 %). Solo 1 soggetto ha interrotto la terapia a seguito di un evento avverso (trombocitopenia). La maggioranza degli effetti indesiderati riportati nello studio erano lievi o moderati. Effetti indesiderati gravi sono stati riportati nel 7 % (8/107) di tutti i soggetti e includevano dolore al sito di iniezione (1 %), dolore alle estremità (1 %), mal di testa (1 %), neutropenia (1 %) e piressia (4 %). Importanti emergenti effetti indesiderati rilevati correlati al trattamento riportati in questa popolazione di pazienti sono stati nervosismo (8 %), aggressività (3 %), rabbia (2 %), umore depresso/depressione (4 %) e ipotiroidismo (3 %) e 5 soggetti sono stati trattati con levotiroxina per presenza di ipotiroidismo/TSH elevato.
In studi clinici condotti su 118 bambini e adolescenti di età compresa fra 3 e 16 anni, trattati con la terapia di associazione interferone alfa–2b e ribavirina, il 6 % ha interrotto la terapia a causa di effetti indesiderati. In generale, il profilo degli effetti indesiderati nella limitata popolazione di bambini e adolescenti studiata è stato simile a quello osservato negli adulti anche se esiste una specifica preoccupazione di natura pediatrica riguardo l’inibizione della crescita, in quanto un decremento in percentile di altezza (decremento medio percentile di velocità di crescita di 9 percentili) e percentili in peso (decremento percentile medio di 13 percentili) sono stati osservati durante il trattamento. Nei 5 anni di follow–up del periodo post–trattamento, i bambini hanno avuto una altezza media al 44° percentile, che è al di sotto della mediana di una popolazione normale e inferiore rispetto all’altezza media basale (48° percentile). Venti (21 %) dei 97 bambini hanno avuto una diminuzione di crescita lineare > 15, dei quali 10 su 20 bambini hanno avuto una diminuzione del percentile di crescita lineare > 30 dall’inizio del trattamento alla fine del follow–up a lungo termine (fino a 5 anni). La statura definitiva in età adulta era disponibile per 14 di quei bambini e mostrava che 12 continuavano ad avere deficit di statura > 15 percentili, da 10 a 12 anni dopo la fine del trattamento. Durante la terapia di associazione fino a 48 settimane con interferone alfa–2b e ribavirina è stata osservata un’inibizione della crescita che in alcuni pazienti ha dato luogo ad una riduzione della statura definitiva in età adulta. In particolare un decremento percentile medio di crescita lineare dal basale alla fine del follow–up a lungo termine è stato più importante nei bambini in età prepuberale (vedere paragrafo 4.4). Inoltre, ideazione suicidaria o tentativi di suicidio sono stati segnalati più frequentemente rispetto ai pazienti adulti (2,4 % verso 1 %) durante il trattamento e durante i 6 mesi di osservazione dopo il trattamento. Come nei pazienti adulti, nei bambini e negli adolescenti sono stati segnalati altri effetti indesiderati psichiatrici (ad esempio depressione, labilità emotiva e sonnolenza) (vedere paragrafo 4.4). Inoltre, alterazioni al sito di iniezione, piressia, anoressia, vomito e labilità emotiva sono stati segnalati più frequentemente in bambini e adolescenti rispetto ai pazienti adulti. Modifiche della dose sono state richieste nel 30 % dei pazienti, più comunemente per anemia e neutropenia.
sono basate sull’esperienza nei bambini e negli adolescenti derivante da due studi clinici multicentrici che hanno utilizzato ribavirina con interferone alfa–2b o peginterferone alfa–2b. All’interno della classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono elencate suddivise in base alla frequenza utilizzando le seguenti categorie: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10), e non comune (≥ 1/1000, < 1/100). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Tabella 6 Reazioni avverse molto comuni, comuni e non comuni osservati nei bambini e negli adolescenti durante gli studi clinici con ribavirina in associazione con interferone alfa–2b o peginterferone alfa–2b. |
Classificazione per sistemi e organi | Reazioni avverse |
Infezioni ed infestazioni |
Molto comune: | Infezione virale, faringite |
Comune: | Infezione fungina, infezione batterica, infezione polmonare, nasofaringite, faringite streptococcica, otite media, sinusite, ascesso dentale, influenza, herpes orale, herpes simplex, infezione del tratto urinario, vaginite, gastroenterite |
Non comune | Polmonite, ascaridiasi, enterobiasi, herpes zoster, cellulite |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) |
Comune: | Neoplasia non specificata |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Molto comune: | Anemia, neutropenia |
Comune: | Trombocitopenia, linfoadenopatia |
Patologie endocrine |
Molto comune: | Ipotiroidismo |
Comune: | Ipertiroidismo, virilismo |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Molto comune: | Anoressia, aumento dell’appetito, diminuzione dell’appetito |
Comune: | Ipertrigliceridemia, iperuricemia |
Disturbi psichiatrici |
Molto comune: | Depressione, insomnia, labilità emotiva |
Comume: | Ideazione suicidarie, aggressione, confusione, labilità affettiva, disturbi del comportamento, agitazione, sonnambulismo, ansia, alterazioni dell’umore, irrequietezza, nervosismo, disturbi del sonno, sogni anormali, apatia |
Non comune | Anomalie del comportamento, umore depresso, disturbi emotivi, paura, incubo |
Patologie del sistema nervoso |
Molto comune: | Cefalea, vertigini |
Comune: | Ipercinesia, tremore, disfonia, parestesia, ipoestesia, iperestesia, diminuzione della concentrazione, sonnolenza, disturbo dell’attenzione, scarsa qualità del sonno. |
Non comune | Nevralgia, letargia, iperattività psicomotoria |
Patologie dell’occhio |
Comune: | Congiuntivite, dolore agli occhi, visione anormale, disturbi alle ghiandole lacrimali |
Non comune | Emorragia congiuntivale, prurito oculare, cheratite, visione offuscata, fotofobia |
Patologie dell’orecchio e del labirinto |
Comune: | Vertigini |
Patologie cardiache |
Comune: | Tachicardia, palpitazioni |
Patologie vascolari |
Comune: | Pallore, vampate di calore |
Non comune | Ipotensione |
Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche |
Comune: | Dispnea, tachipnea, epistassi, tosse, congestione e irritazione nasale, rinorrea, starnuti, dolore faringolaringeo |
Non comune | Sibilo, disturbi nasali |
Patologie gastrointestinali |
Molto comune: | Dolore addominale, dolore addominale superiore, vomito, diarrea, nausea |
Comune: | Ulcerazioni della bocca, stomatite ulcerativa, stomatite, stomatite afosa, dispepsia, cheilosi, glossite, reflusso gastroesofageo, disturbi rettali, disturbi gastrointestinali, costipazione, perdita di feci, odontalgia, disturbi dentali, fastidio allo stomaco, dolore orale |
Non comune | Gengivite |
Patologie epatobiliari |
Comune: | Funzionalità epatica anormale |
Non comune | Epatomegalia |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Molto comune: | Alopecia, rash |
Comune: | Prurito, reazioni di fotosensibilità, rash maculopapulare, eczema, iperidrosi, acne, disturbi della pelle, disordini delle unghie, scolorimento della cute, secchezza cutanea, eritema, ematomi |
Non comune | Disturbo della pigmentazione, dermatite atopica, esfoliazione della pelle |
Patologie del tessuto muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Molto comune: | Artralgia, mialgia, dolore muscoloscheletrico |
Comune: | Dolore alle estremità, dolore alla schiena, contrattura muscolare |
Patologie renali e urinarie |
Comune: | Enuresi, disturbi della minzione, incontinenza urinaria, proteinuria |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella |
Comune: | Donne: amenorrea, menorragia, disturbi mestruali, disturbi vaginali. |
Uomini: dolore ai testicoli |
Non comune | Donne: dismenorrea |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Molto comune: | Affaticamento, rigidità, piressia, malattia simil–influenzale, astenia, malessere irritabilità |
Comune: | Dolore toracico, edema, dolore, sensazione di freddo |
Non comune | Fastidio al torace, dolore facciale |
Esami diagnostici |
Molto comune: | Decremento del tasso di crescita (altezza e/o calo ponderale in rapporto all’età) |
Comune: | Aumento nel sangue dell’ormone stimolante la tiroide, aumentata tiroglobulina |
Non comune: | Anticorpo anti–tiroide positivo |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura |
Comune: | Lacerazione della cute |
Non comune | Contusione |
Molte delle variazioni nei valori di laboratorio osservati negli studi clinici con ribavirina/peginterferone alfa–2b sono stati lievi o moderate. Diminuzioni nei valori di emoglobina, globuli bianchi, piastrine, neutrofili e aumenti nei valori di bilirubina possono richiedere riduzioni della dose o interruzione permanente della terapia (vedere paragrafo 4.2). Mentre i cambiamenti nei valori di laboratori sono stati osservati in alcuni pazienti trattati con ribavirina in associazione con peginterferone alfa–2b nello studio clinico, entro poche settimane dal termine della terapia i valori ritornavano ai livelli basali.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili