PRILACE 14CPR 5MG+6MG -Effetti indesiderati

PRILACE 14CPR 5MG+6MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Poiché Prilace è un antipertensivo molti degli effetti indesiderati sono secondari alla sua azione di riduzione della pressione che risulta in controregolazione adrenergica o ipoperfusione degli organi. Molti altri effetti (per es. effetto sul bilancio elettrolitico, alcune reazioni anafilattoidi o reazioni infiammatorie delle mucose) sono dovuti all’ACE–inibizione o ad altri effetti farmacologici di ramipril o piretanide. I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante terapia con Prilace, i suoi componenti ramipril e piretanide, altri ACE–inibitori o diuretici comparabili e possono perciò verificarsi. La frequenza delle reazioni avverse descritte di seguito è definita attraverso la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Effetti indesiderati dovuti a ramipril:

Classificazione per Sistemi e Organi Comune Non comune Raro Molto raro Non nota
Patologie cardiache   Ischemia miocardica compresa angina pectoris o infarto miocardico, tachicardia, aritmia, palpitazioni, edema periferico      
Patologie del sistema emolinfopoietico   Eosinofilia Diminuzione del numero dei globuli bianchi (compresa neutropenia e agranulocitosi), diminuzione del numero dei globuli rossi, diminuzione della concentrazione di emoglobina, diminuzione del numero delle piastrine. Le reazioni a livello ematico agli ACE–inibitori sono più probabili nei pazienti con compromissione della funzionalità renale, o con concomitanti disturbi del collagene (per es. lupus eritematoso o sclerodermia) o in quelli trattati con altri farmaci che possono causare alterazioni del quadro ematologico   Depressione del midollo osseo, pan citopenia, anemia emolitica.
Patologie del sistema nervoso Cefalea, capogiri (senso di testa leggera) Vertigine, parestesia, ageusia (perdita del gusto), disgeusia (disturbi del gusto, per esempio sapore metallico) Tremori, disordini dell’equilibrio (senso di instabilità)   Ischemia cerebrale, compresi ictus ischemico e attacco ischemico transitorio, alterazioni delle capacità motorie (stordimento o obnubilamento nelle reazioni), sensazione di bruciore, parosmia (disturbi olfattivi).
Patologie dell’occhio   Disturbi della vista inclusa visione offuscata Congiuntivite    
Patologie dell’orecchio e del labirinto     Disturbi uditivi, acufeni    
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse secca non produttiva (la tosse di solito peggiora di notte e in posizione supina (per es. mentre si è sdraiati) e si verifica più frequentemente nelle donne e nei non fumatori), bronchite, sinusite, dispnea. Broncospasmo incluso peggioramento dell’asma, congestione nasale.     Rinite
Patologie gastrointestinali Infiammazione gastrointestinale (reazioni infiammatorie del tratto gastrointestinale), disturbi della digestione, disturbi addominali, dispepsia, diarrea, nausea, vomito. Pancreatite fatale (con gli ACE inibitori sono stati riportati molto eccezionalmente casi ad esito fatale), aumento dei livelli degli enzimi pancreatici, angioedema del piccolo intestino, dolore gastrico nella parte superiore inclusa gastrite, stipsi, secchezza delle fauci Glossiti   Stomatite aftosa (reazione infiammatoria del cavo orale)
Patologie renali e urinarie   Compromissione della funzionalità renale inclusa insufficienza renale acuta, aumento della minzione, peggioramento di una proteinuria pre–esistente (anche se gli ACE–inibitori solitamente riducono la proteinuria), aumento dei livelli sierici di urea, aumento dei livelli sierici di creatinina.      
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash in particolare maculo–papulare Angioedema ad esito fatale (può mettere in pericolo la vita del paziente, raramente un decorso severo può causare ostruzione fatale; l’incidenza di angioedema in seguito ad ACE–inibitori pare essere più elevata nelle persone di colore, ad es. Afro–Caraibiche); prurito, iperidrosi (sudorazione) Dermatite esfoliativa, orticaria, onicolisi. Reazioni di fotosensibilizzazione Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens–Johnson, eritema multiforme, pemfigo, esacerbazione di psoriasi, dermatite psoriasiforme, esantema o enantema pemfigoide o lichenoide, alopecia.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Spasmi muscolari (crampi muscolari), mialgia Artralgia      
Patologie endocrine         Sindrome da secrezione inappropriata di ormone antidiuretico (SIADH)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento del potassio sierico Anoressia, diminuzione dell’appetito (inappetenza)     Diminuzione del sodio sierico (particolarmente in caso di ridotto apporto dietetico di sale)
Patologie vascolari Ipotensione, diminuzione della pressione ortostatica (alterazioni nella regolazione ortostatica), sincope Vampate di calore Stenosi vascolare, ipoperfusione (esacerbazione di disturbi perfusionali dovuti a stenosi vascolare o parestesie), vasculite   Fenomeno di Raynaud
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dolore toracico, affaticamento Piressia (febbre) Astenia (debolezza)    
Disturbi del sistema immunitario         Reazioni anafilattiche o anafilattoidi (la probabilità di reazioni anafilattiche ed anafilattoidi gravi al veleno di insetti aumenta durante la terapia con ACE–inibitori. Si presuppone che questo effetto possa verificarsi anche con altri allergeni), aumento del titolo degli anticorpi antinucleo
Patologie epatobiliari   Aumento dei livelli sierici degli enzimi epatici e/o della bilirubina coniugata Ittero colestatico, danno epatocellulare   Insufficienza epatica acuta, epatite colestatica o citolitica (molto eccezionalmente è stato riportato esito fatale)
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   Impotenza erettile transitoria, riduzione della libido     Ginecomastia
Disturbi psichiatrici   Umore depresso, sensazione d’ansia, nervosismo, agitazione, disturbi del sonno inclusa sonnolenza Stato confusionale   Disturbi dell’attenzione
Effetti indesiderati dovuti a piretanide:
Classificazione per Sistemi e Organi Effetto indesiderato
Patologie del sistema emolinfopoietico Emoconcentrazione
Patologie renali e urinarie Insorgenza o intensificazione dei disturbi nei pazienti che soffrono di un diminuito deflusso urinario (Questi disturbi sono riscontrabili in pazienti con problemi di svuotamento della vescica, ipertrofia prostatica, restringimento del canale uretrale dovuto al riempimento eccessivo della vescica; in casi estremi questo effetto può causare una ritenzione urinaria acuta con eccessiva dilatazione della vescica), sviluppo di deplezione di fluidi (in modo particolare nei pazienti anziani e specialmente quando la perdita di liquidi non è adeguatamente compensata dall’assunzione degli stessi).
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Debolezza muscolare, tetania
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento dei livelli sierici di colesterolo e dei trigliceridi; sviluppo o peggioramento dell’alcalosi metabolica; aumento dell’escrezione di calcio e magnesio, diminuzione della concentrazione sierica di potassio, aumento dei livelli plasmatici di acido urico (ciò può portare ad attacchi di gotta, particolarmente nei pazienti già con elevati livelli di acido urico), riduzione della tolleranza al glucosio (nei pazienti con diabete mellito ciò può causare un peggioramento del controllo metabolico. Un diabete mellito latente può diventare manifesto per la prima volta), aumento della sete.
Patologie vascolari Trombosi
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Farmaci

CSO PHARMITALIA SpA

AVEDAR14CPR 5MG+25MG

PRINCIPIO ATTIVO: RAMIPRIL-IDROCLOROTIAZIDE

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EPIFARMA Srl

HERZAPLUS14CPR 5MG+25MG

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IDROQUARK14CPR 2,5+12,5MG

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