ATC: C10AA03 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine: ![]() |
Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE |
Presenza Lattosio: ![]() |
Ipercolesterolemia Trattamento dell’ipercolesterolemia primaria della dislipidemia mista in aggiunta a trattamento dietetico idoneo, nei casi in cui la risposta alla dieta e ad altre misure non farmacologiche (ad es. attività fisica, riduzione del peso) sia inadeguata. Prevenzione primaria Riduzione della mortalità e della morbilità cardiovascolare nei pazienti con ipercolesterolemia di grado grave o moderato e ad alto rischio di un primo evento cardiovascolare, in aggiunta ad una dieta adeguata (vedere paragrafo 5.1.). Prevenzione secondaria Riduzione della mortalità e della morbilità cardiovascolare nei pazienti con un’anamnesi di infarto del miocardio (MI) o di angina pectoris instabile e con livelli normali o aumentati di colesterolo, in aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio (vedere paragrafo 5.1). Post-trapianto Riduzione “dell’iperlipidemia post-trapianto” nei pazienti sottoposti a terapia immunosoppressiva in seguito a trapianto d’organo (vedere paragrafi 4.2, 4.5 e 5.1).
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Fibrati L’utilizzo di fibrati in monoterapia è, occasionalmente, associato a miopatia. È stato rilevato un incremento del rischio di eventi avversi muscolari, inclusa la rabdomiolisi, quando i fibrati sono stati somministrati in concomitanza con altre statine. L’insorgenza di tali eventi avversi con la pravastatina non può essere esclusa; pertanto, l’uso combinato di pravastatina e fibrati (es. gemfibrozil, fenofibrato) deve essere, generalmente, evitato (vedere paragrafo 4.4.). Nei pazienti per i quali tale associazione si rendesse necessaria, si dovrà effettuare un attento monitoraggio clinico e dei livelli di CK. Colestiramina/colestipolo L’assunzione contemporanea riduce, di circa il 40 - 50%, la biodisponibilità della pravastatina. Non è stata riscontrata alcuna riduzione, clinicamente significativa, della biodisponibilità o dell’efficacia terapeutica nei casi in cui la pravastatina sia stata assunta un’ora prima o quattro ore dopo la somministrazione di colestiramina, o un’ora prima dell’assunzione di colestipolo (vedere paragrafo 4.2). Acido fusidico Il rischio di miopatia compresa rabdomiolisi può essere aumentato dall’assunzione contemporanea di acido fusidico per via sistemica e statine. Il meccanismo di questa interazione (sia esso di tipo farmacodinamico o di tipo farmacocinetico od entrambi) non è ancora noto. Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi (compresi alcuni con esito fatale) in pazienti che ricevevano questa combinazione. Se il trattamento con acido fusidico è necessario, il trattamento con pravastatina deve essere interrotto per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Vedere anche paragrafo 4.4. Ciclosporina La somministrazione contemporanea di pravastatina e ciclosporina porta ad un incremento, di circa quattro volte superiore dell’esposizione sistemica della pravastatina. In alcuni pazienti, tuttavia, l’incremento dell’esposizione sistemica di pravastatina può essere superiore. Si raccomanda il monitoraggio clinico e biochimico dei pazienti sottoposti a questo tipo di terapia (vedere paragrafo 4.2). Antagonisti della vitamina K Come con altri inibitori della HMG-CoA riduttasi, l’inizio del trattamento o l’ aumento del dosaggio della pravastatina in pazienti che vengano trattati contemporaneamente con antagonisti della vitamina K (ad es. warfarin o altri coagulanti cumarinici), può risultare in un aumento dell’International Normalised ratio (INR). L’interruzione o la diminuzione del dosaggio della pravastatina può corrispondere ad un abbassamento dell’INR. In tali situazioni è necessario un appropriato monitoraggio dell’INR. Prodotti metabolizzati dal citocromo P450 La pravastatina non viene metabolizzata, in maniera clinicamente significativa, dal citocromo P450. Questo perchè, i prodotti che sono metabolizzati dal citocromo P450, o che sono inibitori dello stesso, possono essere somministrati in aggiunta ad un regime stabile che preveda l’uso di pravastatina senza che ciò determini un cambiamento significativo nei livelli plasmatici di pravastatina, come si è visto anche con altre statine. L’assenza di una significativa interazione farmacocinetica con la pravastatina è stata chiaramente dimostrata per diversi prodotti, in particolare per quelli che sono substrati/inibitori della CYP3A4 quali ad es. diltiazem, verapamil, itraconazolo, ketoconazolo, inibitori delle proteasi, succo di pompelmo ed inibitori della CYP2C9 (ad es. fluconazolo). Macrolidi I macrolidi possono potenzialmente aumentare l’esposizione alla statina se usati in combinazione. La pravastatina deve essere usata con cautela in combinazione con gli antibiotici macrolidi (es. eritromicina, claritromicina, roxitromicina) a causa del potenziale aumento del rischio di miopatie. In uno di due studi di interazione con pravastatina ed eritromicina, è stato osservato un incremento, statisticamente significativo, della AUC (70%) e della Cmax (121%) della pravastatina. In uno studio similare con claritromicina, è stato osservato un aumento significativo della AUC (110%) e della Cmax (127%). Sebbene questi cambiamenti siano di minore importanza, la pravastatina, in associazione con eritromicina o claritromicina, deve essere somministrata con cautela. Warfarin ed altri anticoagulanti orali I parametri di biodisponibilità di pravastatina allo steady state non sono risultati alterati a seguito di somministrazione di warfarin. La somministrazione a lungo termine dei due prodotti non ha causato alcun cambiamento nell'azione anticoagulante di warfarin. Colchicina Si raccomanda cautela durante l'uso: in considerazione dell’aumento del rischio di miopatia/rabdomiolisi si raccomanda il monitoraggio clinico e di laboratorio, in particolare quando si inizia una terapia concomitante con pravastatina e colchicina. Acido nicotinico: il rischio di tossicità muscolare aumenta con la somministrazione concomitante di statine e acido nicotinico. In uno studio clinico, pazienti cinesi hanno mostrato una maggiore incidenza di miopatia e rabdomiolisi rispetto ai pazienti caucasici in seguito all'uso concomitante di acido nicotinico e laropiprant con simvastatina. Rifampicina In uno studio di interazione con pravastatina e rifampicina, è stato osservato un aumento di circa 3 volte nell’AUC e Cmax della pravastatina. Pertanto, è richiesta un’adeguata cautela nel trattamento concomitante di pravastatina e rifampicina. Non si prevede interazione se la somministrazione viene effettuata separatamente a distanza di almeno due ore. Lenalidomide Se le statine sono somministrate in combinazione con lenalidomide c’è un aumento del rischio di rabdomiolisi. Di conseguenza, è necessario un maggiore monitoraggio clinico e di laboratorio, in particolare durante le prime settimane di trattamento. Altri prodotti Negli studi di interazione, non sono state osservate differenze statisticamente significative nella biodisponibilità quando la pravastatina veniva somministrata con acido acetilsalicilico, farmaci antiacidi (un’ora prima dell’assunzione della pravastatina), acido nicotinico o probucolo.Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Pravastatina Aristo 10 mg compresse Ogni compressa contiene 10 mg di pravastatina sodica Eccipiente con effetti noti Ogni compressa contiene 0,0666 mmol (1,532 mg) di sodio. Pravastatina Aristo 20 mg compresse Ogni compressa contiene 20 mg di pravastatina sodica Eccipiente con effetti noti Ogni compressa contiene 0,1332 mmol (3,064 mg) di sodio. Pravastatina Aristo 40 mg compresse Ogni compressa contiene 40 mg di pravastatina sodica Eccipiente con effetti noti Ogni compressa contiene 0,2664 mmol (6,128 mg) di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.