ONKOTRONE EV 1FL 20MG 10ML -Avvertenze e precauzioni

ONKOTRONE EV 1FL 20MG 10ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Onkotrone è un farmaco citotossico e deve essere usato da personale sanitario esperto nell’uso di agenti antineoplastici e che disponga delle attrezzature idonee ad un regolare monitoraggio dei parametri clinici, ematologici e biochimici sia durante che dopo il trattamento. L’ Onkotrone non deve essere maneggiato da personale in stato di gravidanza. La terapia con mitoxantrone cloridrato deve essere accompagnata da un accurato e frequente monitoraggio dei parametri di laboratorio ematologici e chimici, così come da un’osservazione frequente del paziente. Una conta seriale completa del sangue e test di funzionalità epatica sono necessari per un appropriato aggiustamento della dose. Bisogna effettuare test della funzionalità epatica prima di ciascun corso di terapia. In base ai risultati di tali esami può rendersi necessario modificare i dosaggi (vedi posologia). Si raccomanda la valutazione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) - mediante ecocardiogramma o MUGA - prima della somministrazione della dose di Onkotrone. Sono raccomandate successive valutazioni di LVEF se si sviluppano segni o sintomi di insufficienza cardiaca congestizia e prima che siano state somministrate tutte le dosi a pazienti che hanno ricevuto una dose cumulativa superiore a 100 mg/m². Onkotrone non è indicato per iniezione intra-arteriosa. A seguito di iniezione intra-arteriosa sono stati riportati casi di neuropatia loco/regionale, anche irreversibile. Onkotrone non è indicato per iniezione intratecale. A seguito di iniezione intratecale sono stati riportati casi di neuropatia, e di neurotossicità, sia centrale che periferica. Questi episodi hanno compreso convulsioni che portavano al coma, gravi postumi neurologici e paralisi con disfunzioni intestinali e della vescica. Particolari precauzioni devono essere adottate per evitare il contatto di Onkotrone con la pelle, le mucose e gli occhi. Durante la preparazione è consigliabile l’uso di occhiali protettivi, guanti ed abiti di protezione. Maneggiare con cura per evitare l’eventuale formazione di aerosol. La pelle, nel caso di contatto accidentale, deve essere abbondantemente risciacquata con acqua calda, e se sono interessati gli occhi, devono essere adottate le abituali metodiche di lavaggio. In seguito, se necessario, dovrebbero essere effettuati dei controlli oftalmici. Il flacone non contiene conservanti, pertanto deve essere utilizzato entro 24 ore dalla diluizione. Conservare la soluzione a temperatura ambiente in contenitori di vetro o PVC. È consigliato non miscelare Onkotrone in liquidi d’infusione contenenti altri principi attivi. Nel caso di contaminazione di strumenti o superfici, neutralizzare con una soluzione acquosa di ipoclorito di calcio (5,5 parti di ipoclorito di calcio in 13 parti in peso di acqua per ciascuna parte in peso di Onkotrone). Pulire la restante soluzione con garze o canovacci e adottare gli opportuni accorgimenti per lo scarto di questo materiale. Nell’usare l’ipoclorito di calcio è opportuno indossare occhiali e guanti protettivi. Onkotrone può impartire alle urine una colorazione blu-verdastra nelle prime 24 ore dopo la somministrazione; i pazienti dovrebbero essere avvertiti di questa eventualità. Possono anche verificarsi colorazioni bluastre della sclera. È stata riportata leucemia mielogenica secondaria (AML) in pazienti malati di cancro, trattati con antracicline. Il mitoxantrone cloridrato è un antracenedione, un farmaco correlato. Il verificarsi di leucemia secondaria refrattaria è più comune quando le antracicline sono somministrate in combinazione con agenti antineoplastici che danneggiano il DNA, quando i pazienti sono stati ampiamente pretrattati con farmaci citotossici o quando le dosi di antracicline sono state aumentate. Il rischio cumulativo di sviluppare una AML correlata al trattamento, in 1774 pazienti con carcinoma della mammella che hanno ricevuto il mitoxantrone cloridrato contemporaneamente ad altri agenti citotossici e alla radioterapia, è stato stimato essere pari a 1,1% e 1,6% a 5 e 10 anni, rispettivamente. Onkotrone va usato con cautela nei pazienti con mielodepressione (vedi “Posologia e modo di sommistrazione”) o in scadenti condizioni generali. Quando il mitoxantrone cloridrato viene utilizzato ad alti dosaggi (> 14 mg/m²/die per 3 giorni) come è indicato per il trattamento della leucemia si verificherà una grave mielodepressione. Il mitoxantrone cloridrato somministrato a qualsiasi dose può provocare mielodepressione. Servizi di laboratorio e di supporto devono essere disponibili per il monitoraggio ematologico e clinico e terapie aggiuntive, compresi gli antibiotici. Sangue e prodotti ematologici devono essere disponibili per supportare il paziente durante il periodo atteso di ipoplasia midollare e di grave mielosoppressione. Particolare attenzione deve essere prestata per assicurare un pieno recupero ematologico prima di intraprendere la terapia di consolidamento (se viene usato questo trattamento) ed i pazienti devono essere strettamente monitorati durante questa fase. Tranne che per il trattamento della leucemia acuta non linfocitica, la terapia con mitoxantrone cloridrato generalmente non deve essere data a pazienti che abbiano conteggi di base dei neutrofili minori di 1500 cellule/mm³. Al fine di monitorare l’insorgenza di una soppressione midollare, principalmente della neutropenia, che può essere grave e risolversi con una infezione, si raccomanda che tutti i pazienti che ricevono mitoxantrone cloridrato vengano effettuati frequenti esami emocromocitometrici del sangue periferico. In questo tipo di pazienti è possibile usare Onkotrone a dosaggio pieno. I pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi della mielodepressione. La mielodepressione può risultare più accentuata e prolungata nei pazienti precedentemente sottoposti ad intensa chemioterapia, a radioterapia o nei pazienti debilitati. Se i pazienti sono trattati con agenti immunosoppressivi e ricevono contemporaneamente un vaccino, è stato dimostrato che tali pazienti hanno una minima risposta anticorpale dopo la vaccinazione. La vaccinazione con virus vivi può dare luogo a gravi reazioni, come vaccina gangrenosa, vaccinia generalizzata o morte. L’immunizzazione può risultare inefficace quando somministrata durante la terapia con Onkotrone. L’immunizzazione con vaccini con virus vivi di solito è sconsigliata. Pazienti che ricevono agenti immunosoppressivi hanno una risposta immunologia ridotta verso le infezioni. Le infezioni sistemiche devono essere trattate contemporaneamente alla terapia con Onkotrone o subito prima di iniziarla. Cardiotossicità L’utilizzo del mitoxantrone cloridrato è stato associato a cardiotossicità. Sono stati registrati casi di alterazione della funzionalità cardiaca quali insufficienza cardiaca congestizia e riduzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra. La tossicità miocardica, manifestata nella sua più grave forma mediante insufficienza cardiaca congestizia potenzialmente fatale, può capitare o durante la terapia con mitoxantrone cloridrato o in un periodo che va da mesi ad anni dopo l’interruzione della terapia. Il rischio di cardiotossicità aumenta con una dose cumulativa. Nei pazienti malati di cancro, per esempio, il rischio di insufficienza cardiaca congestizia sintomatica (ICC) è stimato essere del 2,6% in quanti arrivano a ricevere una dose cumulativa maggiore di 120 mg/m². Per questa ragione i pazienti devono essere monitorati affinché sia verificata la tossicità cardiaca e interrogati sui sintomi di insufficienza cardiaca prima dell’inizio della terapia. In studi clinici oncologici comparativi il tasso di probabilità cumulativa totale di una moderata o grave diminuzione della LVEF a questo dosaggio è stato del 13%. Una malattia cardiovascolare in atto o latente, una precedente o concomitante irradiazione dell’area mediastinico/pericardica, precedente terapia con altre antracicline o antracenedioni o il concomitante utilizzo di altri farmaci cardiotossici possono aumentare il rischio di tossicità cardiaca. La tossicità cardiaca con mitoxantrone cloridrato può capitare a dosi cumulative più basse se sono presenti o meno fattori di rischio cardiaco. Tali pazienti devono essere sottoposti ad un regolare monitoraggio cardiaco della LVEF prima dell’inizio della terapia. A causa del possibile pericolo di effetti cardiaci in pazienti precedentemente trattati con daunorubicina o doxorubicina, il rapporto rischio/beneficio della terapia con Onkotrone deve essere determinato prima di iniziare il trattamento in tali pazienti. Insufficienza cardiaca congestizia si può occasionalmente verificare in pazienti affetti da leucemia non linfocitica acuta trattati con Onkotrone. In pazienti con storia di cardiopatie il mitoxantrone andrebbe somministrato con precauzioni speciali e il trattamento monitorizzato attentamente. Insufficienza epatica Poiché la sicurezza di mitoxantrone nei pazienti con insufficienza epatica non è stata stabilita, è raccomandata un’accurata supervisione nel trattamento di pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.3 “Controindicazioni”). Insufficienza renale In pazienti con grave insufficienza renale il mitoxantrone dovrebbe essere somministrato con precauzione. Iperuricemia Con Onkotrone può verificarsi iperuricemia come risultato della rapida lisi di cellule tumorali. Devono essere monitorati i livelli sierici di acido urico e istituita una terapia ipouricemica prima di iniziare una terapia antileucemica. Associazioni con altri antitumorali e/o radioterapia L’impiego degli inibitori della topoisomerasi II, ivi incluso l’Onkotrone, in combinazione con altri agenti antitumorali e/o radioterapia è stato associato con lo sviluppo di leucemia mieloide acuta o della sindrome mielodisplastica. Carcinogenesi, mutagenesi Con Onkotrone può risultare una aberrazione cromosomica negli animali ed è mutageno in sistemi batterici. Onkotrone ha prodotto in vitro danni al DNA e scambio omologo dei cromatidi. Uso pediatrico La tollerabilità e l’efficacia nei bambini non è stata verificata.

Farmaci

SANDOZ SpA

MITOXANTRONE SANEV 5ML 2MG/ML

PRINCIPIO ATTIVO: MITOXANTRONE CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:72,21 €