NIULIVA INF 1FL 40ML 250UI/ML -Avvertenze e precauzioni

NIULIVA INF 1FL 40ML 250UI/ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Sorbitolo Ogni ml di questo prodotto medicinale contiene 50 mg di sorbitolo. I pazienti con rari problemi ereditari d’intolleranza al fruttosio non devono prendere questo medicinale. Nei neonati e nei bambini piccoli fino all’età dello svezzamento, l’intolleranza ereditaria al fruttosio (IEF) può non essere già stata diagnosticata e la somministrazione di Niuliva può causare gravi reazioni. Quando il trattamento in neonati e bambini piccoli (soprattutto fino allo svezzamento) è ritenuto appropriato, si deve fare attenzione prima e durante la somministrazione di Niuliva per il contenuto di sorbitolo presente nel prodotto. Ciò è particolarmente importante quando è necessaria più di una somministrazione per raggiungere il livello anticorpale protettivo. In tutti i pazienti in caso di somministrazione accidentale e sospetta intolleranza al fruttosio, la somministrazione deve essere immediatamente sospesa, la normale glicemia deve essere ristabilita e la funzione degli organi deve essere stabilizzata tramite terapia intensiva. Non si prevedono interferenze con la determinazione della glicemia. Complicazioni tromboemboliche sono state associate all’uso di IVIg normali. Perciò, si raccomanda cautela soprattutto nei pazienti con fattori di rischio trombotico. I pazienti devono essere controllati regolarmente per i livelli sierici di anticorpi anti-HBs. Alcune reazioni avverse da farmaci gravi possono essere correlate alla velocità d’infusione. La velocità d’infusione raccomandata nel paragrafo “4.2. Posologia e modo di somministrazione” deve essere seguita scrupolosamente. Durante il tempo dell’infusione i pazienti devono essere strettamente monitorati e attentamente osservati per l’insorgenza di qualsiasi sintomo. Alcune reazioni avverse possono verificarsi più frequentemente - in caso di velocità d’infusione elevata, - in pazienti con ipo- o agammaglobulinemia con o senza deficit di IgA. Sono stati segnalati casi di insufficienza renale acuta in pazienti sottoposti a terapia con IVIg, specialmente in pazienti che sono predisposti ad insufficienza renale acuta o in coloro che presentano insufficienza renale. Si raccomanda di controllare la funzionalità renale prima di somministrare Niuliva e ad intervalli adeguati dopo la somministrazione. In caso di insufficienza renale, si dovrà esprimere un giudizio clinico per determinare se la velocità di infusione di Niuliva va ridotta o sospesa. Casi di lesione acuta polmonare legata alla trasfusione (TRALI) sono stati segnalati in pazienti che ricevono IVIg. Pertanto, i pazienti devono essere monitorati per le reazioni avverse polmonari. Vere reazioni d’ipersensibilità sono rare. I pazienti devono essere informati sui primi segni delle reazioni d’ipersensibilità, quali orticaria, orticaria diffusa, senso di costrizione al torace, sibilo, ipotensione e anafilassi. Il trattamento richiesto dipende dalla natura e gravità dell’effetto collaterale. Niuliva contiene una piccola quantità di IgA. Le persone che hanno deficit di IgA hanno il rischio di sviluppare anticorpi anti-IgA e possono avere reazioni anafilattiche dopo somministrazione di derivati del sangue contenenti IgA. Il medico deve perciò valutare il beneficio di un trattamento con Niuliva contro il potenziale rischio di reazioni d’ipersensibilità. Raramente, l’immunoglobulina umana antiepatite B può causare un brusco abbassamento della pressione sanguigna con reazione anafilattica, anche in pazienti che hanno tollerato precedenti trattamenti con immunoglobuline. Il sospetto di reazioni di tipo allergico o anafilattico richiede l’immediata sospensione della somministrazione. In caso di shock, adottare il trattamento medico standard per lo shock. È stato riportato il verificarsi di Sindrome da Meningite Asettica (AMS) in associazione con il trattamento con IVIg. L’interruzione del trattamento con IVIg ha portato a remissione di AMS entro pochi giorni senza postumi. La sindrome di solito inizia entro poche ore fino ai 2 giorni successivi al trattamento con IVIg. Gli studi sul liquido cerebro-spinale sono spesso positivi con pleiocitosi fino a diverse migliaia di cellule per mm³, prevalentemente della serie granulocitaria e livelli elevati di proteine, fino a diverse centinaia di mg/dl. La meningite asettica può verificarsi più frequentemente in associazione con alte dosi (10.000 U.I./kg) di Niuliva. I prodotti IVIg possono contenere i anticorpi anti gruppo sanguigno che possono agire da emolitici ed indurre in vivo il rivestimento dei globuli rossi con immunoglobuline, causando una reazione antiglobulinica diretta positiva (test di Coomb) e, raramente, emolisi. L’anemia emolitica si può sviluppare in seguito a terapia di IVIg dovuta all’aumento di captazione di globuli rossi. I soggetti che ricevono delle IVIg devono essere monitorati per segni clinici e sintomi di emolisi. Anemia emolitica può svilupparsi dopo un trattamento con alte dosi di Niuliva. Misure standard per prevenire le infezioni derivanti dall’uso di medicinali preparati da sangue o plasma umano includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei lotti di plasma per individuare l’eventuale presenza di marker d’infezione e l’inclusione di passaggi produttivi efficaci per l’inattivazione/rimozione di virus. Nonostante ciò, quando sono somministrati medicinali preparati da sangue o plasma umano, la possibilità di trasmettere un agente infettivo non può essere completamente esclusa. Ciò riguarda anche virus sconosciuti o emergenti ed altri agenti patogeni. Le misure che sono state prese sono considerate efficaci per virus capsulati come HIV, HBV e HCV, e per virus non capsulati, come HAV. Le misure adottate possono essere di valore limitato per i virus non capsulati come il parvovirus B19. Esiste una esperienza clinica rassicurante in merito alla mancata trasmissione di epatite A o di parvovirus B19 con immunoglobuline e si ritiene che il contenuto anticorpale dia un importante contributo alla sicurezza virale. È fortemente raccomandato che, ogni qualvolta si somministri Niuliva ad un paziente, il nome ed il numero di lotto del prodotto siano registrati per mantenere un legame tra il paziente ed il lotto del prodotto.

Farmaci

KEDRION SpA

IMMUNOHBSIM 1F 180UI 1ML

PRINCIPIO ATTIVO: IMMUNOGLOBULINA UMANA ANTIEPATITE B

PREZZO INDICATIVO:109,39 €