METFORMINA GLI SA 36CPR500+5MG -Interazioni
Associazione controindicata Relativa a glibenclamide Miconazolo (via di somministrazione sistemica, gel per mucosa orale) Aumento dell’effetto ipoglicemico con possibile insorgenza di manifestazioni ipoglicemiche, o perfino coma (vedere paragrafo 4.3). Associazioni non raccomandate Relative alle sulfoniluree Alcol Effetto Antabuse (intolleranza all’alcol), in particolare per clorpropamide, glibenclamide, glipizide, tolbutamide. Aumento della reazione ipoglicemica (inibizione dei meccanismi di compenso), il quale può facilitare l’insorgenza di coma ipoglicemico (vedere paragrafo 4.4). Evitare il consumo di alcolici e di medicinali contenenti alcol.Fenilbutazone (via di somministrazione sistemica) Aumento dell’effetto ipoglicemizzante delle sulfaniluree (dislocazione delle sulfaniluree dai siti di legame proteico e/o diminuzione della loro eliminazione). Si raccomanda di usare un altro agente antinfiammatorio che presenti meno interazioni, oppure di avvertire il paziente perché intensifichi l’automonitoraggio. Se necessario, aggiustare il dosaggio durante il trattamento con l’agente antinfiammatorio e dopo la sua sospensione. Relative a tutti gli agenti antidiabetici Danazolo Se la combinazione non può essere evitata, avvertire il paziente di intensificare l’automonitoraggio della glicemia. Eventualmente, aggiustare il dosaggio dell’antidiabetico durante il trattamento con danazolo e dopo la sua sospensione. Relative a metformina Alcol Un’intossicazione alcolica acuta è associata ad un rischio aumentato di acidosi lattica, particolarmente nei casi di digiuno (vedere paragrafo 4.4) o malnutrizione e insufficienza epatocellulare. Evitare il consumo di bevande alcoliche e l’assunzione di medicinali contenenti alcol. Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso Relative a tutti gli agenti antidiabetici Clorpromazina A dosi elevate (100 mg di clorpromazina al giorno), aumento della glicemia (riduzione della secrezione insulinica). Precauzione per l’uso: avvertire il paziente di intensificare l’automonitoraggio della glicemia. Eventualmente, aggiustare il dosaggio dell’antidiabetico durante il trattamento con il neurolettico e dopo la sua sospensione. Corticosteroidi (glucocorticoidi) e tetracosactide (via di somministrazione sistemica e locale) Aumento della glicemia, talora accompagnato da chetosi (riduzione della tolleranza ai carboidrati indotta dai corticosteroidi). Precauzione per l’uso: avvertire il paziente di intensificare l’automonitoraggio della glicemia. Eventualmente, aggiustare il dosaggio dell’antidiabetico durante il trattamento con i corticosteroidi e dopo la loro sospensione. β2–agonisti Aumento della glicemia indotto da β2–agonisti. Precauzione per l’uso: avvertire il paziente di intensificare l’automonitoraggio della glicemia ed eventualmente passare alla terapia insulinica. Inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (per esempio captopril, enalapril) Gli ACE–inibitori possono provocare una diminuzione dei livelli glicemici. Se necessario, aggiustare il dosaggio di Metformina Glibenclamide Sandoz durante la terapia con un ACE–inibitore e al momento della sua sospensione. Relative a metformina Diuretici Acidosi lattica dovuta a metformina, indotta da qualsiasi forma di insufficienza renale funzionale, correlata ai diuretici e in particolare ai diuretici dell’ansa. Mezzi di contrasto iodati La somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati può causare insufficienza renale, che può determinare un accumulo di metformina, con rischio di acidosi lattica. A seconda della funzionalità renale, Metformina Glibenclamide Sandoz deve essere sospeso 48 ore prima o al momento del test e deve essere ripreso non prima che siano trascorse 48 ore, e comunque solo dopo che la funzionalità renale è stata valutata nuovamente e trovata normale. Relative a glibenclamide Beta–bloccanti Tutti i beta–bloccanti mascherano alcuni dei sintomi di ipoglicemia: palpitazioni e tachicardia. La maggior parte dei beta–bloccanti non cardioselettivi aumenta l’incidenza e la gravità dell’ipoglicemia. Avvertire il paziente di intensificare l’automonitoraggio della glicemia, specialmente all’inizio del trattamento. Fluconazolo Aumento dell’emivita della sulfonilurea, con possibile insorgenza di manifestazioni ipoglicemiche. Avvertire il paziente di intensificare l’automonitoraggio della glicemia; eventualmente aggiustare il dosaggio dell’antidiabetico durante il trattamento con fluconazolo e dopo la sua sospensione. Bosentan Rischio di diminuzione dell’effetto ipoglicemizzante di glibenclamide, dovuto al fatto che bosentan riduce le concentrazioni plasmatiche di glibenclamide. Nei pazienti che ricevevano glibenclamide in concomitanza con bosentan è stato riportato un aumento del rischio di incremento degli enzimi epatici. Avvertire il paziente, istituire il monitoraggio della glicemia e degli enzimi epatici e aggiustare se necessario il dosaggio del trattamento antidiabetico. Sequestranti degli acidi biliari L’uso concomitante può causare una diminuzione della concentrazione plasmatica di glibenclamide, che può portare ad un ridotto effetto ipoglicemico. Questo effetto non è stato osservato quando glibenclamide è stata assunta prima di un altro medicinale. Si raccomanda di prendere glibenclamide/metformina almeno 4 ore prima dell’assunzione di sequestranti degli acidi biliari. Altre interazioni: associazione da tenere in considerazione Relativa a glibenclamide Desmopressina Riduzione dell’attività antidiuretica.