GASTROGRAFIN OS RETT FL 100ML -Posologia
Informazioni generali Per la presenza di additivi (aromatizzanti e un agente umidificante), Gastrografin non deve essere utilizzato per via intravascolare. Gastrografin non deve essere somministrato non diluito in pazienti con ridotto volume plasmatico, ad esempio neonati, lattanti, bambini e pazienti disidratati, poiché in questi pazienti le complicanze ipovolemiche potrebbero essere particolarmente gravi. Gastrografin non deve essere somministrato non diluito in pazienti con sospetta possibilità di aspirazione o fistola bronco-esofagea, poiché l’iperosmolarità può causare edema polmonare acuto, polmonite chimica, collasso respiratorio e morte. • Suggerimenti dietetici Una precedente pulizia dell’intestino aumenta la validità diagnostica. • Idratazione Bisogna assicurare un’adeguata idratazione sia prima che dopo la somministrazione del mezzo di contrasto. Questo è valido soprattutto per i pazienti affetti da mieloma multiplo, diabete mellito con nefropatia, poliuria, oliguria, iperuricemia, così come per i neonati, gli infanti, i bambini piccoli e gli anziani. Disturbi del bilancio idroelettrolitico devono essere corretti prima dell’esame diagnostico. • Neonati (<1 mese), infanti (1 mese-2 anni) e bambini (2-11 anni) Gli infanti di età inferiore ad un anno e soprattutto i neonati sono soggetti a squilibri elettrolitici e ad alterazioni emodinamiche. Bisogna prestare particolare attenzione alla dose del mezzo di contrasto da somministrare, alla prestazione tecnica della procedura radiologica e allo stato di salute del paziente. A causa della sua elevata pressione osmotica e della tendenza all’assorbimento da parte dell’intestino, Gastrografin non va somministrato nei neonati, negli infanti e nei bambini piccoli a dosaggi superiori a quelli raccomandati. Nei neonati e infanti spesso è possibile utilizzare con maggiore sicurezza mezzi di contrasto a bassa osmolarità piuttosto che Gastrografin ad elevata osmolarità. • Posologia per uso orale La posologia va adattata al tipo d'indagine ed all'età del paziente. Adulti e bambini a partire dai 10 anni di età: Visualizzazione dello stomaco: 60 ml Esame seriato del tratto gastrointestinale: fino a 100 ml Nei pazienti anziani e cachettici si consiglia di diluire il mezzo di contrasto con un eguale volume di acqua. Bambini: Neonati, lattanti e bambini piccoli: 15-30 ml (diluiti con un volume d’acqua 3 volte superiore). Bambini (sotto i 10 anni di età): 15-30 ml (eventualmente diluiti con un volume d’acqua doppio) • Posologia per uso rettale Adulti: Fino a 500 ml di soluzione diluita (ottenuta diluendo Gastrografin con un volume d’acqua 3-4 volte superiore) Bambini: Bambini (fino a 5 anni): fino a 500 ml di soluzione diluita (ottenuta diluendo Gastrografin con un volume d’acqua 5 volte superiore) Bambini (sopra i 5 anni): fino a 500 ml di soluzione diluita (ottenuta diluendo Gastrografin con un volume d’acqua 4 - 5 volte superiore) • Posologia in associazione con solfato di bario. Adulti e bambini a partire dai 10 anni di età: In aggiunta alle usuali quantità di solfato di bario: 30 ml di Gastrografin Bambini: In aggiunta alle usuali quantità di solfato di bario: Bambini (fino a 5 anni): 2 - 5 ml di Gastrografin per 100 ml di sospensione di solfato di bario Bambini (da 5 a 10 anni): 10 ml di Gastrografin per 100 ml di sospensione di solfato di bario Qualora fosse necessario (in caso di pilorospasmo o stenosi pilorica), la quantità di Gastrografin nella sospensione può essere ulteriormente aumentata senza che ciò possa interferire con l'intensità del contrasto. Le radiografie dello stomaco si possono eseguire con le normali metodiche sia usando Gastrografin da solo sia in associazione con il solfato di bario. I tempi di svuotamento dello stomaco sono identici a quelli della sospensione di solfato di bario. Il riempimento dell'intestino risulta invece più breve. Quando Gastrografin viene somministrato da solo, il mezzo di contrasto generalmente giunge al retto entro 2 ore, mentre in associazione con il solfato di bario il transito può protrarsi fino a tre ore o più in singoli casi. Il tempo più favorevole per scattare le radiografie del colon è segnalato dallo stesso paziente quando avverte lo stimolo alla defecazione, che non manca mai.