ESCITALOPRAM MY 28CPR RIV 20MG -Interazioni
Interazioni farmacodinamiche. Associazioni controindicate: MAO inibitori irreversibili non selettivi. Casi di gravi reazioni sono stati riferiti in pazienti in trattamento con un SSRI in combinazione con un inibitore delle monoamino ossidasi irreversibile non selettivo (MAO-I) e in pazienti che avevano recentemente interrotto il trattamento con SSRI e iniziato un tale trattamento con un MAO-I (vedere paragrafo 4.3). In alcuni casi, il paziente ha sviluppato sindrome serotoninergica (vedere paragrafo 4.8). Escitalopram è controindicato in associazione con MAO-I irreversibili non selettivi. Il trattamento con escitalopram può essere iniziato 14 giorni dopo l’interruzione del trattamento con un MAO-I irreversibile. Dovranno trascorrere almeno 7 giorni dall’interruzione del trattamento con escitalopram all’inizio del trattamento con un MAO-I irreversibile non selettivo. Inibitori MAO-A reversibili selettivi (moclobemide). A causa del rischio di una sindrome serotoninergica, la combinazione di escitalopram con un inibitore MAO-A, come moclobemide, è controindicato (vedere paragrafo 4.3). Qualora la combinazione di questi farmaci fosse necessaria, iniziare il trattamento con la dose minima raccomandata e sottoporre il paziente a stretto monitoraggio clinico. MAO inibitori reversibili non selettivi (linezolid). L’antibiotico linezolid è un MAO inibitore reversibile non selettivo e non dovrebbe essere somministrato a pazienti trattati con escitalopram. Qualora la combinazione di questi farmaci fosse necessaria, iniziare il trattamento con la dose minima raccomandata e sottoporre il paziente a stretto monitoraggio clinico (vedere paragrafo 4.3). Inibitori MAO-B irreversibili selettivi (selegilina). Prestare cautela quando si somministra il medicinale insieme a selegilina (inibitore MAO-B irreversibile) a causa del rischio della sindrome serotoninergica. Dosi di selegilina fino a 10 mg/die sono state somministrate con sicurezza insieme a citalopram racemico. Prolungamento dell’intervallo QT. Non sono stati condotti studi di farmacocinetica e farmacodinamica sull’associazione di escitalopram con medicinali che prolungano l’intervallo QT. Non può essere escluso un effetto aggiuntivo di escitalopram e questi medicinali. Quindi la somministrazione concomitante di escitalopram e medicinali che prolungano l’intervallo QT, quali antiaritmici di classe IA e III, antipsicotici (ad esempio derivati fenotiazinici, pimozide, aloperidolo), antidepressivi triciclici, alcuni agenti antimicrobici (ad esempio sparfloxacina, moxifloxacina, eritromicina IV, pentamidina, trattamenti antimalarici, soprattutto alofantrina), alcuni antistaminici (ad esempio astemizolo, mizolastina) è controindicata. Associazioni che richiedono cautela: Medicinali serotoninergici. La somministrazione concomitante di medicinali serotoninergici (ad esempio tramadolo, sumatriptan e altri triptani) può indurre sindrome serotoninergica. Medicinali che abbassano la soglia convulsiva. Gli SSRI possono abbassare la soglia convulsiva. Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di altri medicinali in grado di abbassare la soglia convulsiva (ad esempio antidepressivi (triciclici, SSRI), neurolettici (fenotiazine, tioxanteni e butirofenoni), meflochina, bupropione e tramadolo). Litio, triptofano. Un incremento degli effetti è stato riferito dopo somministrazione concomitante di SSRI e litio o triptofano; quindi è richiesta cautela nella somministrazione concomitante di SSRI e questi medicinali. Erba di San Giovanni. L’uso concomitante di SSRI e rimedi erboristici contenenti l’Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) può provocare una maggiore incidenza di effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4). Emorragia. Un’alterazione degli effetti anticoagulanti può insorgere quando escitalopram viene somministrato insieme ad anticoagulanti orali. I pazienti sottoposti a terapia con anticoagulanti orali dovranno essere sottoposti ad attento controllo della coagulazione all’inizio o all’interruzione della terapia con escitalopram (vedere paragrafo 4.4). L’uso concomitante di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) può aumentare la tendenza al sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). Alcool. Non sono attese interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche tra escitalopram e alcool. Tuttavia, come con altri medicinali psicotropi, la combinazione con alcool non è raccomandata.Medicinali che inducono ipokaliemia/ipomagnesiemia. È richiesta cautela nell’uso concomitante di medicinali che inducono ipokaliemia/ipomagnesiemia, in quanto queste condizioni aumentano il rischio di aritmie maligne (vedere paragrafo 4.4). Interazioni farmacocinetiche. Effetto di altri medicinali sulla farmacocinetica di escitalopram. Il metabolismo di escitalopram è principalmente mediato dal CYP2C19. CYP3A4 e CYP2D6 possono contribuire al metabolismo, sebbene in misura minore. Il metabolismo del metabolita principale S-DCT (escitalopram demetilato) sembra essere parzialmente catalizzato dal CYP2D6. La somministrazione concomitante di escitalopram e omeprazolo 30 mg una volta al giorno (un inibitore del CYP2C19) ha provocato un moderato (circa 50%) aumento delle concentrazioni plasmatiche di escitalopram. La somministrazione concomitante di escitalopram e cimetidina 400 mg due volte al giorno (inibitore enzimatico generale moderatamente potente) ha provocato un moderato (circa 70%) aumento delle concentrazioni plasmatiche di escitalopram. Si raccomanda cautela nella somministrazione di escitalopram in associazione con cimetidina. Può essere necessario un aggiustamento della dose. Cautela è inoltre raccomandata nella somministrazione di escitalopram e gli inibitori del CYP2C19 (ad esempio omeprazolo, esomeprazolo, fluconazolo, fluvoxamina, lansoprazolo, ticlopidina) o cimetidina. Può essere necessaria una riduzione della dose di escitalopram in base al controllo degli effetti collaterali durante il trattamento concomitante. Effetto di escitalopram sulla farmacocinetica di altri medicinali. Escitalopram è un inibitore dell’enzima CYP2D6. Si raccomanda cautela nella somministrazione concomitante di escitalopram e medicinali principalmente metabolizzati da questo enzima e che hanno uno stretto indice terapeutico, ad esempio flecainide, propafenone e metoprololo (utilizzato nell’insufficienza cardiaca) oppure alcuni medicinali che agiscono sul SNC e principalmente metabolizzati dal CYP2D6, ad esempio antidepressivi come desipramina, clomipramina e nortriptilina, oppure antipsicotici come risperidone, tioridazina e aloperidolo. Può essere necessario un aggiustamento della dose. La somministrazione concomitante con desipramina o metoprololo ha causato un raddoppio dei livelli plasmatici di questi due substrati del CYP2D6. Studi in vitro hanno dimostrato che escitalopram può anche causare una debole inibizione del CYP2C19. Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di medicinali metabolizzati dal CYP2C19.