EFDEGE 1FL MULTID 11ML 1GBQ/ML -Avvertenze e precauzioni

EFDEGE 1FL MULTID 11ML 1GBQ/ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Potenziali reazioni di ipersensibilità o anafilattiche Se si verificano episodi di ipersensibilità o reazioni anafilattiche, la somministrazione del medicinale deve essere sospesa immediatamente e, se necessario, si potrà iniziare il trattamento endovenoso. Per agevolare l’intervento immediato nei casi di emergenza, devono essere immediatamente disponibili i medicinali e le apparecchiature necessari come un tubo endotracheale e la ventilazione artificiale. Giustificazione del rapporto beneficio/rischio individuale Per ogni paziente, l’esposizione alle radiazioni deve essere giustificata dal probabile beneficio. L’attività somministrata deve comunque essere la più bassa ragionevolmente possibile, che consenta di ottenere le informazioni necessarie ai fini diagnostici. Pazienti con compromissione renale ed epatica Data la maggiore escrezione del fluodeossiglucosio (18F) per via renale, nei pazienti con ridotta funzione renale, si dovrà considerare con attenzione il rapporto beneficio/rischio, in quanto in questi pazienti è possibile un aumento dell’esposizione alle radiazioni. Se necessario, aggiustare la dose. Popolazione pediatrica Per informazioni sull’uso nella popolazione pediatrica, vedere paragrafo 4.2. o 5.1. L’indicazione deve essere valutata con attenzione, perché la dose efficace per MBq è più alta che negli adulti (vedere paragrafo 11). Preparazione del paziente EFDEGE deve essere somministrato a pazienti sufficientemente idratati e a digiuno da almeno 4 ore al fine di ottenere il massimo accumulo di attività, in quanto la captazione del glucosio nelle cellule è limitata ("cinetica di saturazione"). La quantità di liquidi non deve essere limitata (evitare bevande contenenti zuccheri). Allo scopo di ottenere immagini della migliore qualità e ridurre l’esposizione della vescica alle radiazioni, i pazienti devono essere stimolati ad assumere quantità sufficienti di liquidi e a svuotare la vescica prima e dopo l’esame PET. • Oncologia, neurologia e malattie infettive Onde evitare una iperfissazione del tracciante nel muscolo, si raccomanda ai pazienti di evitare ogni attività fisica intensa prima dell’esame e di rimanere a riposo tra l’iniezione e l’esame nonché durante l’acquisizione delle immagini (i pazienti devono restare comodamente sdraiati senza leggere né parlare). Il metabolismo glucidico nel cervello dipende dall’attività celebrale. Pertanto, gli esami neurologici devono essere eseguiti dopo un periodo di rilassamento in una stanza buia con scarso rumore di fondo. Prima della somministrazione, deve essere eseguito un esame della glicemia in quanto l’iperglicemia può dare adito a una ridotta sensibilità a EFDEGE, specialmente se la glicemia supera gli 8 mmol/L. Analogamente, la PET con fluodeossiglucosio (18F) deve essere evitata in soggetti affetti da diabete non controllato. • Cardiologia Poiché la captazione del glucosio nel miocardio è insulino–dipendente, per un esame del miocardio si raccomanda un carico di glucosio di circa 50 g circa 1 ora prima della somministrazione di EFDEGE. In alternativa, in special modo per i pazienti con diabete mellito, se necessario, il tasso glicemico deve essere regolato mediante un’infusione combinata di insulina e glucosio (clamp insulina–glucosio). Interpretazione dell’esame FDG PET Nell’indagine delle malattie infiammatorie intestinali, le prestazioni diagnostiche del fluodeossiglucosio (18F) non sono state messe a confronto direttamente con quelle della scintigrafia con leucociti marcati, che potrebbe essere indicata prima o dopo la PET con fluodeossiglucosio (18F), qualora questa risultasse inconcludente. Le malattie infettive e/o infiammatorie, così come i processi rigenerativi post–chirurgici, possono causare una significativa captazione di fluodeossiglucosio (18F) e quindi portare a risultati falsi positivi, quando lo scopo della ricerca mediante PET con fluodeossiglucosio (18F) non siano le lesioni infettive o infiammatorie. Nei casi in cui l’accumulo di fluodeossiglucosio (18F) può essere causato da cancro, infezione o infiammazione, potrebbe rendersi necessario ricorrere a ulteriori tecniche diagnostiche per determinare le alterazioni patologiche causative al fine di integrare le informazione ottenute mediante PET con fluodeossiglucosio (18F). In talune circostanze, per esempio nella stadiazione del mieloma, vengono ricercati sia i foci maligni sia quelli infettivi che possono essere distinti con una buona precisione mediante criteri topografici, per esempio la captazione in siti extramidollari e/o ossei e le lesioni articolari sarebbe atipica per le lesioni da mielomi multiplo e in casi identificati associati all’infezione. Attualmente non vi sono altri criteri per distinguere infezioni e infiammazioni mediante la diagnostica per immagini con fluodeossiglucosio (18F). A causa dell’elevata captazione del fluodeossiglucosio (18F) nel cervello, nel cuore e nei reni, non è stato valutato l’utilizzo della PET/TC con fluodeossiglucosio (18F) per la rilevazione di foci settici metastatici in questi organi, quando il paziente è affetto da batteriemia o endocardite.Non si possono escludere risultati falsi positivi o falsi negativi della PET con fluodeossiglucosio (18F) dopo radioterapia nell’arco dei primi 2–4 mesi. Se l’indicazione clinica richiede una diagnosi precoce mediante PET con fluodeossiglucosio (18F), le motivazioni di tale richiesta dovranno essere ragionevolmente documentate. Un intervallo di almeno 4–6 settimane dall’ultima somministrazione di chemioterapia è ritenuto ottimale in particolare per evitare risultati falsi negativi. Se l’indicazione clinica richiede una diagnosi precoce mediante PET con fluodeossiglucosio (18F), le motivazioni di tale richiesta dovranno essere ragionevolmente documentate. In caso di regime chemioterapico con cicli inferiori a 4 settimane, l’esame PET con fluodeossiglucosio (18F) deve essere effettuato subito prima dell’inizio di un nuovo ciclo. Nel linfoma di grado basso, nel carcinoma esofageo inferiore e nel sospetto di recidiva di cancro ovarico, devono essere considerati solo i valori predittivi positivi a causa di una sensibilità limitata della PET con fluodeossiglucosio (18F). Il fluodeossiglucosio (18F) non è efficace nell’individuazione di metastasi cerebrali. L’accuratezza delle immagini PET con fluodeossiglucosio (18F) è migliore se si utilizza una camera PET/TC piuttosto che la sola camera PET. Se si utilizza un apparecchio PET–TC ibrido, con o senza somministrazione di mezzo di contrasto per TC, possono verificarsi artefatti sulle immagini PET con correzione dell’attenuazione. Dopo la procedura Nelle prime 12 ore successive all’iniezione si deve limitare il contatto stretto con bambini piccoli e donne in stato di gravidanza. Avvertenze speciali A seconda del momento in cui viene somministrata l’iniezione, in alcuni casi il contenuto di sodio assunto dal paziente può superare 1 mmol (23 mg). Questo deve essere preso in considerazione per i pazienti che seguono una dieta povera di sodio. Le precauzioni riguardo al rischio per l’ambiente sono riportate nel paragrafo 6.6.

Farmaci

FLUODEOSSIGLUCOSIO IBAFL 15ML

PRINCIPIO ATTIVO: FLUORO-18F-DESOSSIGLUCOSIO

PREZZO INDICATIVO:0,00 €