CLINDAMICINA LIM 5F 600MG/4ML -Gravidanza e allattamento
Gravidanza Studi di tossicità riproduttiva orale e sottocutanea in ratti e conigli non hanno rivelato alcuna evidenza di compromessa fertilità o danno al feto a causa di clindamicina, eccetto alle dosi che hanno causato tossicità nella madre. Studi sulla riproduzione negli animali non sono sempre predittivi della risposta sugli uomini. Clindamicina attraversa la placenta negli umani. A seguito di dosi multiple le concentrazioni nel liquido amniotico sono state approssimativamente pari al 30% rispetto alle concentrazioni presenti nel sangue materno. Alcool benzilico può attraversare la placenta. (vedere sezione 4.3) In sperimentazioni cliniche con donne in gravidanza, la somministrazione sistemica di clindamicina durante il secondo ed il terzo trimestre non è stato associato ad un aumento della frequenza di anomalie congenite. Non ci sono studi adeguati e ben controllati in donne gravide durante il primo trimestre di gravidanza. Clindamicina deve essere usato in gravidanza solo se strettamente necessario. Allattamento Clindamicina somministrata per via orale e parenterale è escreta nel latte materno nell’intervallo tra 0.7 a 3.8 mcg/ml. A causa della probabilità di reazioni avverse serie nei lattanti, clindamicina non deve essere assunta da madri che allattano. Fertilità Studi di fertilità in ratti trattati oralmente con clindamicina non hanno rivelato effetti sulla fertilità o capacità di accoppiamento.