CARVEDILOLO MY 28CPR 6,25MG -Avvertenze e precauzioni

CARVEDILOLO MY 28CPR 6,25MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Insufficienza cardiaca cronica congestizia Carvedilolo deve essere somministrato principalmente in aggiunta a diuretici, ACE–inibitori, digitale e/o vasodilatatori. La terapia deve iniziare solo se il paziente è stabilizzato nella terapia convenzionale di base da almeno 4 settimane. I pazienti scompensati devono essere ri–compensati. I pazienti con grave insufficienza cardiaca, deplezione del volume e di sali, pazienti anziani o pazienti con bassa pressione basale devono essere monitorati per circa 2 ore dopo la prima dose o dopo un aumento di dose poiché può manifestarsi ipotensione. Nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, può verificarsi un peggioramento dell’insufficienza cardiaca o ritenzione idrica nella fase di titolazione del carvedilolo. Se compaiono questi sintomi, i diuretici devono essere aumentati e la dose di carvedilolo non deve essere continuata fino alla ripresa della stabilità clinica. Occasionalmente, può essere necessario ridurre la dose di carvedilolo o, in rari casi, interromperla temporaneamente. Tali episodi non precludono una successiva titolazione di carvedilolo. Il carvedilolo deve essere usato con cautela in combinazione con glicosidi digitalici, in quanto entrambi i farmaci rallentano la conduzione AV (vedere paragrafo 4.5). Funzione renale nell’insufficienza cardiaca congestizia Un peggioramento reversibile della funzionalità renale è stato osservato con la terapia con carvedilolo in pazienti con insufficienza cardiaca cronica con bassa pressione del sangue (pressione sistolica <100 mm–Hg), con cardiopatia ischemica e malattia vascolare diffusa, e/o insufficienza renale di base. In pazienti con insufficienza cardiaca con questi fattori di rischio, la funzionalità renale deve essere monitorata durante l’aggiustamento della dose di carvedilolo. Se si verifica un significativo peggiornamneto della funzione renale, si deve ridurre la dose di carvedilolo o interrompere la terapia. Disfunzione del ventricolo sinistro dopo infarto miocardico acuto Prima di iniziare il trattamento con carvedilolo il paziente deve essere clinicamente stabile e deve aver ricevuto un ACE–inibitore almeno nelle ultime 48 ore e la dose di ACE–inibitori deve essere stata stabile almeno nelle ultime 24 ore. Blocco atrioventricolare di primo grado A causa della sua azione dromotropa negativa, il carvedilolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Malattia polmonare ostruttiva cronica Il carvedilolo deve essere usato con cautela in pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica con una componente broncospastica che non usano medicazioni orali o inalatorie, e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio. Nei pazienti con tendenza a broncospasmo, si può verificare sofferenza respiratoria a seguito di un possibile aumento della resistenza delle vie aeree. I pazienti devono essere attentamente monitorati all’inizio e durante la titolazione del carvedilolo, e la dose deve essere ridotta se si manifestano segni di broncospasmo durante il trattamento. Diabete Si deve prestare attenzione nella somministrazione di carvedilolo nei pazienti con diabete mellito, in quanto i primi segni e sintomi di ipoglicemia acuta possono essere mascherati o attenuati. Nei pazienti diabetici con insufficienza cardiaca cronica, l’uso di carvedilolo può essere associato ad un peggioramento del controllo glicemico. Pertanto nei pazienti diabetici che ricevono carvedilolo è richiesto un attento monitoraggio mediante regolari dosaggi del glucosio ematico ed aggiustamento dei farmaci antidiabetici se necessario (vedere paragrafo 4.5). Malattie vascolari periferiche Il carvedilolo deve essere usato con cautela nei pazienti con malattie vascolari periferiche poiché i beta–bloccanti possono precipitare o aggravare i sintomi dell’insufficienza arteriosa. Fenomeno di Raynaud Carvedilolo deve essere usato con cautela nei pazienti affetti da disturbi circolatori periferici (ad esempio il fenomeno di Raynaud) poiché ci può essere un’esacerbazione dei sintomi. Tireotossicosi Carvedilolo può mascherare i sintomi della tireotossicosi. Anestesia e chirurgia maggiore Deve essere usata cautela nei pazienti sottoposti a chirurgia generale, a causa degli effetti sinergici inotropi negativi del carvedilolo e dei farmaci anestetici. Bradicardia Carvedilolo può indurre bradicardia. Se la frequenza del polso del paziente diminuisce a meno di 55 battiti per minuto, il dosaggio del Carvedilolo deve essere diminuito. Ipersensibilità Si deve usare cautela nel somministrare carvedilolo a pazienti con anamnesi di gravi reazioni di ipersensibilità, e a quelli in terapia di desensibilizzazione, poiché i beta–bloccanti possono aumentare sia la sensibilità verso gli allergeni sia la gravità delle reazioni anafilattiche. Psoriasi I pazienti con una storia di psoriasi associata a beta–bloccanti devono prendere Carvedilolo solo dopo l’esame del rapporto rischio–beneficio. Uso concomitante di calcio–antagonisti E’ necessario un attento monitoraggio dell’ECG e della pressione sanguigna nei pazienti sottoposti a terapia concomitante con calcio–antagonisti del tipo verapamil o diltiazem o altri farmaci antiaritmici, in particolare amiodarone. La somministrazione endovenosa di verapamil in pazienti in trattamento con beta–bloccanti può causare ipotensione profonda e blocco atrio–ventricolare. Feocromocitoma Nei pazienti con feocromocitoma, deve essere iniziato un trattamento con un agente alfa–bloccante prima dell’uso di qualsiasi agente beta–bloccante. Sebbene il carvedilolo abbia un’attività farmacologica alfa– e beta–bloccante, non vi è alcuna esperienza con il suo uso in questa condizione. Perciò si deve usare cautela nella somministrazione di carvedilolo in pazienti con sospetto di feocromocitoma. Variante di angina di Prinzmetal Agenti con attività beta–bloccante non selettiva possono provocare dolore toracico nei pazienti con variante di angina di Prinzmetal. Non c’è esperienza clinica con carvedilolo in questi pazienti anche se l’attività alfa– bloccante di carvedilolo può prevenire tali sintomi. In ogni caso, si deve usare cautela nella somministrazione di carvedilolo in pazienti con sospetto di variante di angina di Prinzmetal. Acidosi metabolica Il carvedilolo deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con acidosi metabolica. Portatori di lenti a contatto I portatori di lenti a contatto devono essere informati della possibilità di ridotta lacrimazione. Sindrome da astinenza Il trattamento con Carvedilolo non deve essere interrotto bruscamente, specialmente nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica. L’interuzione del carvedilolo deve essere graduale (in un periodo di due settimane). Metabolizzatori lenti della debrisochina I pazienti noti come metabolizzatori lenti della debrisochina, devono essere attentamente monitorati all’inizio della terapia (vedere paragrafo 5.2). Altro A causa della limitata esperienza clinica, Carvedilolo non deve essere somministrato a pazienti con ipertensione labile o secondaria, ortostasi, cardiopatia infiammatoria acuta, ostruzione emodinamicamente rilevante delle valvole cardiache o del tratto di efflusso, malattia arteriosa periferica allo stadio terminale, trattamento concomitante con antagonisti dei recettori alfa1 o antagonisti dei recettori alfa2. Eccipienti Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Farmaci

SO.SE.PHARM Srl

ACARDEN28CPR 12,5MG

PRINCIPIO ATTIVO: CARVEDILOLO

PREZZO INDICATIVO:7,96 €

SPA (SOC.PRO.ANTIBIOTICI) SpA

CARAVEL28CPR 6,25MG

PRINCIPIO ATTIVO: CARVEDILOLO

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SPA (SOC.PRO.ANTIBIOTICI) SpA

CARAVEL30CPR 25MG

PRINCIPIO ATTIVO: CARVEDILOLO

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