CANDESARTAN ID MY 28CPR16+12,5 -Interazioni

CANDESARTAN ID MY 28CPR16+12,5 Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Negli studi clinici di farmacocinetica, i composti che sono stati investigati includono warfarin, digossina, contraccettivi orali (es. etinilestradiolo/levonorgestrel), glibenclamide e nifedipina. Non sono state identificate interazioni tra candesartan cilexetil e altri medicinali clinicamente significative. L’effetto potassio-depletore di idroclorotiazide potrebbe essere potenziato da altri medicinali associati a perdita di potassio e ipopotassiemia (per esempio: altri diuretici kaliuretici, lassativi, amfotericina, carbenoxolone, penicillina sodica G, derivati dell’acido salicilico, steroidi, ACTH). L’uso concomitante di candesartan cilexetil/idroclorotiazide e diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio, di sostituti del sale o altri farmaci che possono aumentare i livelli sierici di potassio (per esempio: eparina sodica) può portare ad aumenti della potassiemia. Il monitoraggio del potassio deve essere effettuato come appropriato (vedere paragrafo 4.4). Ipopotassiemia e ipomagnesiemia indotte da diuretici predispongono a potenziali effetti cardiotossici dei glicosidi digitalici e degli antiaritmici. Si raccomanda di controllare periodicamente i livelli di potassiemia quando candesartan cilexetil/idroclorotiazide viene somministrato con tali farmaci. e con i seguenti medicinali che possono indurre "torsione di punta": • Antiaritmici di Classe Ia (ad es. chinidina, idrochinidina, disopiramide) • Antiaritmici di classe III (ad es. amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide) • Alcuni antipsicotici (ad es. tioridazina, clorpromazina, levomepromazina, trifluoperazina, ciamemazina, sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperiodolo) • Altri (ad es. bepridil, cisapride, difemanil, eritromicina e.v., alofantrina, ketanserina, mizolastina, pentamidina, sparfloxacina, terfenadina, vincamina e.v.) Aumenti reversibili nelle concentrazioni sieriche di litio e tossicità sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litio con ACE inibitori o idroclorotiazide. Un effetto simile può verificarsi con gli antagonisti dell’angiotensina II. Non è raccomandato l’uso concomitante di idroclorotiazide con litio. Se la combinazione è necessaria, è raccomandato un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio. Quando gli AIIRA vengono co-somministrati con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (come inibitori selettivi del COX-2, acido acetilsalicilico (> 3 g/die) e FANS non selettivi, può comparire attenuazione dell’effetto antipertensivo.Come con gli ACE-inibitori, l’uso concomitante di antagonisti del recettore dell’angiotensina II e dei FANS può portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzionalità renale, inclusa la possibilità di insufficienza renale acuta ed a un aumento del potassio sierico, specialmente in pazienti con pre-esistente cattiva funzionalità renale. L’associazione deve essere somministrata con cautela, particolarmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e si deve tenere in considerazione il monitoraggio della funzionalità renale dopo l’inizio della terapia concomitante e poi successivamente. L’effetto diuretico, natriuretico ed antipertensivo dell’idroclorotiazide viene ridotto dai FANS. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensinaaldosterone- (RAAS) attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all’uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). L’assorbimento dell’idroclorotiazide viene ridotto dal colestipolo o dalla colestiramina. L’effetto dei rilassanti muscolari non-depolarizzanti (ad es. tubocurarina) può essere potenziato dall’idroclorotiazide. I diuretici tiazidici possono aumentare i livelli sierici di calcio a causa della riduzione della loro escrezione. Se devono essere prescritti supplementi di calcio o Vitamina D, i livelli sierici di calcio devono essere monitorati e la dose deve essere adeguata di conseguenza. L’effetto iperglicemico dei beta-bloccanti e del diazossido può essere aumentato dai tiazidici. Gli agenti anticolinergici (per es. atropina, viperide) possono aumentare la biodisponibilità dei diuretici tiazidici riducendo la motilità gastrointestinale e il tasso di svuotamento gastrico. I tiazidici possono aumentare il rischio di reazioni avverse causate da amantadina. I tiazidici possono ridurre l’escrezione renale di medicinali citotossici (ad es. ciclofosfamide, metotrexato) e potenziare i loro effetti mielosoppressivi. L’ipotensione ortostatica può risultare esagerata dall’assunzione concomitante di alcool, barbiturici o anestetici. Il trattamento con diuretici tiazidici può ridurre la tolleranza al glucosio. Può essere necessario l’aggiustamento della dose di medicinali antidiabetici, inclusa l’insulina. La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da possibile insufficienza funzionale renale indotta da idroclorotiazide. L’idroclorotiazide può causare una diminuzione della risposta delle arterie alle amine pressorie (ad es. adrenalina) ma non abbastanza da abolirne l’effetto pressorio. L’idroclorotiazide può aumentare il rischio di insufficienza renale acuta specialmente con dosi elevate di mezzi di contrasto iodati. Il trattamento concomitante con ciclosporina può aumentare il rischio di uricemia o di complicazioni simil gotta. Il trattamento con baclofene, amifostina, antidepressivi triciclici o neurolettici può portare ad un aumento dell’effetto antipertensivi e può indurre ipotensione.

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