BISOPROLOLO MY 28CPR 1,25MG -Avvertenze e precauzioni

BISOPROLOLO MY 28CPR 1,25MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Il trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica stabile con bisoprololo deve essere iniziato con un’attenta titolazione della dose (vedere paragrafo 4.2). Soprattutto nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica l’interruzione della terapia con bisoprololo non deve avvenire bruscamente, a meno che chiaramente prescritto, perché può verificarsi un peggioramento transitorio della condizione cardiaca (vedere paragrafo 4.2). Il trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica stabile con bisoprololo deve essere iniziato e interrotto sotto regolare monitoraggio. Non sono disponibili dati terapeutici relativi al trattamento dell’insufficienza cardiaca con bisoprololo in pazienti affetti dalle seguenti patologie e nelle seguenti condizioni: • diabete mellito (tipo I) insulino–dipendente • funzione renale gravemente danneggiata • funzione epatica seriamente danneggiata • cardiomiopatia restrittiva • patologia cardiaca congenita • patologia valvolare organica emodinamicamente significativa • infarto del miocardio negli ultimi 3 mesi Il bisoprololo deve essere usato con cautela nei seguenti casi: – broncospasmo (asma bronchiale, malattie ostruttive delle vie aeree) – diabete mellito con ampie fluttuazioni della glicemia. I sintomi dell’ ipoglicemia possono essere mascherati – digiuno stretto – terapia desensibilizzante in corso. Come altri agenti betabloccanti, il bisoprololo può aumentare sia la sensibilità nei confronti degli allergeni che la gravità delle reazioni anafilattiche. Il trattamento con adrenalina può non produrre sempre l’effetto terapeutico desiderato. – Blocco AV di primo grado. – Angina di Prinzmetal – Patologie occlusive arteriose periferiche. Può verificarsi un aggravamento dei disturbi in particolar modo all’inizio della terapia. – Anestesia generale – La somministrazione di agenti betabloccanti (es. bisoprololo) in pazienti affetti da psoriasi, o con una storia di psoriasi, deve avvenire dopo attenta valutazione dei benefici sui rischi. – I sintomi di tireotossicosi possono essere mascherati se si segue una terapia con bisoprololo. – In pazienti affetti da feocromocitoma, il bisoprololo non deve essere somministrato se non dopo blocco degli alfa recettori Nei pazienti sottoposti ad anestesia generale, i betabloccanti riducono l’incidenza delle aritmie e dell’ischemia al miocardio durante l’induzione e l’intubazione, e nella fase post operatoria. Si consiglia generalmente di continuare la terapia di mantenimento con betabloccanti perioperativamente. L’anestesista deve essere a conoscenza dell’impiego di betabloccanti. per le potenziali interazioni con altri medicinali, che possono produrre bradiaritmie, attenuazione della tachicardia riflessa e diminuzione della capacità di compensare in via riflessa la perdita di sangue. Qualora si ritenga necessario interrompere la terapia con betabloccanti prima dell’intervento chirurgico, la sospensione dovrà avvenire in maniera graduale ed essere completata circa 48 ore prima dell’anestesia. L’associazione di bisoprololo e calcio antagonisti tipo verapamil o diltiazem, antiaritmici di classe I e antipertensivi ad azione centrale è solitamente non raccomandata. Consultare il paragrafo 4.5 per maggiori informazioni. Sebbene i beta–bloccanti cardioselettivi (beta1) possano avere un effetto minore sulla funzionalità polmonare rispetto ai beta–bloccanti non–selettivi, come con tutti i beta–bloccanti, questi devono essere evitati nei pazienti con malattie ostruttive delle vie aeree, a meno che non ci siano impellenti ragioni cliniche per il loro uso. Quando tali motivi esistono, bisoprololo può essere utilizzato con cautela. In pazienti con malattie ostruttive delle vie respiratorie, il trattamento con bisoprololo deve essere iniziato con il dosaggio più basso possibile e i pazienti devono essere attentamente monitorati per la comparsa di nuovi sintomi (per esempio dispnea, intolleranza all’esercizio, tosse). Nell’asma bronchiale o in altre patologie polmonari ostruttive croniche suscettibili di diventare sintomatiche, deve essere somministrata simultaneamente una terapia per la broncodilatazione. Occasionalmente si può osservare un aumento della resistenza al passaggio dell’aria in pazienti asmatici. Di conseguenza può essere necessario aumentare la dose di beta2–stimolanti. Durante la terapia con bisoprololo i sintomi di una tireotossicosi possono essere mascherati.

Farmaci

SANDOZ SpA

BISOPROLOLO AL28CPR RIV1,25MG

PRINCIPIO ATTIVO: BISOPROLOLO FUMARATO

PREZZO INDICATIVO:2,65 €