NAPROXENE SODICO HCS 30CPR -Gravidanza e allattamento

NAPROXENE SODICO HCS 30CPR Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Gravidanza L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo dell’embrione/feto. I dati di studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto e di malformazioni cardiache e gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine all’inizio della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari è aumentato da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il naproxene sodico non deve essere somministrato a meno che non sia assolutamente necessario. Se il naproxene sodico viene utilizzato da una donna che tenta di concepire, o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta il più bassa possibile e la durata del trattamento la più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, la sintesi di tutti gli inibitori delle prostaglandine può esporre il feto a: - tossicità cardiopolmonare (con una prematura chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) - disfunzione renale, che può progredire ad insufficienza renale con oligodramnios - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse - inibizione delle contrazioni uterine che risulta in un travaglio ritardato o prolungato. Di conseguenza, il naproxene sodico è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. L’uso di questo medicinale non è raccomandato durante il travaglio, a causa del suo effetto inibente sulla sintesi delle prostaglandine, può influenzare negativamente la circolazione fetale e inibire le contrazioni uterine, ed inoltre aumentare il rischio di emorragia uterina. Allattamento Il naproxene anionico è stato rilevato nel latte delle madri che allattano ad una concentrazione plasmatica approssimativamente dell’1%. In considerazione dei possibili effetti indesiderati degli inibitori delle prostaglandine sui neonati, non è raccomandata la somministrazione a madri che allattano. Fertilità Ci sono alcune evidenze per cui questo medicinale, che inibisce la sintesi delle ciclo-ossigenasi/prostaglandine, può causare un danno alla fertilità femminile attraverso un effetto sull’ovulazione.

Farmaci

BAYER SpA

ALEVE10CPR RIV 220MG

PRINCIPIO ATTIVO: NAPROXENE SODICO

PREZZO INDICATIVO:0,00 €

FARMA 1000 Srl

ALEVE10CPR RIV 220MG

PRINCIPIO ATTIVO: NAPROXENE SODICO

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ALEVE20CPR RIV 220MG

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