L’ipnosi gentile per combattere ansia e stress
Scopri che cos’è l’ipnosi gentile e rispettosa e quali sono i suoi benefici. Metti in pratica gli esercizi di autoipnosi suggeriti dall’esperto per sconfiggere l’ansia e dare un boost al tuo benessere

Ansia generalizzata, insonnia e stress cronico possono essere contrastati con l'ipnosi gentile, pratica benefica che probabilmente molti conoscono solo per sentito dire e che merita di essere liberata da miti e spettacolarizzazioni.
L’ipnosi terapeutica è una profonda forma di concentrazione che restituisce la “regia” della mente, permettendo di recuperare il proprio centro. Questo approccio scientifico ha il potere di calmare il sistema nervoso, disattivando l’ansia e riattivando la lucidità, attraverso tecniche pratiche e veloci capaci di riportare in equilibrio, con un impatto positivo anche sul sonno e sul riposo quotidiano.
L'ipnosi gentile permette di sentirsi in controllo, addestrando il cervello a disattivare i circuiti d'allarme e a potenziare la lucidità mentale. Un affascinante viaggio verso la consapevolezza, in cui ci facciamo guidare dal dottor Charlie Fantechi (nella foto), psicologo, psicoterapeuta e massimo esperto italiano di ipnosi gentile.
Cos’è l’ipnosi gentile e come sconfiggere l'ansia attraverso questa pratica?
«L’ipnosi gentile è un modo diverso di intendere l’ipnosi: non come perdita di controllo o spettacolarizzazione della pratica, ma come forma di concentrazione profonda e naturale. È un approccio scientifico e rispettoso che aiuta a calmare il sistema nervoso, disattivando i meccanismi dell’ansia e riattivando quelli della calma, della lucidità e del benessere.
È un peccato che oggi si debba specificare “gentile” per distinguere questo metodo da ciò che per anni è stato rappresentato in modo scorretto. L’ipnosi è stata spesso ridotta a una performance da palcoscenico, a una dimostrazione di potere o controllo, dove l’ipnotista diventava protagonista e la persona un semplice strumento. Ma l’ipnosi vera, quella che utilizziamo in psicologia e in medicina, è tutt’altro: è un processo di liberazione, non di sottomissione. È un modo per restituire alla persona il controllo sulla propria mente e sul proprio stato interno, non per toglierglielo».
Può suggerirci un esercizio efficace di autoipnosi gentile per calmare l'ansia subito?
«L’autoipnosi gentile utilizza gesti semplici e naturali per riportare la mente in equilibrio. Uno degli esercizi più rapidi è quello delle dita magnetiche: unisci le mani come in preghiera, separa leggermente gli indici e immagina che siano due calamite che si attraggono. Da una parte un dito rappresenta il tuo stato attuale e l'altro quello desiderato. Quando si avvicinano da sole, il cervello entra spontaneamente in uno stato ipnotico leggero. Quando le dita si uniscono, fai un respiro profondo, chiudi gli occhi e respira questa nuova sensazione, lasciando che le braccia vadano verso il basso e rilassando completamente corpo e mente per qualche istante. Quando senti che l'ansia è diminuita puoi riaprire gli occhi e riprendere le tue attività».
Come usare l’ipnosi gentile per migliorare il benessere e il sonno?
«Molte persone non riescono a dormire perché la mente resta “accesa” anche quando il corpo è stanco. L’ipnosi gentile insegna al cervello a “spegnersi bene”, come un computer che chiude i programmi in ordine, evitando sovraccarichi. Bastano cinque minuti di pratica prima di dormire: ci si concentra sul respiro e su immagini rilassanti (una luce che si attenua, una voce calma, una sensazione di leggerezza).
Col tempo il cervello impara questa sequenza e la replica da solo, favorendo l’addormentamento e un sonno più profondo. Anche qui, è importante capire che non si tratta di “farsi ipnotizzare”, ma di educare la mente a collaborare con il corpo. L’ipnosi gentile non impone, accompagna: e proprio per questo funziona anche nei casi di stress cronico, insonnia e ansia leggera».
Quali sono le prove scientifiche dell'efficacia dell'ipnosi gentile? E in quanto tempo si vedono i primi risultati?
«Oggi sappiamo che l’ipnosi ha solide basi neuroscientifiche. Le ricerche con la risonanza magnetica mostrano che durante l’ipnosi si modificano le attività delle aree cerebrali legate al dolore, all’attenzione e alla regolazione emotiva. È stato dimostrato che riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e favorisce il riequilibrio del sistema nervoso autonomo. I primi benefici si percepiscono già dalla prima seduta: la mente si calma, il respiro cambia, e si ha la sensazione di “riprendere le redini” del proprio stato interno.
Con la pratica regolare, questi effetti diventano più profondi e stabili. Il vero risultato dell’ipnosi gentile è restituire alla persona la capacità di sentirsi bene senza sforzo, in modo naturale, rispettoso e scientificamente fondato. È un ritorno all’essenza di ciò che l’ipnosi è sempre stata: uno strumento per migliorare la vita, non per stupire il pubblico».
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