Che cos’è il tour running e come funziona

Complice la pandemia, il tour running ha visto crescere il numero dei runner e le attività all’aria aperta. Ci si dà appuntamento con la guida e si corre tra i monumenti, muniti di cuffie per sentire le spiegazioni



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Visiti una nuova città e ti mantieni in forma. Non c’è bisogno di essere maratoneti per farlo, bastano un paio di scarpe da running e tanta voglia di scoprire curiosità culturali e storiche di un quartiere o una metropoli a passo di corsa. È il tour-running, un modo di viaggiare già molto popolare all’estero e che oggi sta prendendo piede anche in Italia. Soprattutto dopo il lockdown, quando il popolo dei runner è cresciuto, e di pari passo, anche la voglia di viaggiare all’aria aperta.


Il tour-running in pratica

Un giorno di cinque anni fa, mentre accompagna ai Musei Vaticani un gruppo di turisti, Isabella Calidonna, guida turistica, nota tanti runner col telefonino in mano che cercano le strade e i monumenti. Da lì l’intuizione: abbinare la corsa alla visita, offrendo ai turisti-runner la professionalità di una guida turistica abilitata che allo stesso tempo è tecnico Fidal e preparatore fisico Coni. Nasce così ArcheoRunning, che offre la Grande Bellezza di Roma a portata di sneakers.

Come funziona: «Prima della partenza m’informo sul livello di preparazione fisica dei partecipanti al tour per capire come muovermi e dare il passo. Accompagno piccoli gruppi di massimo 7 persone lungo percorsi ad anello dai 5 ai 7 km, dove si procede con una corsa lenta per circa un’ora e mezza, compresi gli esercizi di riscaldamento e di defaticamento», spiega Isabella Calidonna.



Tutti possono partecipare

Bisogna essere particolarmente allenati? «No, tutti possono partecipare. Gli ArcheoRunning abbinano un light jogging alla camminata per godersi il benessere dell’attività fisica e la bellezza di ciò che ci circonda. Non è una gara o un allenamento, bensì un’esperienza in cui bisogna liberare la mente e godersi la storia e le curiosità di piazze e monumenti». E quale migliore città per farlo se non la capitale, vero e proprio museo a cielo aperto, tutto da ammirare passo dopo passo. Ci sono i tour lungo le piazze più belle, i vicoli di Trastevere, i ponti, le location del film Vacanze romane, e molto altro.

Il segreto per godersi tutta la storia e la bellezza senza soffrire il caldo, schivando traffico e folla? È l’orario! «I tour partono alle 7 del mattino e, dopo il riscaldamento per oleare le articolazioni e scaldare i muscoli, s’inizia a correre con passo lento. Ogni partecipante riceve una salvietta igienizzante e una radiolina da visita turistica, ma con un accorgimento a misura di runner: è più leggera e ha delle cuffie che si agganciano all’orecchio per evitare che col sudore possano scivolare. Il turista ascolta la spiegazione decelerando in prossimità del monumento, in modo tale che lo stacco tra corsa e sosta non sia brusco».

E la colazione? «Io la faccio dopo, ma dipende dalle abitudini della persona. I chilometri, infatti, sono pochi e non si fanno performance. Anzi, in molti tour la colazione è inclusa a fine percorso perché è anche un modo per socializzare» conclude Isabella.


In giro per il mondo

E proprio la condivisione di un’esperienza, che unisca il jogging alla visita, ha fatto la fortuna dei City Running Tours, la prima community di tour-runner, fondata negli Usa nel 2005. Da quando il chiropratico e runner newyorkese Michael Gazaleh, venne contattato da un turista australiano per un giro fra le attrazioni della Grande Mela in scarpe da corsa. Nacque così il primo network di guide-runner in sneakers, che accompagnano tra le attrazioni delle città americane: da Time Square al ponte di Brooklyn, passando per la Casa Bianca e le spiagge oceaniche di San Diego.

Poi fu la volta dell’Europa, dove un giorno del 2011 Lena Andersson decise di lasciare il suo lavoro e indossare le scarpe da running per mostrare i monumenti della sua Copenaghen a passo di corsa. Fu fondato il network GoRunning Tours, che raccoglie moltissimi tour in oltre 60 città del mondo accompagnati da semplici appassionati di running che vogliono far conoscere la propria città in forma privata o in piccoli gruppi. I tour più popolari? Dai murales di Berlino a Las Ramblas di Barcellona, dai monumenti di Parigi ai parchi di Londra. Basta iscriversi, scegliere la città, il tour tematico, i km, la guida, e il gioco è fatto! E in menu c’è anche l’Italia: dal Grand Tour di Firenze alle colline del Chianti, passando per le architetture di Milano e le fontane di Venezia.



Il nuovo tour operator per i runner viaggiatori

Dall’esperienza del tour operator piemontese KiboTours nasce KI RUN, la proposta di viaggio tagliata su misura per i runner che vogliono partecipare alle più belle maratone europee, dedicando del tempo anche alla scoperta della destinazione.

«Il progetto nasce dall’idea di creare un gruppo, una community, dove potersi allenare e sostenere a vicenda. Tanto nella preparazione delle gare quanto nella semplice condivisione dei progressi personali. Noi forniamo, oltre naturalmente all’assistenza pratica per il viaggio (trasporto, hotel, servizi) un istruttore qualificato, con tesserino federale, e un programma di allenamenti da seguire da remoto, a partire da 16-12 settimane prima della data della gara. La marcia in più? È poter offrire anche un tour da vivere come un viaggio in occasione delle competizioni», spiega Roberto Narzisi, managing director di KiboTours.


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Articolo pubblicato sul numeron° 9 di Starbenein edicola e in digitale dal 10 agosto 2021






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